Scarica il documento - Fondazione toscana sostenibile
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Molto interessante è anche <strong>il</strong> f<strong>il</strong>one di studi sulle<br />
tecnologie al plasma riconducib<strong>il</strong>e al lavoro di<br />
PlasmaPrometeo, centro di eccellenza per la<br />
ricerca, l’innovazione e <strong>il</strong> trasferimento tecnologico<br />
nel campo dei plasmi. Questo laboratorio<br />
universitario, nato 5 anni fa da un accordo fra<br />
l’Università Bicocca di M<strong>il</strong>ano e la Regione<br />
Lombardia, ha all’attivo un innovativo brevetto sul<br />
plasma, gas inerte che ha la capacità di modificare<br />
le superfici dei materiali, conferendo loro nuove<br />
proprietà, come, ad esempio, l’oleorepellenza,<br />
l’adesività, l’idrorepellenza, la stampab<strong>il</strong>ità. Il<br />
trattamento a pressione atmosferica del plasma,<br />
ideato dai ricercatori del centro guidati dalla<br />
Professoressa Claudia Riccardi, ne consente<br />
un’applicazione più rapida, abbattendo i costi<br />
aziendali, riducendo i tempi di produzione e<br />
minimizzando l’impatto ambientale perché <strong>il</strong><br />
procedimento è a secco e non prevede l’ut<strong>il</strong>izzo di<br />
solventi chimici. Il campo di applicazione è<br />
vastissimo: dai beni culturali, dove le superfici di<br />
marmo e le ceramiche possono essere ripulite dalle<br />
macchie, al packaging<br />
“ Nell’aerospaziale le aziende<br />
italiane si distinguono per<br />
competenze specialistiche<br />
sempre più avanzate. Siamo <strong>il</strong><br />
settimo mercato al mondo e <strong>il</strong><br />
quarto in Europa<br />
alimentare, fino al cartario e<br />
al biomedicale. Ma i più<br />
grandi vantaggi si registrano<br />
proprio nel tess<strong>il</strong>e, grazie alla<br />
possib<strong>il</strong>ità di intervenire sulla<br />
superficie dei tessuti per<br />
impartire proprietà funzionali<br />
del tutto nuove. Il trattamento al plasma,<br />
modificando solo gli strati superficiali del tessuto e<br />
lasciando quindi inalterate le sue proprietà fisiche,<br />
può essere applicato dalla fase di pre‐tintura a<br />
quella di rifinizione, limitando l’uso di acqua e<br />
energia. Il centro, che fa parte delle rete europea<br />
di eccellenza Plasmatech, rappresenta un esempio<br />
molto interessante nel panorama italiano: si<br />
autofinanzia grazie a consulenze e a progetti di<br />
ricerca e sv<strong>il</strong>uppo per terzi, svolge attività di fund‐<br />
rasing relativa a finanziamenti pubblici e privati. Ci<br />
lavorano 12 ricercatori, fra fisici, chimici e biologi,<br />
coerentemente con una visione multidisciplinare<br />
che fa riferimento a diversi dipartimenti<br />
dell’università Bicocca. Molte le collaborazioni con<br />
imprese, specie del settore serico.<br />
Sempre da una collaborazione fra ricerca<br />
accademica e impresa è nato <strong>il</strong> progetto Area 51, la<br />
maglietta studiata appositamente per le squadre<br />
italiana ed irlandese di vela che hanno partecipato<br />
alle Olimpiadi di Pechino 2008. L’innovativa maglia,<br />
realizzata assemblando tessuti dalle diverse<br />
caratteristiche attraverso le tecnologie più<br />
ITALIA –Geografie del nuovo made in Italy ‐ 87<br />
avanzate, ha rappresentato uno dei capi<br />
d’eccellenza del made in Italy all’evento cinese e<br />
una vera e propria “body map” del velista. Il tutto<br />
grazie all’impegno del centro di ricerca della Slam,<br />
azienda italiana leader mondiale nello sportswear,<br />
e i Politecnici di M<strong>il</strong>ano e di Torino, che hanno<br />
lavorato a stretto contatto per studiare nuovi f<strong>il</strong>ati<br />
che fossero in grado di proteggere dai raggi solari e<br />
di diminuire <strong>il</strong> senso di calore e di afa, con<br />
un’azione batteriostatica e anallergica.<br />
Il principale settore manifatturiero ad alto<br />
contenuto tecnologico è senza dubbio quello<br />
aerospaziale, che costituisce un mercato<br />
particolarmente significativo: settimo al mondo e<br />
quarto in Europa, con un fatturato di circa 7<br />
m<strong>il</strong>iardi di euro e una forza lavoro specializzata di<br />
oltre 38 m<strong>il</strong>a unità 39 . L'industria italiana detiene<br />
una posizione di r<strong>il</strong>ievo mondiale nel settore degli<br />
elicotteri e nella produzione dei sistemi radar e di<br />
controllo del traffico aereo e, a livello europeo, si<br />
colloca nelle prime posizioni per i velivoli da<br />
addestramento. Tra le aree ad alta tecnologia e<br />
specializzazione sulle quali<br />
l'industria nazionale è presente<br />
vi sono, poi, i motori<br />
aeronautici e relativi sotto‐<br />
sistemi, i sistemi ed<br />
equipaggiamenti avionici, i<br />
”<br />
sistemi di sorveglianza,<br />
l'elettronica per la difesa e le<br />
comunicazioni sicure. A confermare la riconosciuta<br />
competitività delle aziende italiane, che si<br />
distinguono per competenze specialistiche sempre<br />
più avanzate, sono giunte in Italia importanti<br />
commesse per la fornitura di velivoli per <strong>il</strong><br />
trasporto m<strong>il</strong>itare. Queste tecnologie<br />
all’avanguardia, inoltre, hanno spesso una ricaduta<br />
anche in settori diversi, quali le telecomunicazioni,<br />
la farmaceutica, le biotecnologie, i processi<br />
industriali per tessuti speciali, la nautica, <strong>il</strong><br />
trasporto ferroviario, l’industria marittima e<br />
l’energia eolica. Accanto ai grandi gruppi storici –<br />
Augusta, Alenia, Finmeccanica‐ c’è un nutrito<br />
gruppo di piccole e medie imprese che, sfruttando<br />
l’adattab<strong>il</strong>ità di alcune applicazioni aerospaziali e le<br />
evoluzioni del mercato, sono riuscite a conquistare<br />
nicchie di eccellenza. Fra questi “pionieri”, vi è<br />
Digisky, nata nell’incubatore I3P del Politecnico di<br />
Torino, la cui attività si colloca all’interno di una<br />
39 Dati Invitalia, Agenzia nazionale per l'attrazione degli<br />
investimenti e lo sv<strong>il</strong>uppo d'impresa, 2008.<br />
www.invitalia.it