Imp. Di Guardo

loro stagione si chiuse rapidamente; vennero spazzati via da
una nuova generazione di politici, personaggi che erano approdati
alla Dc dopo essere stati “clienti”. Ottenuto un impiego
e avevano ripagato i loro protettori raccogliendo voti. In
breve avevano conquistato la sezione con la forza dei voti e
delle tessere. Si organizzarono, legandosi al partito. Diventarono
i “garanti” in paese dei “giovani turchi”.
L’uomo di fiducia di Drago fu Paolo Arena. Era entrato al
comune di Catania come impiegato all’ufficio affissioni. Era
furbo e intraprendente. Tramite lui un altro gruppo di misterbianchesi
entrò in contatto con la Dc. Uno dopo l’altro ottennero,
grazie al partito, un impiego pubblico. Furono loro la
testa di ponte per i dorotei a Misterbianco.
In pochi anni, dopo la sezione, riuscirono anche ad espugnare
il comune. Promettevano tanto, in parte mantennero, divennero
il tramite tra le richieste della gente e il sistema Doroteo che
governava Catania.
Con la crisi delle ideologie, la gente cominciò ad essere tentata
dai fatti concreti, dalle speranze del posto di lavoro, del
denaro e del benessere facile che la Dc prospettava a chi sceglieva
di appoggiarla. In breve, il Partito Comunista diventò,
per un numero sempre maggiore di misterbianchesi, il “partito
delle chiacchiere”, mentre la Dc il “partito dei fatti”, del cambiamento
privato, del successo e di un futuro sempre più roseo.
Bastava l’assunzione di un giovane per coinvolgerne mille.
Il vicino che diventava autista dell’azienda municipale trasporti,
o veniva assunto come portantino in ospedale, faceva scattare
la speranza in un intero quartiere: “se hanno sistemato tizio,
forse sistemeranno anche me…”.
Non tutte le promesse, naturalmente, venivano mantenute;
anzi, una promessa tirata per le lunghe, diventava una sicura
garanzia. In attesa del posto, la persona e la sua famiglia avrebbero
votato per la Dc, sicuri che prima o poi sarebbe arrivato il
loro turno per sedersi al tavolo del banchetto. Mangeranno briciole,
certamente, ma ci saranno anche loro.
Pian piano, anche grazie a questi processi, nella testa della
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