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Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

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E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 85Alcune sfideGli aspetti della storia francescana in Cina,di cui siamo gli eredi e i discepoli, non li horichiamati per suscitare in noi sentimenti divana gloria o di vacuo compiacimento, ma perrinnovare in ciascuno l’impegno a costruirenoi stessi la nostra storia francescana nel presentee nel futuro.Già nel 1982 – quando la società cinesecominciava ad aprirsi all’Occidente – l’Ordinesi è interessato in maniera esplicita allanostra presenza francescana, nominando una“Commissione per la Cina”. Questa elaboravaalcune linee di condotta in favore dei frati cheerano nella Cina continentale, nel senso di unsostegno a vari livelli. Intanto continuava lapubblicazione di Sinica Franciscana, la qualecontribuiva a diffondere la memoria delle missionifrancescane in Cina.Nel 1989, la lettera del Ministro generale,fra John Vaughn, indirizzata a tutto l’Ordine,rinnovava la solidarietà della fraternità universalecon i confratelli che vivevano e operavanonella Cina continentale ed elevava la casadi Hong Kong sede della Procura e del ChinaDesk dell’Ordine. I Frati hanno avuto anchel’incoraggiamento personale dei successiviMinistri generali che hanno voluto incontrarlinei luoghi della loro vita quotidiana.La società cinese sta vivendo un periodostorico di transizione verso una collaborazionesempre più ampia con il mondo occidentale,specialmente a livello economico. I giovaninon hanno più gli ideali marxisti propagatial tempo di Mao e la corsa al benessere nonoffre altri ideali sostitutivi. Anche in Cina,la gioventù appare vuota di valori, e tra i piùsensibili appare la ricerca di una nuova spiritualitàche possa dare un senso alla loro vita.In questo senso, il cristianesimo, in quantoreligione straniera, appare a molta gente (adifferenza della considerazione delle autorità)come quella che può offrire qualcosa di nuovoe di più rispetto alle religioni o ideologie giàconosciute o sperimentate in Cina. E questospiega in parte la relativa crescita dei cristianinel continente, e la partecipazione anche deibuddisti alle celebrazioni più importanti dellaChiesa cattolica.In questo contesto, la sfida per la Chiesacinese e per noi Francescani è come essere diaiuto alla società in questo tempo di transizione.Un primo impegno dovrà essere quellodell’inculturazione. I padri sinodali dell’assembleaspeciale per l’Asia hanno voluto incoraggiareun nuovo processo d’inculturazioneampio e profondo, ed «hanno identificato alcunearee bisognose di particolare attenzione:la riflessione teologica, la liturgia, la formazionedei sacerdoti e dei religiosi, la catechesie la spiritualità». 18Per noi francescani, la prima forma di inculturazioneè la implantatio <strong>Ordinis</strong> in Cina.Formare veri Frati minori autoctoni vuol direincarnare il nostro carisma nella religiositàe cultura cinesi, e di conseguenza offrire allaChiesa un modello vissuto d’inculturazione.Una seconda sfida soprattutto per noi, chesiamo figli del Santo della riconciliazione edella pace, è quella di contribuire in manieraimportante alla comunione interna all’unicaChiesa che è in Cina. Noi dobbiamo essere iprimi a seguire fedelmente le indicazioni cheil Papa Benedetto XVI ha dato nella Letteraai Vescovi e fedeli cattolici cinesi (27 maggio2007) in favore della comunione disciplinaree sacramentale, in modo che tutto sia «vissutonella comunione e nella comprensione fraterna,evitando giudizi e condanne reciproche»(n. 7).Un altro impegno costante, che continua lalunga tradizione missionaria, sarà anche quellodelle opere sociali e della promozione umana.Oggi ancora l’evangelizzazione in Cina passaattraverso le attività sociali e caritative, dovela testimonianza silenziosa ma viva di tanti religiosisi fa messaggio eloquente dei valori delVangelo di Gesù Cristo.Infine, non possiamo dimenticare l’ampiaFamiglia francescana già presente nelle suevarie diramazioni religiose, apostoliche e secolari.Una recente indagine interna ha rivelatola presenza in Cina di varie Congregazionifrancescane femminili e di almeno 4.000membri dell’Ordine Francescano Secolare. Ilnostro impegno primario sarà quello di accompagnaree formare tanti fratelli e sorelle nellostesso carisma di Francesco d’Assisi, e – doveè possibile – lavorare insieme per la costruzionedel Regno di Dio e della dignità della personaumana.A modo di conclusioneDire vocazione francescana significa direimpegno per uscire da sé, volontà di «decentrarsida noi stessi […], essere meno autoreferenziali»19 . Dire vocazione francescana emettersi in cammino, per le strade del mondo,per annunciare il Vangelo, come fratelli e minori,e sempre con il cuore rivolto al Signo-

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