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Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

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162 AN. CXXIX – IANUARII-APRILIS <strong>2010</strong> – N. 1Lo stile di vita nelle Fraternità della Fondazionesarà progettato secondo le Costituzionigenerali in ciò che si riferisce alla preghiera,al dialogo, al lavoro manuale, allo studio, allamissione, sottolineando le scelte profetiche disemplicità e povertà.Secondo l’articolo 168 delle nostre Costituzionigenerali votato nel Capitolo di Pentecoste2009 e approvato dalla Congregazione pergli Istituti di Vita Consacrata e per le Societàdi Vita Apostolica, il Ministro generale puòincardinare nella Fondazione o accogliere perdeterminati periodi Frati delle diverse Entità,come pure accogliere candidati all’Ordine.Personalmente considero l’erezione di questaFondazione come un piccolo segno delcammino che tutti siamo chiamati a compieree come la messa in pratica, sebbene ancora ingerme, degli obiettivi del Progetto Europa: rifondazionedella nostra vita e ricerca di nuoveforme di evangelizzazione.Una proposta per continuare a camminareFaccio una proposta, già condivisa con iDefinitori generali per l’Europa, che mi sembraimportante in questo momento e che ritengosi possa realizzare con un po’ di generositàe con passione per l’evangelizzazione dei giovanieuropei. Questa proposta, che si può iscriveremolto bene tra le nuove forme di evangelizzazioneper l’Europa, almeno parzialmente,viene dalla base: da tanti fratelli che hannofatto esperienza del Cammino di Santiago eche saranno disposti a parteciparvi, come mihanno manifestato personalmente o per lettera.Presenza interprovinciale e internazionalelungo il Cammino di SantiagoIl Cammino di Santiago è oggigiorno unadelle principali piattaforme in Europa perl’evangelizzazione dei giovani e di tanti altripellegrini. Ogni anno migliaia di giovani a piedi,a cavallo, in bicicletta e con altri mezzi dilocomozione arrivano alla medievale Finisterrae:«la casa del Signor Santiago» .La nostra Provincia francescana di Santiagonove anni fa ha aperto una fraternità lungoil “Cammino di Santiago” e tre anni fa hainiziato l’accoglienza dei pellegrini nel nostroconvento di San Francesco a Santiago. Questeiniziative sono buone e, secondo me, devonoessere potenziate.Credo, senza dubbio, che i Frati minorid’Europa non possono smettere di leggere,interpretare e rispondere a partire dalla nostraspiritualità francescana quello che non esito aincludere tra i segni dei tempi in Europa. Sonochiamate in causa, innanzitutto, la Provinciafrancescana di Santiago e la CONFRES; mail resto delle Entità e delle Conferenze europeenon possono perdere questa opportunità.I giovani arrivano da tutta l’Europa. Abbiamobisogno di frati, possibilmente giovani, chesappiano accoglierli nelle diverse lingue delnostro continente.Propongo che venga costituita, in un luogoadeguato del Cammino, una presenza interprovincialee internazionale per accogliere eaccompagnare i giovani, specialmente quelliche sono alla ricerca o presentano un’inquietudinevocazionale, nel loro pellegrinaggio allatomba dell’Apostolo Giacomo. Una volta aSantiago, saranno accolti dalla struttura costituitadalla Fraternità di Santiago. Al momentoquesta presenza lungo il Cammino potrebbeessere aperta durante i mesi estivi, da giugnoa settembre.L’apertura di questa presenza presupponeuna rete di collaborazione formata dal Ministrogenerale e dal suo Definitorio, dalla Provinciafrancescana di Santiago, dalla CON-FRES e dalle Province dell’UFME.La presenza dovrebbe essere sostenuta dafratelli che chiedono di far parte di essa conil beneplacito dei loro Ministri provinciali. Larichiesta deve essere fatta al Ministro generaleche, in stretta collaborazione con un Delegatonominato “ad hoc” dalla Provincia di Santiagoper accompagnare da vicino questa presenzae con i Definitori europei, organizzerà le presenze.Invito tutte le Entità coinvolte in questaproposta a studiarla nella cornice delle nuoveforme di evangelizzazione in Europa, e a parteciparvicon qualche fratello.Chiamati per chiamare«La coltivazione delle vocazioni è un problemavitale per il futuro della fede cristianain Europa e si ripercuote sul progresso spiritualedei suoi popoli; è un passo obbligato peruna Chiesa che desidera annunciare, celebraree servire il Vangelo della speranza» (EiE 39).Queste parole sono letteralmente applicabilial nostro Ordine, specialmente in Europa,come già ho avuto modo di dire in precedentiAssemblee dell’UFME. Oggi voglio semplicementesegnalare l’urgenza di un impegnoconcreto da parte di tutti per un’adeguata pa-

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