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Va sottolineato che con lo sv<strong>il</strong>uppo della<br />

discografia indipendente, a partire dalla metà degli<br />

anni Novanta, si è assistito al boom delle periferie:<br />

per cui, per la prima volta, accadeva che grandi<br />

successi nascessero in provincia, senza <strong>il</strong> bisogno di<br />

spostarsi in grossi centri urbani. La centralità<br />

conquistata da territori un tempo considerati del<br />

tutto marginali, quali <strong>il</strong> Salento, si spiega anche alla<br />

luce di questi cambiamenti.<br />

Accanto alla moltiplicazione dei luoghi e delle<br />

modalità di fruizione, si assiste ad una parallela<br />

diversificazione dei canali di distribuzione. A livello<br />

mondiale <strong>il</strong> mercato digitale è cresciuto del 34% nel<br />

2007 179 compensando, almeno in parte, la forte<br />

diminuzione delle vendite fisiche. L’Italia non<br />

rientra tra i primi dieci mercati mondiali e si<br />

posiziona solo dodicesima. Nel nostro Paese, <strong>il</strong> 45%<br />

degli incassi generati dalla musica digitale proviene<br />

dalla musica acquistata sul web, mentre <strong>il</strong> 55% è<br />

derivata dalla musica venduta tramite telefonia<br />

mob<strong>il</strong>e, comparto, quest’ultimo, costituito<br />

prevalentemente da suonerie e solo per 1/3 da<br />

brani originali. In prospettiva temporale, la quota<br />

internet all’interno della musica digitale italiana<br />

risulta in crescita (nel 2006 essa ammontava solo al<br />

33%) 180 . Per quanto riguarda l’andamento della<br />

discografia su supporto fisico, sia a livello mondiale<br />

che nazionale, questi ultimi anni sono caratterizzati<br />

da una forte decrescita. Nel caso italiano, basti<br />

pensare che dal 2001 al 2007 i volumi si sono<br />

dimezzati e le vendite a valore si sono ridotte del<br />

40%. Unico dato positivo al riguardo, secondo i dati<br />

FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana, è<br />

relativo al vin<strong>il</strong>e, che sembra vivere una seconda<br />

giovinezza. Tra <strong>il</strong> 2006 e <strong>il</strong> 2007, in controtendenza<br />

al drastico calo di vendite di cd (pari al 10% in<br />

volume e del 18% in valore), la crescita percentuale<br />

del vin<strong>il</strong>e è addirittura di tre cifre: nel periodo<br />

considerato, l’incremento delle vendite in volume è<br />

del 200%, in valore del 370%, anche se <strong>il</strong> suo peso<br />

sulle vendite totali rimane comunque poco<br />

r<strong>il</strong>evante. 181<br />

179<br />

Ibidem, pag. 11, Fonte dati: IFPI‐ International Federation of the<br />

Phonographic Industry.<br />

180<br />

Ibidem, pag. 13, Fonte dati: IFPI‐ International Federation of the<br />

Phonographic Industry.<br />

181<br />

Ibidem, pag. 24, Fonte dati: FIMI ‐ Federazione Industria Musicale<br />

Italiana.<br />

ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 144

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