Scarica il documento - Fondazione toscana sostenibile
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proposte nate dagli utenti o dagli artisti stessi.<br />
Infine, Exibart.advertising ed Exibart bookshop<br />
sono la dimostrazione della possib<strong>il</strong>ità di applicare<br />
le basi dei concetti di marketing anche all’universo<br />
della cultura. L’universo dei consumatori d’arte, le<br />
istanze di approfondimento e di conoscenza,<br />
diventano un potenziale commerciale che passa<br />
attraverso la distribuzione<br />
editoriale e la vendita di spazi<br />
pubblicitari a sostegno di una<br />
iniziativa che trae dal mercato<br />
la fonte principale per la sua<br />
esistenza.<br />
Emmi srl, la casa editrice che<br />
edita Exibart, ha di recente<br />
compiuto lo sforzo di ut<strong>il</strong>izzare<br />
<strong>il</strong> know‐how acquisito per<br />
“<br />
ampliare lo spettro di prodotti editoriali sempre<br />
gratuiti con Grandimostre<br />
(www.grandimostre.com), dedicato ai grandi<br />
eventi espositivi classici e distribuito in bookshop<br />
museali e grandi musei tursitici, e con .wit<br />
(www.wit‐mag.com) <strong>il</strong> primo magazine di moda<br />
freepress attento alla creatività più giovane ed<br />
emergente.<br />
6.2. Patrimonio storico‐artistico<br />
6.3.1. Patrimonio<br />
I dati relativi al settore indicano una partecipazione<br />
al PIL dello 0,63% e un contributo all’occupazione<br />
complessiva dello 0,44%. 144<br />
Il potenziale di crescita di questi valori è molto alto,<br />
se solo si considera che l’immenso patrimonio<br />
storico‐artistico che <strong>il</strong> Paese ha a disposizione è <strong>il</strong><br />
più ampio a livello mondiale: oltre 3.400 sono i<br />
musei, cui si aggiungono 2.000 aree e parchi<br />
archeologici e 43 siti Unesco. 145<br />
Ald<strong>il</strong>à del primato mondiale circa le dimensioni del<br />
patrimonio, molte sono le criticità sul fronte della<br />
sua valorizzazione. Nel lavoro realizzato l’anno<br />
scorso da Confindustria si prende in<br />
considerazione, ad esempio, <strong>il</strong> rapporto tra valore<br />
aggiunto e fatturato per valutare l’efficienza<br />
economica del settore culturale di diversi stati. Nel<br />
contesto europeo la Francia è <strong>il</strong> paese che realizza<br />
la migliore performance: <strong>il</strong> valore del rapporto in<br />
144<br />
Creatività, cultura e Industria: un modello italiano, di Walter<br />
Santagata, Atti FORUM PA 2008.<br />
145<br />
Rapporto “Arte, turismo culturale e indotto economico”,<br />
commissionato da Confcultura e dalla Commissione Turismo e<br />
Cultura di Federturismo Confindustria a PriceWaterhouseCoopers,<br />
presentato a Febbraio 2009.<br />
L’immenso patrimonio<br />
storico‐artistico che <strong>il</strong> Paese<br />
ha a disposizione è <strong>il</strong> più<br />
ampio a livello mondiale:<br />
oltre 3.400 sono i musei, cui si<br />
aggiungono 2.000 aree e<br />
parchi archeologici e 43 siti<br />
Unesco<br />
ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 130<br />
questo caso è pari al 68%,3%, derivante da un<br />
fatturato persino inferiore al nostro, ma da un<br />
valore aggiunto nettamente superiore. Per l’Italia<br />
questo valore si riduce della metà, ammontando al<br />
36,4%, inferiore a quello della Germania (42,9%),<br />
ma superiore a quello della Spagna (29,3%). 146<br />
L’analisi svolta dall’IBM‐ Business Consulting<br />
Services mette invece in<br />
evidenza la forte sproporzione<br />
esistente tra <strong>il</strong> numero dei<br />
visitatori annui di cinque dei<br />
principali musei italiani e<br />
cinque dei principali musei del<br />
mondo. 147 I nostri musei<br />
superano solo <strong>il</strong> Prado,<br />
mentre registrano solo <strong>il</strong> 60%<br />
dei visitatori del British<br />
Museum, <strong>il</strong> 66% del Metropolitan ed <strong>il</strong> 48,6% del<br />
Louvre. Il dato più eclatante riguarda <strong>il</strong> livello di<br />
fatturato complessivo: i cinque musei italiani<br />
registrano, insieme, appena <strong>il</strong> 12,7% del British, <strong>il</strong><br />
6% del Metropolitan, <strong>il</strong> 13% del Louvre, <strong>il</strong> 57,4% del<br />
Prado.<br />
Infine, <strong>il</strong> recentissimo lavoro commissionato da<br />
Confcultura e dalla Commissione Turismo e Cultura<br />
di Federturismo a PriceWaterhouseCoopers 148 ,<br />
concentra la propria attenzione sulla capacità di<br />
diversi paesi di aumentare l’impatto socio‐<br />
economico del proprio patrimonio sul sistema<br />
dell’economia locale. Nella ricerca <strong>il</strong> confronto<br />
avviene sulla base del RAC 149 ”<br />
, un indice che<br />
analizza <strong>il</strong> ritorno economico degli asset culturali<br />
sui siti Unesco. Gli Stati Uniti, con la metà dei siti<br />
rispetto all’Italia, hanno un ritorno commerciale<br />
pari a sette volte quello italiano (160 m<strong>il</strong>ioni di<br />
euro contro i nostri 21 m<strong>il</strong>ioni). La Gran Bretagna<br />
con poco più della metà dei siti ha un ritorno<br />
quattro volte maggiore; infine, la Francia con un<br />
numero di siti pari a un terzo di quelli italiani, ha un<br />
ritorno economico tre volte più alto.<br />
146<br />
La valorizzazione della cultura fra Stato e Mercato, Confindustria,<br />
Febbraio 2008, pag.7.<br />
147<br />
L’arte di raccontare l’arte, dall’IBM‐ Business Consulting Services,<br />
2004. Poiché la nostra offerta museale risulta più frammentaria la<br />
ricerca ha preso in considerazione i cinque principali musi italiani nel<br />
loro insieme; i musei in questione sono: la Galleria Borghese, la<br />
Galleria degli Uffizi, <strong>il</strong> Museo Archeologico, <strong>il</strong> Museo Egizio e la<br />
Pinacoteca di Brera. I cinque musei italiani considerati coprono <strong>il</strong><br />
39,3% del “mercato” museale italiano, <strong>il</strong> Louvre <strong>il</strong> 50%, <strong>il</strong> British<br />
Museum <strong>il</strong> 18% ed <strong>il</strong> Metropolitan Museum <strong>il</strong> 20%.<br />
148<br />
Rapporto “Arte, turismo culturale e indotto economico”,<br />
commissionato da Confcultura e dalla Commissione Turismo e<br />
Cultura di Federturismo Confindustria a PriceWaterhouseCoopers,<br />
presentato a Febbraio 2009.<br />
149<br />
Il RAC è calcolato sulla base del rapporto tra fatturato derivato da<br />
merchandising museale e numero dei siti Unesco.