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primato in termini di fatturato, ma sia per Francia<br />

che per Germania le quote si stanno riducendo (‐<br />

0,4% e ‐0,2%). In crescita, invece, i flussi verso<br />

Regno Unito (11%), Belgio (85), Spagna (6%), Paesi<br />

Bassi (3%). Nel 2007 sono riprese anche le<br />

esportazioni verso Stati Uniti (+14%). Ottime le<br />

prospettive per le vendite alle popolazioni di<br />

Giappone e Hong Kong (con reddito pro‐capite<br />

medio‐alto).<br />

3.3.4. Ortofrutta<br />

La produzione ortofrutticola italiana supera i 26<br />

m<strong>il</strong>ioni di tonnellate di ortofrutta; nel 2007 si<br />

registra un lieve calo rispetto al 2006 ma che<br />

evidenzia una ripresa rispetto alla contrazione<br />

registrata nel 2006 (‐3,6%). Alla crescita del settore<br />

contribuisce soprattutto la produzione di agrumi<br />

(+6,5%) e di legumi secchi (+5,5%), seguita da<br />

quella di pomodoro da industria (+4,3%). Continua<br />

a ridursi, invece, la produzione di uva da tavola (‐<br />

10%). In termini di valore l’ortofrutta ha<br />

un’incidenza r<strong>il</strong>evante (26%) sulla produzione<br />

agricola complessiva; nel 2007, rispetto all’anno<br />

precedente, si registra solo una piccola flessione<br />

riconducib<strong>il</strong>e ai comparti degli agrumi (‐10%) e di<br />

patate ed ortaggi (‐1,5%), mentre in crescita risulta<br />

l’incidenza della produzione di frutta (+4%) e di<br />

legumi secchi (+18%).<br />

Attualmente i prodotti con denominazione di<br />

origine rappresentano complessivamente <strong>il</strong> 2%<br />

della produzione complessiva di ortofrutta, ma<br />

l’orientamento delle imprese italiane verso le<br />

produzioni a maggiore valore aggiunto è in<br />

costante crescita. Nel 2007 l’ortofrutta, trainata<br />

soprattuto dal comparto delle mele, ha offerto <strong>il</strong><br />

contributo più r<strong>il</strong>evante al potenziamento della<br />

produzione nazione Dop e Igp, con una crescita del<br />

35% della produzione certificata.<br />

Positiva ed in crescita, in tutti i comparti, anche la<br />

perfomance delle attività della trasformazione, con<br />

un fatturato di circa 5,2 m<strong>il</strong>iardi di euro e su cui<br />

incide maggiormente la produzione di conserve<br />

vegetali, seguita da quelle dei succhi di frutta (3413<br />

meuro) e dei surgelati (704 meuro). Il trend<br />

dell’indice di produzione industriale (+4,3% nel<br />

2007) evidenzia in particolare <strong>il</strong> distacco del settore<br />

rispetto ad una sostanziale stab<strong>il</strong>ità dell’industria<br />

alimentare complessiva (Ismea, 2007);<br />

contribuiscono in modo negativo solo i comparti<br />

agrumicolo (produzione di succhi ed essenze) e del<br />

pomodoro (a fronte della crescita, invece, della<br />

ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 39<br />

produzione di conserve di frutta ed ortaggi e di<br />

succhi di frutta).<br />

L’ortofrutta rappresenta oltre <strong>il</strong> 14% dei volumi<br />

totali di prodotto esportati dall’agroalimentare<br />

italiano. Il saldo positivo della b<strong>il</strong>ancia<br />

commerciale, pari a 2270 mln euro, è cresciuto nel<br />

2007 del 25% (quasi 7 punti percentuali rispetto al<br />

2006), con <strong>il</strong> contributo di tutti i comparti (in<br />

particolare ortofrutta fresca: +39%), ad esclusione<br />

di quelli degli agrumi e delle patate. L’Italia risulta<br />

in passivo con l’estero solo per <strong>il</strong> commercio di<br />

agrumi, patate, legumi secchi; per questi ultimi,<br />

come già detto, <strong>il</strong> trend del saldo è tuttavia in<br />

miglioramento e lo stesso si verifica per gli agrumi<br />

(+11%, a fronte di ‐12% nell’anno precedente).<br />

Fig. 8 ‐ F<strong>il</strong>iera ortofrutta. Esportazioni. Var. % '05‐'06 e '06‐'07<br />

Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Ismea<br />

Il valore dei prodotti ortofrutticoli esportati<br />

raggiunge quasi i 6 m<strong>il</strong>iardi di euro (<strong>il</strong> valore<br />

dell’import si attesta invece a circa 3,7 m<strong>il</strong>iardi) con<br />

una crescita media nel 2006‐2007 dell’8,5% (per le<br />

importazioni abbiamo l’1,7%). A trainare le vendite<br />

sui mercati esteri è soprattutto la frutta fresca<br />

(oltre 2 m<strong>il</strong>iardi di euro) e gli ortaggi trasformati<br />

(oltre 1,7 m<strong>il</strong>iardi). Per gli ortaggi principali mercati<br />

di sbocco, in crescita grazie soprattutto al<br />

comparto dei derivati del ponodoro, sono

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