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una serie di uffici, chiamati Uffizi. Quelli<br />

attualmente attivi si occupano di Arte, Educazione,<br />

Ecologia, Economia, Politica, Spiritualità,<br />

Produzione, Lavoro, Comunicazione, Architettura e<br />

Nutrimento.<br />

Un altro progetto che ricorre all’arte<br />

contemporanea come agente di sv<strong>il</strong>uppo del<br />

territorio per favorirne la sua modernizzazione è<br />

Arte all’Arte ‐ Arte Architettura Paesaggio, ideato e<br />

organizzato dall’Associazione Arte Continua di San<br />

Gimignano, svoltosi tra <strong>il</strong> 1996 e <strong>il</strong> 2005 in Toscana.<br />

Ogni anno, nel corso di questo decennio, sei artisti<br />

di nazionalità diversa e di fama internazionale,<br />

sono stati chiamati a realizzare progetti artistici<br />

espressamente ideati per ciascuno dei sei comuni<br />

toscani coinvolti nell’iniziativa. Le 27 opere<br />

realizzate sono nate dopo una lunga permanenza<br />

degli artisti nelle città, poi collocate in spazi<br />

pubblici. Contemporaneamente, dal 1996 sono<br />

state individuate ben 139 aziende, selezionate da<br />

noti curatori e grandi esperti del settore eno‐<br />

gastronomico, per la guida di Arte all’Arte,<br />

pubblicata annualmente. 161 Attorno al progetto di<br />

arte pubblica si è quindi sv<strong>il</strong>uppata l’idea più<br />

articolata di Distretto Artistico Agro‐Ambientale,<br />

orientato alla valorizzazione di un circuito<br />

territoriale in cui cultura e ambiente si<br />

affermassero come punti di contatto in grado di<br />

avvicinare tradizione e sensib<strong>il</strong>ità contemporanea,<br />

centro e periferia. L’obbiettivo perseguito è stato<br />

quello di porre le basi di un nuovo modello di<br />

sv<strong>il</strong>uppo e di città, a partire da un orizzonte<br />

concettuale visivo comune, per superare le<br />

conflittualità esistenti in seno alla comunità.<br />

Portare in questi territori, divenuti periferici in<br />

seguito ai processi di globalizzazione, gli artisti più<br />

noti che affollano eventi e manifestazioni dell’arte<br />

contemporanea dei grandi centri urbani, ha<br />

restituito dignità alla campagna di questi luoghi. La<br />

convinzione di fondo è che i centri urbani, grandi e<br />

piccoli, hanno bisogno di campagne circostanti in<br />

cui la qualità e <strong>il</strong> capitale culturale siano le<br />

caratteristiche predominanti.<br />

Questo modello ha fortemente ispirato l’azione<br />

dell’Associazione ArtePollino, che grazie ad<br />

un’iniziativa di Sensi Contemporanei, programma<br />

promosso dalla Regione Bas<strong>il</strong>icata, dal Ministero<br />

dello Sv<strong>il</strong>uppo Economico, dal Ministero per i Beni<br />

e le Attività Culturali e dalla <strong>Fondazione</strong> La<br />

Biennale di Venezia, è impegnata nella<br />

realizzazione di un progetto volto a far conoscere e<br />

161 Intervista telefonica a Mario Cristiani, ideatore Arte all’Arte.<br />

ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 136<br />

valorizzare, attraverso l'arte contemporanea, una<br />

delle più belle aree naturalistiche d'Europa. Altra<br />

esperienza cui gli organizzatori di ArtePollino<br />

hanno guardato per trarre ut<strong>il</strong>i spunti di riflessione<br />

e modalità di azione è Arte Sella, manifestazione<br />

internazionale di arte contemporanea, nata nel<br />

1986, che si svolge nei boschi della Val di Sella<br />

(comune di Borgo Valsugana, provincia di Trento).<br />

Arte Sella vuole essere un luogo di esposizione<br />

qualificata di opere d’arte, ma anche e soprattutto<br />

uno spazio in cui si valorizza <strong>il</strong> processo creativo in<br />

un rapporto armonico con la natura: l’opera è<br />

seguita giorno per giorno nel suo crescere e<br />

l’intervento dell’artista deve esprimere <strong>il</strong> rapporto<br />

con la natura basato sul rispetto, traendo da essa<br />

ispirazione e stimolo. Le opere ottenute con sassi,<br />

foglie, rami o tronchi, raramente ut<strong>il</strong>izzano oggetti,<br />

materiali o colori artificiali. Alla chiusura della<br />

manifestazione molte opere sono abbandonate al<br />

degrado e si inseriscono nel ciclo vitale della<br />

natura; altre iniziano invece un percorso che le<br />

porta nei musei, nelle gallerie d’arte, in vari spazi<br />

espositivi in Italia o all’estero.<br />

Innescare dinamiche di trasformazione dello spazio<br />

e del territorio attraverso pratiche artistiche<br />

contemporanee, è quanto si propongono di fare<br />

gruppi di professionisti che operano lungo la sott<strong>il</strong>e<br />

soglia tra arte e architettura, tra performance e<br />

atto di fondazione politico dello spazio. Il<br />

Laboratorio D’Arte Urbana Stalker è un esempio<br />

eccellente dell’anima più inquieta e sperimentale<br />

della ricerca architettonica italiana, che interpreta<br />

l’architettura non più come costruire fisico, statico<br />

e definitivo, ma come un divenire continuo dello<br />

spazio. La scelta della pratica artistica come<br />

metodo d’intervento si spiega perché essa riesce,<br />

meglio di ogni altra, ad attraversare e fare<br />

interagire le diverse discipline, competenze,<br />

appartenenze politiche o comunitarie. La<br />

trasformazione ricercata dalle attività realizzate dal<br />

laboratorio Stalker non è esclusivamente fisica, ma<br />

anche e soprattutto mentale. Il lavoro svolto al<br />

Corviale di Roma, attraverso l’Osservatorio<br />

Nomade, esemplifica <strong>il</strong> metodo di lavoro e di<br />

ricerca ut<strong>il</strong>izzato. Il Corviale è un edificio abitato da<br />

circa 8000 persone, situato alla periferia Sud Ovest<br />

di Roma, eredità problematica e contraddittoria<br />

dell’ed<strong>il</strong>izia popolare degli anni Settanta. Quando<br />

Stalker ha avviato l’intervento su questo edificio‐<br />

quartiere, non solo ha preso atto di una serie di<br />

problemi concreti e fisicamente accertab<strong>il</strong>i, ma da<br />

subito si è reso conto di dover intervenire<br />

soprattutto sull'immaginario collettivo del luogo.

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