11.06.2013 Views

Imp. Di Guardo

Imp. Di Guardo

Imp. Di Guardo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

avevano reso possibile la discesa dell’avvoltoio che si era installato<br />

nel palazzo comunale.<br />

Parlai per circa venti minuti tra contestazioni violentissime che<br />

arrivavano dai banchi della Dc e del Psi. Angelo Greco, un consigliere<br />

comunale democristiano, scese dal suo banco e attraversò<br />

la sala correndo. Era rosso in volto. “Sei un bugiardo… sei un<br />

bugiardo” mi gridò. Altri inveiva e si agitava scompostamente.<br />

Al termine dell’intervento, fra le urla e il parapiglia generale,<br />

mi avviai verso l’uscita.<br />

Sulla porta mi fermò Lucio Luca, un giornalista di Telecolor.<br />

La sua domanda arrivò a bruciapelo: “Secondo lei chi ha ucciso<br />

Paolo Arena?” “Certamente la mafia…” risposi. “Ma chi<br />

era? Che ruolo aveva in paese?” “Le rispondo con una metafora.<br />

Paolo Arena ha subito la sorte dell’apprendista stregone: ha<br />

prima evocato una serie di forze infernali, poi da quelle stesse<br />

forze, che non ha più saputo controllare, è rimasto travolto”.<br />

Avevo addosso gli occhi di tutti. Una sensazione di profondo<br />

isolamento. “Infame… fitusu… stai infangando un galantuomo…”<br />

Mentre uscivo dall’aula consiliare sentivo il disprezzo<br />

che molti avevano verso di me, l’astio e la rabbia suscitati<br />

dalle mie parole.<br />

Alcuni compagni mi si fecero accanto. Mi circondarono per<br />

proteggermi. Erano preoccupati. Sui loro volti si leggeva un’apprensione<br />

che sul momento non riuscivo a comprendere fino<br />

in fondo. “Ma chi te lo fa fare… pensa agli affari tuoi…” mi<br />

dicevano sottovoce mentre uscivamo dal palazzo. “Conoscevamo<br />

Arena. Le cose che dici sono vere, ma hai una famiglia;<br />

cosa ci guadagni ad esporti in questo modo?” Decine di facce,<br />

decine di bocche che ripetevano quasi ossessivamente questi<br />

pochi concetti e uno sopra tutti: chi te lo fa fare? “U fuiri è<br />

virgogna, ma è sarvamentu î vita” 3 .<br />

“Cu picca parràu, mai si pintìu” 4 .<br />

22<br />

3Darsi alla fuga è vergognoso, ma salva la vita.<br />

4 Chi parla poco, mai ha da pentirsi.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!