Imp. Di Guardo

More documents

Recommendations

Info

che hanno amministrato, ma l’intera collettività”. Il Psi battè ogni record di sintesi e ridicola superficialità. Quattro righe esatte. “I sottoscritti consiglieri comunali del Psi, dopo ampio esame della situazione amministrativa e politica del comune, ritengono che non esistono più le condizioni minime di agibilità politica…” Nessuno osò pronunciare la parola mafia. Dopo la lettura di quelle lettere pensai che se un marziano fosse capitato in paese e avesse avuto in mano solo quei documenti, non avrebbe mai potuto capire per quale motivo quei consiglieri avevano fatto in tutta fretta le valigie, scappando via dal consiglio comunale di Misterbianco. 34
CHI PARLA SI SALVA Nel pomeriggio di lunedì, proprio mentre in paese si svolgevano i funerali di Paolo Arena, venni convocato dal sostituto procuratore della repubblica, Paolo Giordano. Un magistrato conosciuto in città per aver condotto brillantemente l’inchiesta sulle tangenti alla USL 35 di Catania. Un’indagine che portò, come ho ricordato sopra, assai prima delle inchieste di <strong>Di</strong> Pietro a Milano, alla condanna di due intoccabili della politica catanese: il capogruppo del partito repubblicano al Parlamento siciliano, Gioacchino Platania e il deputato andreottiano Nino Caragliano. “Signor giudice – dissi – al punto in cui siamo, esiste solo una via d’uscita per Misterbianco. Ognuno deve raccontare le cose di cui è a conoscenza. Io ho deciso di farlo, se lei mi vorrà ascoltare…”. Il magistrato mi guardò quasi sorpreso. Forse non si aspettava che qualcuno potesse mostrarsi disponibile. <strong>Di</strong> fronte ai delitti di mafia la regola principale è quella di non aprire bocca, di mostrarsi evasivi, sfuggenti e di corta memoria. Credo che il dott. Giordano avesse già in mente un determinato tipo di risposte, in tutto e per tutto eguali a quelle che in questi casi vengono fornite ai magistrati. Trovarsi di fronte una persona, per di più un politico, che veniva a dirgli candidamente che voleva raccontare tutto quello che sapeva attorno al contesto in cui poteva essere maturato un omicidio eccellente, deve aver colto di sorpresa anche un magistrato di esperienza come Giordano. “Si sieda, si sieda…” mi disse. “Paolo Arena certamente è stato ucciso dalla mafia… ma perché? Lei ha un’idea sul motivo che può aver indotto la mafia a commettere un delitto come questo?” Chiesi al giudice se ricordava quel passo del libro “La Sicilia 35
Page 3 and 4: NINO DI GUARDO Una storia di lotta
Page 5: A mio figlio Salvo che di un padre
Page 9: Questo scritto è il frutto di una
Page 13 and 14: QUEL DRAMMATICO 28 SETTEMBRE Paolo
Page 15 and 16: ie. Qualcuno diceva addirittura che
Page 17: una certezza però l’avevo. Quel
Page 20 and 21: Quella mattina ero arrivato in cons
Page 22 and 23: avevano reso possibile la discesa d
Page 25 and 26: IL PENTITO Pietro Saitta era un “
Page 27 and 28: Giardini Naxos e una a Montecatini
Page 29 and 30: saggio che lancia la Dc che a sua v
Page 31 and 32: lanza a Misterbianco, dove Zappalà
Page 33: glia. Sentivo su di me, puntati com
Page 37 and 38: mini nuovi, forze diverse che volev
Page 39: so. Di fronte ad uno scontro con la
Page 42 and 43: Di Guardo, l’ho vista ieri sera i
Page 45 and 46: DUE VITE IN UN PAESE CHE CAMBIA L
Page 47 and 48: Era il mese di febbraio. Mio padre
Page 49 and 50: intrecciata con verghe d’oleastro
Page 51: Andai via da casa. Per due anni fui
Page 54 and 55: di restare saldamente al potere in
Page 56 and 57: iuscita con la candidatura del prof
Page 58 and 59: ne. Mi ero appena sposato e partii
Page 60 and 61: Nell’80 arrivò la batosta. Il Pc
Page 62 and 63: deva i terreni di Mezzocampo, assai
Page 64 and 65: co divennero un’attrazione irresi
Page 66 and 67: che se su quei terreni ormai sorgev
Page 68 and 69: Pochi osarono tentare di crearsi un
Page 70 and 71: loro stagione si chiuse rapidamente
Page 73 and 74: UN ANNO SULLA POLTRONA DI SINDACO M
Page 75 and 76: ire qualunque cosa tranne che l’u
Page 77 and 78: Qualche settimana dopo la mia elezi
Page 79 and 80: Quando firmai l’ordinanza di tras
Page 81 and 82: avrebbe esposto ad una serie di cri
Page 83: per ogni gara venissero invitate no
Page 86 and 87:
normale crisi politica, da gestire
Page 88 and 89:
dere, se non trovandosi in grande i
Page 90 and 91:
io della federazione di Catania, Ad
Page 92 and 93:
to… Misterbianchesi hanno accusat
Page 94 and 95:
ha fatto Di Guardo a non denunciare
Page 96 and 97:
di ricordare, restino bloccati dall
Page 98 and 99:
pe Condorelli a “La Sicilia”. U
Page 100 and 101:
Mi chiese di far spegnere il lampeg
Page 102 and 103:
Arrivavano quasi con cadenza giorna
Page 104 and 105:
104
Page 106 and 107:
gnor tenente, abbia pazienza… Non
Page 108 and 109:
imase paralizzata. Un esempio è la
Page 110 and 111:
sceriffo”. Le campane della Chies
Page 112 and 113:
ancora saldo e nessuno avrebbe mai
Page 114 and 115:
za, chiedendo la liberazione del ra
Page 116 and 117:
Questa però fu solo la ragione app
Page 118 and 119:
Una primavera, quella del ’93, di
Page 120 and 121:
Pds. Saremmo stati Guglielmino ed i
Page 122 and 123:
portato in un luogo non meglio prec
Page 124 and 125:
dono la vita stessa di Di Guardo, e
Page 126 and 127:
126
Page 128 and 129:
pulite, ma inoperose. Ci chiedevano
Page 130 and 131:
zione non amministra ma paralizza.
Page 132 and 133:
“Adesso, scomparso il padrino pad
Page 134 and 135:
134 Decreta: Art. 1 Il consiglio co
Page 136 and 137:
urbani di Misterbianco, al quale ve
Page 138 and 139:
138 Decreto del Presidente della Re
Page 140 and 141:
di fatto, controlla settori vitali
Page 142 and 143:
Guarnera, Enzo, 25, 121 Guglielmino
Page 144:
144 Stampato da Pellegrini Editore
show all

Imp. Di Guardo

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?