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Imp. Di Guardo

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per essere uno straordinario acceleratore dei processi politici<br />

che già si muovevano in direzione del cambiamento. Gli uomini<br />

si confrontavano direttamente con le loro storie, il loro<br />

passato e le proposte concrete che avanzavano agli elettori. La<br />

legge finì per spazzar via ogni possibilità di mimetismo per i<br />

vecchi camaleonti della politica.<br />

Misterbianco, dopo Catania ed Agrigento fu il terzo comune<br />

dell’isola, per numero di elettori, chiamato a sperimentare<br />

la nuova legge elettorale. Una prova che arrivò dopo i 18 mesi<br />

di commissariamento seguiti allo scioglimento per mafia. Degli<br />

uomini della vecchia politica solo pochi trovarono il coraggio<br />

di ripresentarsi. Uno era Angelo Greco, l’ex capogruppo<br />

della Dc. Si candidò a sindaco, sostenuto da una lista capeggiata<br />

dall’ex assessore Giuseppe Zappalà. Ottenne poco più di tremila<br />

voti. Zappalà invece riuscì ad essere eletto al consiglio<br />

comunale. La sua storia ha un epilogo che merita di essere brevemente<br />

narrato. Nel luglio del ’93 il Presidente della Repubblica,<br />

su proposta del Ministro Nicola Mancino, sciolse per<br />

infiltrazioni mafiose il consiglio comunale di Mascalucia, dove<br />

Zappalà comandava i vigili urbani e dove era riuscito a far diventare<br />

sua moglie prima consigliere comunale e quindi assessore.<br />

Al centro della relazione del ministro anche il pesante<br />

condizionamento di Giuseppe Zappalà su quel consiglio comunale.<br />

Questa volta il colpo fu pesantissimo. Zappalà non<br />

resse e fu costretto a presentare le dimissioni dal consiglio comunale<br />

di Misterbianco.<br />

Qualche tempo dopo anche l’ex assessore socialista di Misterbianco<br />

Clemente La Causa fece una brutta fine. Venne arrestato<br />

per il reato di associazione per delinquere e di usura.<br />

Comandava una gang di infermieri che esercitavano lo strozzinaggio<br />

sui malati dell’Ospedale Garibaldi di Catania.<br />

A Misterbianco si votò per il primo turno il 6 giugno 1993.<br />

Corremmo in sei per la poltrona di sindaco. Oltre ad Angelo<br />

Greco, si presentarono Giuseppe Longo per il Msi; l’anziano<br />

preside Natale Motta per la Rete; Paolo Nicotra per Rifondazione<br />

comunista; Nuccio Guglielmino per la Dc ed io per il<br />

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