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Imp. Di Guardo

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gnor tenente, abbia pazienza… Non c’è bisogno di mandarli<br />

via, al massimo faccia una seconda multa”. Verzì non sentiva<br />

ragioni. “Devono sgombrare. Lei, piuttosto, che li difende tanto,<br />

mi dia i documenti…” Sciacca consegnò la carta d’identità<br />

e insistette ancora cercando di convincere l’ufficiale. Per tutta<br />

risposta ricevette uno spintone che lo fece rotolare per terra assieme<br />

al tavolinetto sul quale si era appoggiato. “Adesso la denuncerò<br />

per oltraggio…” urlò il tenente allo stupefatto cronista.<br />

“Per oltraggio? Ma se mi ha appena scaraventato per terra”.<br />

In breve Sciacca venne condotto al comando dei vigili, seguito<br />

da un corteo di gente che lanciava frizzi e lazzi nei confronti<br />

di Verzì. Il tenente, a quel punto, perse totalmente le staffe,<br />

mise mano alla fondina e impugnò la sua pistola.<br />

In pochi minuti la notizia del fermo del giornalista faceva il<br />

giro del paese e arrivava naturalmente anche a Catania, alle<br />

redazioni dei giornali. A Misterbianco arrivarono le troupe televisive,<br />

mentre la tensione saliva alle stelle.<br />

Verzì, dal canto suo, gettò benzina sul fuoco. Si affacciò alla<br />

porta del comando e provocò la gente. “Siete tutti mafiosi – dice<br />

– fatevi avanti se siete uomini…” urlava ai cittadini, prendendosi<br />

di contro una selva di fischi. Rientrò e si attaccò al telefono,<br />

chiamò prima la questura, chiedendo l’intervento del reparto<br />

mobile per domare la “rivolta” e poi il magistrato di turno, fino a<br />

quando non arrivarono i commissari e lo convinsero a liberare il<br />

giornalista “sequestrato” all’interno del comando.<br />

Salvatore Verzì è senza dubbio un personaggio sui generis<br />

che fa tornare in mente il don Michele “con la pistola sopra la<br />

pancia” descritto da Verga nei Malavoglia. Tenente dei vigili<br />

urbani di Catania, era stato incaricato dai commissari prefettizi<br />

di dirigere la locale stazione dei vigili urbani, in sostituzione<br />

del comandante Andrea Vicari, sospeso dal servizio perché accusato<br />

di corruzione.<br />

L’episodio era in realtà la punta di un iceberg.<br />

Verzì era mal tollerato in paese per il suo atteggiamento di<br />

disprezzo e di prevenuta ostilità nei confronti della cittadinanza.<br />

Il “vigile sceriffo”, così era soprannominato, pensava di<br />

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