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Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

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EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 67e credete al Vangelo!» (Mc 1,15), «convertiteviperché il Regno dei cieli è vicino» (Mt4,17). Conversione è quanto Maria chiede quia Motta di Livenza e la conversione, ritornoal Signore, come indica la parola biblica, èun’esigenza di tutti e ciascuno di noi, affinchéla nostra vita risponda ogni giorno meglio allanostra condizione di cristiani.La conversione attesta la perenne giovinezzadel cristiano che si definisce, proprio, comecolui che sempre dice: «oggi ricomincio».Nella vita cristiana, afferma san Gregorio diNissa, si procede «da inizio ad inizio, attraversoinizi che non hanno mai fine». Sì, tuttiabbiamo bisogno di conversione, ci ricordala Madonna a Motta e ce lo ricorda, anche, laChiesa in questo tempo di Quaresima: «Convertitie credi al Vangelo», abbiamo ascoltatomentre ci imponevano la cenere all’inizio diquesto tempo di grazia. Tutti, infatti, abbiamobisogno di discernere gli idoli che si presentanonel nostro orizzonte e di lottare controdi essi per manifestare la signoria di Dio sullarealtà e sulla nostra vita; sempre dobbiamorompere con il peccato nelle sue più diversemanifestazioni, per fa sì che Dio sia l’unicoDio nella nostra vita. E quando il peccato entranella nostra vita, ricordiamoci che abbiamoun sacramento attraverso il quale otteniamo ilperdono da parte di Dio.Cari fratelli e sorelle, devoti della Madonnadei Miracoli, l’incontro di Giovanni Ciganacon la Madonna, ha cambiato la giornata diquel contadino. Un gesto abituale, quello dellapreghiera davanti al capitello con l’immaginedella Madonna, che diventa un evento di graziaper sé, per la sua famiglia, per la città, per ilterritorio, per secoli e secoli. Un uomo sempliceche si è lasciato incontrare dalla Madonna.Anche noi siamo venuti da vicino e da lontano,di “buon mattino”, per incontrarci con la Madonnae, attraverso di lei, con il Signore.Come Giovanni anche noi portiamo nelnostro cuore tante ansie: problemi personalie familiari, preoccupazione per il lavoro chenon c’è o che rischia di perdersi, la crisi economicache sta toccando profondamente anchel’esemplare e benestante Nord-Est dell’Italia.In questi momenti pregare può sembrare inutile,invece quello che ci insegna Giovanni Ciganaè che con la preghiera tutto è reso più facile,tutto diventa sopportabile, ogni domandatrova una risposta.Di “buon mattino” Giovanni Cigana eraabituato a sostare in preghiera. La VergineSanta sceglie quel momento per farsi presentee affidargli una missione. La preghiera, particolarmentela preghiera in famiglia, fa di ognigiorno un giorno speciale, ogni giorno comenuovo e straordinario. La preghiera ci rinnovanell’intimo, perché porta un tratto di cielosulla terra, proprio come è avvenuto in questoluogo 500 anni fa. Di “buon mattino”, GiovanniCigana riceve dalla Madonna il compito dicoinvolgere la gente del paese e convincerli aimpegnarsi per qualcosa di buono e grande attraversola penitenza e la preghiera. Ecco, anchenoi, venuti in questo luogo santo “di buonmattino”, siamo chiamati a coinvolgere glialtri nell’adempiere il volere della Madonna,che non è altro che il volere del Signore. Lei,infatti, ci ripete: «Fate quello che lui vi dirà».Avremo il coraggio di coinvolgere tutti in questoprogetto? Accetteremo di essere ambasciatoridel messaggio della Madonna?Non siamo soli: la Madonna ci accompagnae ci precede. A noi spetta di essere disponibili,dicendo come ha detto Lei: «Avvenga in mesecondo la tua parola».Fr. José Rodríguez Carballo, ofmMinistro generale12. Carta con ocasión de la Pascua <strong>2010</strong>¡SALVEMOS AL HOMBRE,SALVEMOS LA CREACIÓN¡Queridos hermanos:¡El Señor os dé la paz!Es Pascua, la fiesta de la vida. Es Pascua,el triunfo sobre la muerte y el pecado. Es Pascua,gozo indecible para todos aquellos quecreemos en Cristo Resucitado nuestra justicia,esperanza para quienes lloran ante la muerte,la desolación y la miseria. Es Pascua, invitacióna la solidaridad sin fronteras: solidaridadcon los hombres y mujeres nuestros hermanosy hermanas, solidaridad con nuestra hermanala madre tierra (cf. Cant 9).En ocasión de la fiesta de Pascua <strong>2010</strong> deseocompartir con vosotros, mis queridos hermanosy hermanas, algunas reflexiones sobredos temas estrechamente unidos: el tema de lapobreza y el tema de la integridad de la creación.Estos temas, tan familiares a la espiritualidadfranciscana, están en consonancia conlos objetivos primero y séptimo del desarrollodel Milenio, y con la invitación del SantoPadre, quien acaba de hacer un llamamiento a

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