Scarica il documento - Fondazione toscana sostenibile
Scarica il documento - Fondazione toscana sostenibile
Scarica il documento - Fondazione toscana sostenibile
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
nell'ambito delle "Politiche di gestione e<br />
valorizzazione dei beni culturali".<br />
Il passaggio da ente statale a fondazione di diritto<br />
privato comincia lentamente a diffondersi nel<br />
nostro Paese nel corso dell’ultimo decennio.<br />
L’intento di questo istituto giuridico è quello di far<br />
confluire capitale pubblico e privato, prevedendo<br />
la possib<strong>il</strong>ità di coniugare, in veste di soci, vari<br />
soggetti (persone fisiche, giuridiche, associazioni,<br />
fondazioni, istituzioni, enti pubblici e privati) che<br />
possono apportare all’ente un capitale vario (non<br />
solo beni mob<strong>il</strong>i e immob<strong>il</strong>i, ma anche conoscenze,<br />
servizi, competenze specifiche, ore di lavoro). La<br />
mission perseguita da questo modello<br />
organizzativo è favorire la partecipazione di grandi<br />
aziende, università ed enti, ma anche persone<br />
fisiche, coinvolgendole in modo attivo e diretto<br />
nella vita museale, grazie ad una sorta di<br />
azionariato diffuso. A tutto questo, si aggiunge <strong>il</strong><br />
vantaggio di avere una maggiore autonomia<br />
gestionale rispetto all’amministrazione locale.<br />
Tuttavia, a differenza di strutture museali sim<strong>il</strong>i<br />
sv<strong>il</strong>uppatesi nel contesto europeo, in Italia la<br />
costituzione di fondazione museale non è stata<br />
ancora accompagnata dall’introduzione della figura<br />
di direttore amministrativo, né di altre figure<br />
manageriali.<br />
Oltre all’esperienza m<strong>il</strong>anese appena citata, altri<br />
due casi estremamente interessanti dal punto di<br />
vista della sperimentazione di forme di<br />
cooperazione tra pubblico e privato per la gestione<br />
museale, si sono avuti nella città di Torino. Torino è<br />
la prima città italiana ad aver applicato l'articolo 35<br />
della Legge Finanziaria del 2002, che prevede la<br />
possib<strong>il</strong>ità per gli enti locali di costituire fondazioni<br />
a cui affidare <strong>il</strong> proprio patrimonio artistico o<br />
culturale, sulla base di snelli e funzionali modelli<br />
organizzativi e amministrativi. In questa nuova<br />
forma di gestione, <strong>il</strong> patrimonio museale resta di<br />
proprietà della Città, permettendo <strong>il</strong><br />
coinvolgimento di altri enti pubblici e privati, con<br />
una rappresentanza nei vari organi istituzionali. Le<br />
strutture museali così divenute parte della<br />
<strong>Fondazione</strong> Torino Musei sono la GAM – Galleria<br />
Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, <strong>il</strong> Museo<br />
Civico d’Arte Antica e Palazzo Madama, <strong>il</strong> Borgo e<br />
la Rocca Medievale e <strong>il</strong> Museo d’Arte Orientale. La<br />
Regione Piemonte, la Compagnia di S. Paolo e la<br />
<strong>Fondazione</strong> CRT sono invece i soggetti istituzionali<br />
che <strong>il</strong> Comune ha voluto avere al suo fianco per<br />
l’elaborazione delle strategie di sv<strong>il</strong>uppo dell’ente.<br />
La volontà del Comune di Torino di istituire una<br />
<strong>Fondazione</strong> per la gestione del patrimonio civico<br />
ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 132<br />
museale ha origine dall’esperienza positiva della<br />
GAM che, con la parziale autonomia ottenuta<br />
grazie alla formula di Istituzione, in quattro anni ha<br />
saputo raggiungere un crescente numero di<br />
risultati positivi, divenendo una delle realtà più<br />
interessanti in Italia e in Europa, nel campo<br />
dell'arte Moderna e Contemporanea.<br />
Di più recente istituzione è invece la <strong>Fondazione</strong><br />
Museo Egizio di Torino, <strong>il</strong> primo museo al mondo<br />
dedicato interamente all’arte e alla cultura<br />
dell’Antico Egitto, secondo per importanza solo a<br />
quello del Cairo. Nel 2004, grazie ad un accordo<br />
trentennale tra la <strong>Fondazione</strong> e <strong>il</strong> Ministero per i<br />
Beni e le Attività Culturali, i beni del museo sono<br />
stati conferiti alla <strong>Fondazione</strong>, cui partecipano,<br />
accanto alla Regione Piemonte, la Provincia di<br />
Torino e la Città di Torino, anche la Compagnia di<br />
San Paolo e la <strong>Fondazione</strong> CRT. Questo tipo di<br />
gestione ha reso possib<strong>il</strong>e lo stanziamento dei<br />
fondi necessari alla realizzazione di un processo di<br />
rinnovamento, conclusosi nel novembre dello<br />
scorso anno, che ha apportato importanti<br />
trasformazioni non solo nella struttura<br />
architettonica interna, ma anche nei servizi al<br />
pubblico, nei principi alla base dell’allestimento<br />
delle sale, del numero e della varietà degli oggetti<br />
esposti.<br />
Il lento ma graduale processo di rinnovamento in<br />
atto nel Paese non investe solo la forma<br />
organizzativa e gestionale del patrimonio, ma si<br />
estrinseca anche nella costruzione di infrastrutture<br />
culturali innovative. Basti pensare che tre nuovi<br />
importanti musei dedicati all’arte contemporanea<br />
sono in fase di realizzazione: <strong>il</strong> Museo del<br />
Novecento di M<strong>il</strong>ano, <strong>il</strong> nuovo MACRO ‐ Museo<br />
d'Arte Contemporanea di Roma, e <strong>il</strong> MAXXI –<br />
Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma.<br />
Si tratta di tre grandi opere, firmate da architetti di<br />
fama internazionale, che apriranno i battenti nel<br />
2010. La concomitanza di questi tre grandi eventi<br />
rappresenta un’occasione di r<strong>il</strong>ancio dell’arte<br />
contemporanea nel nostro Paese e non solo. Per <strong>il</strong><br />
2010 è inoltre prevista l’ultimazione della linea<br />
ferroviaria ad alta velocità che collegherà Roma e<br />
M<strong>il</strong>ano. La mob<strong>il</strong>ità più rapida consentita dalle<br />
nuove infrastrutture ferroviarie, potrà svolgere un<br />
ruolo significativo nell’attrarre ingenti flussi<br />
turistici, interessati all’arte contemporanea. Gli<br />
effetti positivi potranno estendersi a tutti i<br />
comparti economici collegati all’indotto del settore<br />
culturale.