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Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

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12 AN. CXXIX – IANUARII-APRILIS <strong>2010</strong> – N. 1Pieni di fiducia e di riconoscenza, rinnoviamodunque anche noi il gesto dell’offertatotale di noi stessi presentandoci al Tempio.L’Anno Sacerdotale sia un’ulteriore occasione,per i religiosi presbiteri, ad intensificare ilcammino di santificazione e, per tutti i consacratie le consacrate, uno stimolo ad accompagnaree sostenere il loro ministero confervente preghiera. Quest’anno di grazia avràun momento culminante a Roma, il prossimogiugno, nell’incontro internazionale dei sacerdoti,al quale invito quanti esercitano il SacroMinistero. Ci accostiamo al Dio tre volte Santo,per offrire la nostra vita e la nostra missione,personale e comunitaria, di uomini e donneconsacrati al Regno di Dio. Compiamo questogesto interiore in intima comunione spiritualecon la Vergine Maria: mentre la contempliamonell’atto di presentare Gesù Bambino al Tempio,la veneriamo quale prima e perfetta consacrata,portata da quel Dio che porta in braccio;Vergine, povera e obbediente, tutta dedita anoi, perché tutta di Dio. Alla sua scuola, e colsuo materno aiuto, rinnoviamo il nostro “eccomi”e il nostro “fiat”. Amen.Benedetto xvi[L’Osservatore Romano, 4 febbraio <strong>2010</strong>, p. 8]5. Discorso all’Udienza Generale del mercoledìCittà del Vaticano, Aula Paolo VI, 10.02.<strong>2010</strong>SANT’ANTONIO DI PADOVAL’Importanza dell’umanesimonato dalla fede cristianaPer l’economia un’eticaamica della personaCari fratelli e sorelle,due settimane fa ho presentato la figura disan Francesco di Assisi. Questa mattina vorreiparlare di un altro santo appartenente allaprima generazione dei Frati Minori: Antoniodi Padova o, come viene anche chiamato, daLisbona, riferendosi alla sua città natale. Sitratta di uno dei santi più popolari in tutta laChiesa Cattolica, venerato non solo a Padova,dove è stata innalzata una splendida Basilicache raccoglie le sue spoglie mortali, ma in tuttoil mondo. Sono care ai fedeli le immaginie le statue che lo rappresentano con il giglio,simbolo della sua purezza, o con il BambinoGesù tra le braccia, a ricordo di una miracolosaapparizione menzionata da alcune fontiletterarie.Antonio ha contribuito in modo significativoallo sviluppo della spiritualità francescana,con le sue spiccate doti di intelligenza, di equilibrio,di zelo apostolico e, principalmente, difervore mistico.Nacque a Lisbona da una nobile famiglia,intorno al 1195, e fu battezzato con il nome diFernando. Entrò fra i Canonici che seguivanola regola monastica di sant’Agostino, dapprimanel monastero di San Vincenzo a Lisbonae, successivamente, in quello della Santa Crocea Coimbra, rinomato centro culturale delPortogallo. Si dedicò con interesse e sollecitudineallo studio della Bibbia e dei Padri dellaChiesa, acquisendo quella scienza teologicache mise a frutto nell’attività di insegnamentoe di predicazione. A Coimbra avvenne l’episodioche impresse una svolta decisiva nella suavita: qui, nel 1220 furono esposte le reliquiedei primi cinque missionari francescani, che sierano recati in Marocco, dove avevano incontratoil martirio. La loro vicenda fece nascerenel giovane Fernando il desiderio di imitarlie di avanzare nel cammino della perfezionecristiana: egli chiese allora di lasciare i Canoniciagostiniani e di diventare Frate Minore.La sua domanda fu accolta e, preso il nomedi Antonio, anch’egli partì per il Marocco, mala Provvidenza divina dispose altrimenti. Inseguito a una malattia, fu costretto a rientrarein Italia e, nel 1221, partecipò al famoso “Capitolodelle stuoie” ad Assisi, dove incontròanche san Francesco. Successivamente, visseper qualche tempo nel totale nascondimento inun convento presso Forlì, nel nord dell’Italia,dove il Signore lo chiamò a un’altra missione.Invitato, per circostanze del tutto casuali,a predicare in occasione di un’ordinazione sacerdotale,mostrò di essere dotato di tale scienzaed eloquenza, che i Superiori lo destinaronoalla predicazione. Iniziò così in Italia e inFrancia, un’attività apostolica tanto intensa edefficace da indurre non poche persone che sierano staccate dalla Chiesa a ritornare sui propripassi. Antonio fu anche tra i primi maestridi teologia dei Frati Minori, se non proprio ilprimo. Iniziò il suo insegnamento a Bologna,con la benedizione di san Francesco, il quale,

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