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Imp. Di Guardo

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nei campi e negli agrumeti. Avevo studiato fino alla “ammissione”.<br />

A quell’epoca per passare dalle elementari alle medie<br />

era necessario superare quel durissimo esame.<br />

Ricordo ancora il maestro D’Amico, un personaggio rigido,<br />

all’antica, una sorta di mito nel paese.<br />

A Misterbianco vi era solo una scuola di avviamento professionale<br />

per l’agricoltura. La chiamavano “la scuola per i<br />

poveri”, ma era l’unico edificio scolastico esistente in paese, a<br />

parte la scuola elementare di via Gramsci, iniziata durante il<br />

fascismo e completata nel 1951. Per moltissimi anni queste<br />

sono state le uniche scuole.<br />

Per frequentare le medie si andava a Catania. Mio padre mi<br />

aveva iscritto alla scuola Dante Alighieri. Si viaggiava in autobus<br />

o con la ferrovia Circumetnea. Generazioni di ragazzi di<br />

Misterbianco hanno viaggiato sugli autobus e sulla piccola ferrovia<br />

che collega i paesini dell’Etna alla città. La distanza adesso<br />

sembra minima, pare addirittura che non vi sia distacco fra<br />

Catania e Misterbianco. Allora era invece un piccolo viaggio.<br />

Mi spostavo in città, ma la mia testa rimaneva in campagna.<br />

Era lì che trascorrevo tutto il tempo che avevo a disposizione, a<br />

cominciare naturalmente dalle vacanze. <strong>Imp</strong>azzivo quando potevo<br />

stare con i cavalli. Spesso mio padre mi faceva guidare il<br />

calesse o mi portava a caccia. Il mio compito era quello di scuotere<br />

i cespugli con una canna per snidare i conigli selvatici.<br />

Si andava spesso nella contrada “Cardinale”, una zona bellissima,<br />

oggi di proprietà di Mario Ciancio, l’editore del quotidiano<br />

“La Sicilia”. Ero talmente innamorato della caccia che la<br />

notte prima di uscire per una battuta, non riuscivo a prendere<br />

sonno per l’emozione. Era straordinario il legame che si stabiliva<br />

con la terra. Amavo sopra ogni cosa camminare in libertà.<br />

La campagna è una cosa che ancora oggi mi dà serenità nei<br />

momenti di tensione.<br />

Per me la scuola, in quegli anni, era un vero e proprio tormento.<br />

Non ero certo entusiasta di restare chiuso per ore dentro<br />

una stanza.<br />

Lasciai comunque la scuola per un caso.<br />

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