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Imp. Di Guardo

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trambe collegate alle scelte politiche di Enrico Berlinguer. La<br />

prima riguardava la politica estera. Ero sempre stato diffidente<br />

nei confronti di quel partito, proprio per i suoi legami con<br />

Mosca. Berlinguer, con lo “strappo”, aveva chiuso per sempre<br />

quel capitolo.<br />

Il secondo aspetto era la questione morale, l’argomento che<br />

il segretario del Pci aveva messo quasi ossessivamente al centro<br />

della sua visione della riforma della politica italiana. Vedevo<br />

in Berlinguer una figura che riusciva ad impersonare il bisogno<br />

di pulizia che vi era nel paese. Un personaggio diverso<br />

dagli altri politici italiani.<br />

Il mio ingresso nel partito non fu accolto con grande favore<br />

dai dirigenti comunisti locali. Tutti mi consideravano un voltagabbana.<br />

Vigeva una legge non scritta secondo la quale qualunque<br />

dissenso doveva essere risolto all’interno del partito. Una sorta<br />

di chiesa. Non è mai ben visto chi non rispetta la legge del<br />

gruppo. Chi esce, come avevo fatto io, viene indicato come<br />

traditore, del quale bisogna diffidare. Nessuno sembrava voler<br />

cogliere il senso della mia rottura con il Psi.<br />

Sperimentavo per la prima volta la solitudine di chi osa<br />

marciare contro corrente.<br />

Trovai un partito logorato da oltre 30 anni di potere e adagiato<br />

su un consenso elettorale incondizionato.<br />

I dirigenti, ignari dei profondi sommovimenti che si andavano<br />

sviluppando nella società, avevano irrimediabilmente<br />

perso il contatto con la gente. La politica per loro era un rito. Si<br />

passavano intere nottate in riunioni pletoriche e inconsistenti.<br />

Tornavo a casa, stanco e nauseato, con la testa piena di interminabili<br />

discorsi e con gli abiti inzuppati di fumo.<br />

Nelle elezioni del ’75 il Pci aveva perso ben quattro consiglieri.<br />

La gente aveva già dato i primi segni di stanchezza. La<br />

“fede” cieca in quel partito cominciava ad incrinarsi. Altri “valori”<br />

prendevano il sopravvento.<br />

Malgrado queste prime avvisaglie, il partito non riuscì a<br />

svegliarsi e a cambiare rotta.<br />

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