Imp. Di Guardo

stesso tempo che le sarebbe stato necessario per ottenere il certificato
rispettando il turno. Quando le feci notare l’incongruenza
del suo comportamento, mi guardò come un nemico.
E ancora la madre di un giovane che aveva aggredito un
vigile perché lo aveva multato. Mi veniva a chiedere di intervenire
per mettere tutto a tacere. In fondo suo figlio non aveva
fatto nulla di male, mi diceva, perché mai il vigile doveva multare
proprio lui? Era solo stato sorpreso mentre guidava in controsenso.
Intervenga lei – diceva – lei se vuole può…
La richiesta più inverosimile mi arrivò da un pensionato
che aveva acquistato un loculo al cimitero. “Signor sindaco –
mi disse – lei che può, mi faccia cambiare il posto al cimitero…”
Gli chiesi perché mai non era soddisfatto della sua futura
sistemazione. “Mi deve capire, mi hanno messo dal lato di
tramontana, dove il sole non arriva mai, mi metta a mezzogiorno
così avrò il sole a scaldarmi…”
Arrivavano poi folle di questuanti. Molti avevano preso l’abitudine
di pietire sistematicamente il sussidio comunale. Ognuno
di loro raccontava una storia, chiedeva un gruzzoletto. Mi accorsi
che non tutti, in realtà, versavano in condizioni drammatiche.
Il “posto” lo chiedevano in tanti. Anche su questo fronte
arrivavano lunghe processioni. Giovani soprattutto, ma anche
genitori disperati per la mancanza di prospettive per i propri
figli. “Siamo pronti a pagare, a fare debiti… Non si preoccupi
per i soldi, li troveremo, ma mi garantisca una sistemazione”.
Una processione triste, che mostrava come fosse purtroppo radicato
nell’animo della gente il concetto della corruzione e dello
scambio.
Una dimensione in cui l’illegalità fa parte della vita di ogni
giorno. Basterebbe parlare con qualcuno di quelle famiglie o
di quei giovani, per capire come ha raccolto il consenso il sistema
di potere che ha governato la Sicilia e il Mezzogiorno.
Un consenso basato sul mantenimento dello stato di bisogno
sul quale innestare la clientela e l’assistenza.
Questo era l’ufficio del sindaco di Misterbianco. Una vera e
propria corte dei miracoli.
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