Scarica il documento - Fondazione toscana sostenibile

pubblici e privati e rafforzando, al contempo, le
competenze scientifiche e imprenditoriali del
settore delle nanotecnologie. Il parco è diventato
un polo di eccellenza internazionale nella ricerca
applicata, anche grazie a due strutture che
funzionano da veri e propri “motori” del distretto:
il Civen e Nanofab. Il Civen ‐ Coordinamento
Interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie ‐
fondato nel marzo del 2003 dall'Università degli
Studi di Padova, dall'Università Cà Foscari di
Venezia e dall'Università degli Studi di Verona ‐
svolge attività di ricerca applicata, formazione e
sperimentazione industriale nell'ambito delle
nanotecnologie applicate ai materiali.
La Nanofabrication Facility (Nanofab) è una
società consortile che ha tra i suoi soci il Vega ‐
Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia, Veneto
Nanotech Spa, la Camera di Commercio di Venezia,
Veneto Innovazione e il Civen stesso. Con il suoi
2.700 mq di laboratori, Nanofab è oggi una delle
prime strutture di ricerca in Italia completamente
dedicata al trasferimento delle nanotecnologie alla
produzione industriale. Il laboratorio lavora su
commesse per le aziende, offrendo loro soluzioni
nanotecnologiche per migliorare la qualità dei
prodotti e aumentare la competitività nel mercato
nazionale e internazionale.
Molto interessante è anche il concorso
Nanochallange, ideato e
gestito da Veneto Nanotech,
che ha dato vita a 7 start‐up.
Il concorso, giunto nel 2008
alla sua quarta edizione, è la
maggiore competizione
internazionale per idee di
business basate
sull’applicazione industriale
delle nanotecnologie: ben
600 mila euro come premio
divisi in due categorie, nanotecnologie e polimeri. I
numeri parlano da soli: 155 progetti di business
raccolti, provenienti da 19 paesi di ogni continente,
6500 contatti sul sito, una ventina di road show.
Un’iniziativa originale che, offrendo una possibilità
di sviluppo imprenditoriale a progetti innovativi
elaborati il più delle volte da giovani ricercatori, va
in controtendenza e cerca di trattenere in Italia i
“cervelli” in fuga. Il vincitore del 2008 è stato
Thundernil, un progetto, nato nel laboratorio Tasc
dell' Infm‐Cnr di Trieste, destinato a rivoluzionare
la produzione di molti dispositivi elettronici e ottici
di uso quotidiano. L’idea si basa sulla nano‐
imprinting lithography, un’avanzata tecnologia di
Il concorso Nanochallange è
la maggiore competizione
internazionale per idee di
business basate
sull’applicazione industriale
delle nanotecnologie: ben 600
mila euro di montepremi
“
”
ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 96
nanolitografia che consente di incidere tracce
dello spessore di pochi nanometri in pochi secondi,
con un risparmio economico e di tempi enorme. In
questo modo potranno essere prodotte celle solari
più efficienti o hard disk di nuova generazione, con
capacità di immagazzinamento dei dati un milione
di volte superiore. Sempre grazie a Nanochallange
ha visto la luce Ananas, società di nanotecnologie
nata da uno spin‐off universitario, prima azienda
del Veneto, terza in Italia, per il drug delivery, ossia
l’introduzione di medicine nel corpo umano in
modo mirato e a minor impatto. Il team di giovani
ricercatori padovani fondatori dell’azienda ha
inaugurato una nuova frontiera nel settore della
diagnostica e della terapia di una serie di malattie,
individuando alcune nano particelle che
permettono alla poli‐avidina, una proteina a sintesi
naturale già utilizzata nella medicina a livello
mondiale, di trasportare il quadruplo delle
molecole di reagente diagnostico o di farmaco
utilizzati per diagnosticare o curare diverse
malattie.
5.2.3 L’Ict e la robotica
L’Italia occupa una posizione di leader nel mercato
europeo delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione con un fatturato che nel 2008 ha
superato i 73,2 miliardi di euro 54 .
A questo si aggiunge un
mercato wireless tra i più
evoluti al mondo, con il
livello di penetrazione della
telefonia mobile più alto
d'Europa, una elevatissima
diffusione dei servizi Umts
(oltre 21 milioni di utenti
registrati nel 2007) e
incoraggianti prospettive di
crescita per la telefonia di
terza generazione. Se si considera anche la forte
diffusione della banda larga fissa (oltre 10 milioni
di linee Adsl), il rapido sviluppo di alcuni new
media (Internet Protocol Television, digitale
terrestre, mobile TV), nonché la forte tradizione
dell'industria cinematografica e televisiva, l'Italia
costituisce il campo ideale per la creazione di
servizi su mobile e contenuti digitali 55 . Lo
confermano anche i dati sugli investimenti esteri
nel nostro paese rilevati da Invitalia, l'Agenzia
54
Dati Invitalia, Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti
e lo Sviluppo d'Impresa.
55
Ibidem