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Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

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14 AN. CXXIX – IANUARII-APRILIS <strong>2010</strong> – N. 1la crisi finanziaria e i gravi squilibri economiciimpoveriscono non poche persone, e creanocondizioni di miseria? Nella mia Enciclica Caritasin veritate ricordo: “L’economia ha bisognodell’etica per il suo corretto funzionamento,non di un’etica qualsiasi, bensì di un’eticaamica della persona” (n. 45).Antonio, alla scuola di Francesco, mettesempre Cristo al centro della vita e del pensiero,dell’azione e della predicazione. È questoun altro tratto tipico della teologia francescana:il cristocentrismo. Volentieri essa contempla,e invita a contemplare, i misteri dell’umanitàdel Signore, l’uomo Gesù, in modo particolare,il mistero della Natività, Dio che si èfatto Bambino, si è dato nelle nostre mani: unmistero che suscita sentimenti di amore e digratitudine verso la bontà divina.Da una parte la Natività, un punto centraledell’amore di Cristo per l’umanità, ma anchela visione del Crocifisso ispira ad Antoniopensieri di riconoscenza verso Dio e di stimaper la dignità della persona umana, così chetutti, credenti e non credenti, possano trovarenel Crocifisso e nella sua immagine un significatoche arricchisce la vita. Scrive sant’Antonio:“Cristo, che è la tua vita, sta appeso davantia te, perché tu guardi nella croce comein uno specchio. Lì potrai conoscere quantomortali furono le tue ferite, che nessuna medicinaavrebbe potuto sanare, se non quella delsangue del Figlio di Dio. Se guarderai bene,potrai renderti conto di quanto grandi siano latua dignità umana e il tuo valore... In nessunaltro luogo l’uomo può meglio rendersi contodi quanto egli valga, che guardandosi nellospecchio della croce” (Sermones Dominicaleset Festivi, III, pp. 213-214).Meditando queste parole possiamo capiremeglio l’importanza dell’immagine delCrocifisso per la nostra cultura, per il nostroumanesimo nato dalla fede cristiana. Proprioguardando il Crocifisso vediamo, come dicesant’Antonio, quanto grande è la dignità umanae il valore dell’uomo. In nessun altro puntosi può capire quanto valga l’uomo, proprioperché Dio ci rende così importanti, ci vedecosì importanti, da essere, per Lui, degni dellasua sofferenza; così tutta la dignità umana apparenello specchio del Crocifisso e lo sguardoverso di Lui è sempre fonte del riconoscimentodella dignità umana.Cari amici, possa Antonio di Padova, tantovenerato dai fedeli, intercedere per la Chiesaintera, e soprattutto per coloro che si dedicanoalla predicazione; preghiamo il Signoreaffinché ci aiuti ad imparare un poco di questaarte da sant’Antonio. I predicatori, traendoispirazione dal suo esempio, abbiano curadi unire solida e sana dottrina, pietà sincera efervorosa, incisività nella comunicazione. Inquest’anno sacerdotale, preghiamo perché isacerdoti e i diaconi svolgano con sollecitudinequesto ministero di annuncio e di attualizzazionedella Parola di Dio ai fedeli, soprattuttoattraverso le omelie liturgiche. Siano esse unapresentazione efficace dell’eterna bellezza diCristo, proprio come Antonio raccomandava:“Se predichi Gesù, egli scioglie i cuori duri; selo invochi, addolcisci le amare tentazioni; selo pensi, ti illumina il cuore; se lo leggi, egliti sazia la mente” (Sermones Dominicales etFestivi, III, p. 59).Benedetto XVI[L’Osservatore Romano, 11 febbraio <strong>2010</strong>, p. 8]6. Messaggio per la XLVII Giornata Mondialedi Preghiera per le Vocazioni <strong>2010</strong>25 aprile <strong>2010</strong> - IV Domenica di PasquaLA TESTIMONIANZASUSCITA VOCAZIONIVenerati Fratelli nell’Episcopatoe nel Sacerdozio,cari fratelli e sorelle!La 47 a Giornata Mondiale di Preghiera perle Vocazioni, che si celebrerà la IV domenicadi Pasqua – domenica del “Buon Pastore” – il25 aprile <strong>2010</strong>, mi offre l’opportunità di proporrealla vostra riflessione un tema che bensi intona con l’Anno Sacerdotale: La testimonianzasuscita vocazioni. La fecondità dellaproposta vocazionale, infatti, dipende primariamentedall’azione gratuita di Dio, ma, comeconferma l’esperienza pastorale, è favoritaanche dalla qualità e dalla ricchezza della testimonianzapersonale e comunitaria di quantihanno già risposto alla chiamata del Signorenel ministero sacerdotale e nella vita consacrata,poiché la loro testimonianza può suscitarein altri il desiderio di corrispondere, a loro volta,con generosità all’appello di Cristo. Questotema è dunque strettamente legato alla vita ealla missione dei sacerdoti e dei consacrati.

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