Scarica il documento - Fondazione toscana sostenibile
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Tab. 1.3‐ Il valore aggiunto delle 4 A del "made in Italy":<br />
alcuni raffronti internazionali<br />
Valore<br />
Valore<br />
aggiunto<br />
aggiunto<br />
al costo<br />
Le 4 A del "made<br />
in Italy"<br />
manifatturiero<br />
al costo<br />
dei fattori<br />
(m<strong>il</strong>iardi<br />
International<br />
comparisons<br />
dei<br />
fattori<br />
(m<strong>il</strong>iardi<br />
di euro),<br />
di euro),<br />
anno 2006<br />
anno<br />
2006<br />
ITALIA ‐<br />
Alimentari e vini<br />
19<br />
FRANCIA+SPAGNA ‐<br />
Produzione di<br />
autoveicoli<br />
16<br />
ITALIA –<br />
Abbigliamento ‐<br />
moda<br />
ITALIA ‐ Arredo‐<br />
casa<br />
ITALIA ‐<br />
Automazione‐<br />
meccanica‐<br />
gomma‐plastica<br />
26<br />
16<br />
81<br />
FRANCIA+GERMANIA+<br />
GRAN BRETAGNA ‐<br />
Produzione di veicoli<br />
aerospaziali<br />
FINLANDIA+SVEZIA+<br />
GRAN BRETAGNA ‐<br />
Produzione di<br />
apparecchi radio,<br />
televisivi e per<br />
telecomunicazioni<br />
UE‐27 (inclusa Italia) ‐<br />
Produzione di prodotti<br />
farmaceutici<br />
Fonte: elaborazione <strong>Fondazione</strong> Edison su dati Istat<br />
Infine, l’industria italiana dell’Automazione‐<br />
meccanica‐gomma‐plastica ha generato nel 2006<br />
un valore aggiunto di quasi 81 m<strong>il</strong>iardi di euro,<br />
superiore a quello dell’intera industria<br />
farmaceutica dell’Unione Europea a 27 membri (71<br />
m<strong>il</strong>iardi di euro).<br />
Fig. 1.4 ‐ LE “4 A” dell’eccellenza manifatturiera italiana: una<br />
formidab<strong>il</strong>e fonte di valore aggiunto<br />
24<br />
15<br />
71<br />
Il valore aggiunto della industria italiana<br />
dell’ Abbigliamento‐moda è più alto di<br />
quello delle industrie aerospaziali di<br />
Francia, Germania e Gran Bretagna<br />
considerate insieme.<br />
Il valore aggiunto dell’industria italiana<br />
della Automazione‐meccanica, della Ferrari<br />
e degli altri mezzi di trasporto (escludendo<br />
gli altri autoveicoli finiti) è più alto di quello<br />
dell’industria farmaceutica dell’intera UE‐<br />
27.<br />
Il valore aggiunto dell’industria italiana<br />
dell’Arredo‐casa è più importante di quello<br />
della industria degli apparecchi radio‐tv e<br />
di telefonia di Finlandia, Svezia e Gran<br />
Bretagna considerate insieme.<br />
Il valore aggiunto dell’industria italiana<br />
degli Alimentari‐bevande è più alto di<br />
quello dell’industria degli autoveicoli di<br />
Francia e Spagna considerate insieme.<br />
ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 10<br />
Questi straordinari risultati sono possib<strong>il</strong>i perché<br />
nei settori tradizionali (alimentari, moda, mob<strong>il</strong>i)<br />
l’Italia si posiziona nei segmenti di più alto valore<br />
aggiunto, potendo così differenziarsi dai prodotti a<br />
più basso valore aggiunto dei Paesi emergenti.<br />
Nello stesso tempo l’automazione‐meccanica‐<br />
gomma‐plastica rappresenta un aggregato di<br />
settori in cui l’Italia detiene importanti leadership<br />
di nicchia per tecnologia e qualità dei prodotti,<br />
dagli yacth di lusso alle navi da crociera, dalle auto<br />
Ferrari agli elicotteri, dalle macchine industriali<br />
specializzate alle apparecchiature meccaniche per<br />
uso generale quali valvole, rubinetti, pompe, ecc.,<br />
dagli elettrodomestici ai prodotti in metallo quali<br />
casalinghi, maniglie, ferramenta, bulloneria, ecc.,<br />
sino ai più disparati articoli in gomma e materie<br />
plastiche.<br />
1.1.2. Il surplus commerciale con<br />
l’estero delle “4 A” dell’industria<br />
italiana<br />
Nel 2008 <strong>il</strong> surplus commerciale con l’estero delle<br />
“4 A” ha raggiunto i 116 m<strong>il</strong>iardi di euro (si vedano<br />
la tabella 1.2 e la figura 1.5, ma anche la tabella<br />
A1.1. dell’Appendice statistica).<br />
Figura 1.5 ‐ Il contributo delle "4 A"del made in Italy al saldo<br />
della b<strong>il</strong>ancia commerciale italiana con l'estero" (dati in<br />
m<strong>il</strong>iardi di euro)<br />
Fonte: elaborazione <strong>Fondazione</strong> Edison su dati Istat<br />
Precedenti ricerche della <strong>Fondazione</strong> Edison hanno<br />
messo in evidenza che nei comparti delle “4 A”<br />
l’Italia presenta <strong>il</strong> secondo più alto surplus<br />
commerciale a livello mondiale dopo la Cina (nel<br />
2005, rispettivamente, 100 e 144 m<strong>il</strong>iardi di<br />
dollari). Ma mentre <strong>il</strong> surplus cinese è concentrato<br />
soprattutto nell’Abbigliamento‐moda, l’Italia si<br />
caratterizza per una distribuzione più equ<strong>il</strong>ibrata<br />
del suo attivo commerciale in tutti i comparti delle<br />
“4 A”, con un crescente peso della meccanica non<br />
elettronica che soprattutto negli ultimi 15‐20 anni<br />
ha affiancato per importanza le tradizionali<br />
specializzazioni del “made in Italy” nei prodotti<br />
dell’alimentazione “mediterranea”, nei vini e nei