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molti piccoli editori affermarsi con un progetto<br />

editoriale non focalizzato su un genere specifico,<br />

bensì su intere letterature straniere. 101<br />

Guardando invece a fenomeni che trovano le loro<br />

radici in un tempo più lontano, ci si imbatte nella<br />

letteratura per bambini. I primi<br />

cambiamenti significativi che<br />

condizionarono<br />

l'atteggiamento degli editori e<br />

quello educativo del pubblico<br />

risalgono agli anni Sessanta,<br />

quando nacquero le prime case<br />

editrici specializzate per tale<br />

produzione editoriale. Nel<br />

lontano 1966, Rossellina<br />

Archinto fondò la casa editrice Emme, che diede<br />

origine ad una vera e propria rivoluzione culturale,<br />

assolutamente in anticipo per quei tempi, in cui <strong>il</strong><br />

mercato editoriale era molto chiuso nei nostri<br />

confini nazionali. La Emme cominciò a scegliere,<br />

importare e tradurre in Italia gli autori e gli<br />

<strong>il</strong>lustratori più originali del mondo. Le scelte<br />

operate dalla casa editrice cominciarono a<br />

diventare un punto di riferimento per <strong>il</strong><br />

rinnovamento educativo e per la diffusione del<br />

gusto estetico nella produzione infant<strong>il</strong>e. Nel corso<br />

del ventennio successivo, molte furono le<br />

esperienze interessanti che diedero vita ad un vero<br />

e proprio fermento. Nel 1972 la Einaudi realizzò la<br />

collana, diretta da Bruno Munari, Tantibambini,<br />

fatta di libri quadrati con poche parole e molte<br />

immagini. Nacque un buon numero di piccole case<br />

editrici che diedero un importante contributo al<br />

rinnovamento del modo di fare letteratura per<br />

bambini. Gabriella Armando fondò le sue Nuove<br />

Edizioni Romane nel 1977: da subito orientata<br />

anche verso le edizioni per bambini, sarà lei a<br />

scoprire giovani talenti, come Roberto Piumini. Per<br />

citarne solo alcune delle più famose, ci furono<br />

Dalla parte delle bambine, che avevano come<br />

tematica la parità tra uomo e donna. Poi ci fu La<br />

Coccinella, C'era non c'era della Giunti, Il primo<br />

libro di Kika, Vampiretto e Piccoli brividi. Oggi<br />

sembra rinascere parte di quel fermento nella<br />

produzione editoriale per ragazzi che ha<br />

caratterizzato gli anni Settanta: è di nuovo in<br />

crescita <strong>il</strong> numero di nuovi piccoli editori focalizzati<br />

sulla letteratura per bambini. Secondo un’indagine<br />

realizzata dalla Doxa con l’Associazione Italiana<br />

Editori, tra <strong>il</strong> 2001 e <strong>il</strong> 2007 le vendite dei libri per<br />

101<br />

Intervista telefonica a Giovanni Peresson, Associazione Italiana<br />

Editori.<br />

È di nuovo in crescita <strong>il</strong><br />

numero di piccoli editori<br />

emergenti focalizzati sulla<br />

letteratura per bambini. Tra <strong>il</strong><br />

2001 e <strong>il</strong> 2007 le vendite dei<br />

libri per ragazzi a editori<br />

stranieri sono aumentate del<br />

106,6%<br />

“<br />

”<br />

ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 117<br />

ragazzi a editori stranieri sono aumentate del<br />

106,6%. In questo settore, l’Italia cede diritti quasi<br />

quanto ne compra (1.004 titoli venduti, 1.384<br />

acquistati nel 2007). 102 Francia e Spagna sono i<br />

paesi più interessati. La Bologna Ch<strong>il</strong>drens’ Bokk<br />

Fair rappresenta un momento<br />

di scambio fondamentale, in<br />

cui <strong>il</strong> padiglione italiano<br />

registra da alcuni anni una<br />

crescita di visitatori stranieri.<br />

Le ragioni di questo nuovo<br />

successo sono legate ad<br />

un’editoria di progetto, a<br />

piccoli editori che curano<br />

molto la grafica degli albi<br />

<strong>il</strong>lustrati, come Topi Pittori e Corraini.<br />

Infine, estremamente interessante è quanto sta<br />

avvenendo nell’ambito dell’editoria d’arte che,<br />

nonostante le ridotte dimensioni, rappresenta un<br />

segmento importante, poiché costituisce un punto<br />

d’intersezione tra diversi comparti della macro‐<br />

f<strong>il</strong>iera delle industrie culturali e creative. La<br />

mescolanza di linguaggi e la loro contaminazione è<br />

ciò che permette alla macro‐f<strong>il</strong>iera di essere<br />

estremamente produttiva ed innovativa. L’editoria<br />

d’arte coinvolge case editrici di ogni dimensione,<br />

presentandosi come luogo particolarmente adatto<br />

a tale ibridazione: grazie alla dimostrata capacità di<br />

dialogare con ogni forma di espressione culturale e<br />

creativa, si afferma come uno dei terreni<br />

d’incontro più fert<strong>il</strong>i per la contaminazione di<br />

linguaggi. Opera esemplificativa di quanto appena<br />

detto è Ombre, risultato dal genio creativo di<br />

diversi artisti: al contributo di Corrado Bologna, che<br />

ha scelto i frammenti di testo che accompagnano<br />

le 42 opere grafiche di Paladino e le 30 fotografie<br />

di Scianna, si aggiunge <strong>il</strong> talento di Roberto Gatti,<br />

raffinato e sensib<strong>il</strong>e stampatore d’arte. Edito in 125<br />

esemplari, questo libro d’artista coniuga<br />

sapientemente le arti figurative con la forma libro,<br />

in cui l’espressione artistica assume la dimensione<br />

della narrazione. È <strong>il</strong> secondo progetto del genere<br />

che Editalia condivide con Mimmo Paladino: <strong>il</strong><br />

primo, è stato <strong>il</strong> Don Chisciotte, che ha dato vita a<br />

un libro d’artista (esposto al Museo di<br />

Capodimonte a Napoli, al Guggenheim di Venezia e<br />

a Palazzo Sant’Elia a Palermo), ad un’edizione<br />

integrale del romanzo <strong>il</strong>lustrata dall’artista, ad un<br />

f<strong>il</strong>m, Quijote, presentato al Festival del Cinema di<br />

Venezia e ad un cortometraggio di animazione.<br />

102<br />

Dario Pappalardo, L’Italia vola con la grafica e i piccoli editori,<br />

Repubblica, 23.03.2009.

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