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Imp. Di Guardo

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mento. Un avvertimento che, unito al tentativo di intorbidare<br />

le acque e all’isolamento in cui mi ero venuto a trovare, stava<br />

creando condizioni estremamente pericolose.<br />

Era chiaro che forze oscure stavano cercando di approfittare<br />

del ritardo del Governo per rialzare la testa. Se il Governo<br />

non avesse sciolto il consiglio, non solo avrebbe smentito clamorosamente<br />

il prefetto, ma avrebbe creato le condizioni per<br />

un velocissimo ritorno al passato con conseguenze davvero<br />

imprevedibili.<br />

Bisognava far tornare Misterbianco alla ribalta sui mass<br />

media. Era l’unica arma che avevo.<br />

In un’intervista, a tre giorni dalla scadenza dei termini per<br />

emanare il decreto di scioglimento, dichiarò all’Unità: “<strong>Di</strong> fronte<br />

a quanto è accaduto, non sciogliere il consiglio vorrebbe<br />

dire che lo Stato abbandona gli uomini onesti di Misterbianco.<br />

La credibilità di questo Governo e di questo Ministro degli<br />

Interni, sul terreno della lotta all’intreccio tra mafia politica e<br />

affari, si misura qui a Misterbianco. Il mancato scioglimento<br />

vorrebbe dire che Scotti, smentendo il prefetto di Catania, ha<br />

ceduto alle pressioni che certamente gli sono giunte e gli giungono<br />

dalla Sicilia. È chiaro che i grandi capocorrente non possono<br />

accettare la decapitazione dei loro gruppi dirigenti, che<br />

sarebbe la conseguenza immediata dello scioglimento del consiglio<br />

comunale”.<br />

La mia denuncia trovò sostegno anche nelle posizioni dei dirigenti<br />

del Pds siciliano, che scesero decisamente in campo.<br />

In Parlamento l’on. Anna Finocchiaro presentò un’interpellanza<br />

a Scotti; Pietro Folena, allora segretario regionale della<br />

quercia in Sicilia, non usò mezzi termini: “Nel comune ci sono<br />

interessi per centinaia di miliardi che è meglio gestire con un<br />

commissario regionale di assoluta fedeltà e facilmente<br />

controllabile dal sistema politico. Ecco perché le chiediamo,<br />

onorevole Scotti, un atto immediato ed esemplare: emanare<br />

senza indugi il decreto definitivo di scioglimento del consiglio<br />

comunale. Qui, davvero, serve per togliere questa amministrazione<br />

comunale alla mafia e ai suoi padrini politici”. Il segreta-<br />

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