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Imp. Di Guardo

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ne. Mi ero appena sposato e partii per il viaggio di nozze in<br />

Unione Sovietica. Il nostro volo faceva base a Milano. Quando<br />

ritornai, al posto dei souvenir, portai in paese una valigia piena<br />

di materiale di propaganda che utilizzai subito dopo per realizzare<br />

la prima festa dell’”Avanti” a Misterbianco. Era una risposta<br />

alla festa de “l’Unità” che assieme alla festa del Patrono<br />

rappresentava un appuntamento fisso per l’intero paese.<br />

Nell’estate del 1975 fui eletto consigliere comunale e, quindi,<br />

assessore. L’anno dopo fui candidato alle elezioni regionali.<br />

Andavo in giro per i paesi per tenere i comizi. Spesso trovavo<br />

anche la locale sezione chiusa. Cercavo i dirigenti. Mi rispondevano<br />

di stare tranquillo. “Qui non c’è bisogno di comizi –<br />

dicevano – ieri sera è venuto l’Onorevole Fagone e ha sistemato<br />

tutto…” Sulle prime non riuscivo a capire come il deputato<br />

socialista avesse sistemato le cose. Poi, pian piano capii che il<br />

voto di scambio era diventato il sistema vincente anche nel<br />

Psi. Rimasi di stucco.<br />

La goccia che fece traboccare il vaso fu il comportamento<br />

dell’allora assessore regionale Nino Pino.<br />

Nel corso della campagna elettorale arrivarono alcuni telegrammi<br />

con i quali l’esponente socialista annunciava il finanziamento<br />

di alcune opere pubbliche a Misterbianco. Ovviamente<br />

io ne rendevo partecipe la gente e gli elettori, vantando questi<br />

fatti come il risultato dell’impegno del Psi e mio personale a<br />

favore del paese. Dopo la campagna elettorale, chiesi notizie<br />

sui tempi di arrivo dei finanziamenti che mi erano stati annunciati.<br />

“È meglio che di questa storia non se ne parli più… – mi<br />

risposero i dirigenti del Psi – quei telegrammi servivano per la<br />

campagna elettorale… inventa tu una scusa per la gente”. Era<br />

veramente troppo!<br />

Lasciai la tessera del partito e mi dimisi da assessore. Con<br />

me dal gruppo socialista uscirono altri due consiglieri che, però,<br />

rientrarono poco tempo dopo in cambio di due assessorati.<br />

Per circa un anno continuai l’attività di consigliere come<br />

indipendente, quindi entrai nel Pci.<br />

Due le ragioni che mi avevano spinto ad aderire al Pci, en-<br />

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