10.07.2015 Views

Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

176 AN. CXXIX – IANUARII-APRILIS <strong>2010</strong> – N. 1fede, e alla quale l’Ordine non può rinunciare,poiché in essa si gioca la fedeltà a una delle suecaratteristiche fondanti… unendo le caratteristichedella missione inter gentes e della missionead gentes, leggendo i segni dei luoghi, ea partire dalla nostra condizione di minori tra iminori della terra, a qualsiasi altro luogo dobbiamopreferire di abitare le frontiere, lasciandocisedurre dai chiostri dimenticati e inumani.Per questo il documento del capitolo 2009 ci invitaa decentrarci e ad essere meno autoreferenziali.S’impone che allarghiamo lo spazio dellenostre tende (cf. Is 54,2) dell’immobilismo edello stallo che minacciano di paralizzare il nostrodinamismo evangelizzatore».«Ripetiamo con un certo orgoglio, scrivefra Carballo, che Il mondo è il nostro chiostro.Tuttavia, se vogliamo che sia una piattaformavalida per restituire il dono del Vangelo dobbiamoamarlo, sentire simpatia ed entrare indialogo con esso, gettando uno sguardo positivosui contesti e sulle culture in cui siamoimmersi, scoprendovi le inedite opportunità digrazia che il Signore ci offre. La cultura secolarizzatanon deve essere vista solo come unaminaccia, ma anche come una nuova e affascinanteopportunità per annunciare il Vangelo,come una sfida teologica e pastorale. Il mondocosì non è solo un campo di battaglia, masoprattutto un luogo preparato per seminare ilbuon seme. Non possiamo evangelizzare ciòche non amiamo. Perché non assumere la secolarizzazionecome uno dei segni dei tempida leggere e interpretare alla luce del Vangelo?Il nostro è il tempo che Dio ci offre per annunciarela Buona Notizia. Il frate minore non puòrinunciare a proporre, con la vita e con la parola,la forza liberatrice del Vangelo. È possibileindividuare, tra le realtà negative e di crisi, isogni emergenti degli uomini e delle donneper aprire canali nella loro vita e anticipare ilRegno proclamato e vissuto da Gesù».Ma «essere missionario nel mondo significa,anche, dialogare con la cultura del frammento,rivedere il linguaggio che utilizziamo,andare fino alla periferia e aprirsi ai nuoviaeropaghi. Questo è il senso profondo del ridimensionamentodel quale parliamo tanto.Questo non consiste solo nel chiudere le presenzee le opere. A volte non c’è che da chiudereper aprirci a questi nuovi aeropaghi».Ma, osserva, «bisogna sempre tenere presenteche la Fraternità è la prima forma di evangelizzazione.Pertanto bisogna essere consapevoli«che nessun progetto di evangelizzazione èiniziativa o patrimonio personale di nessuno: èsempre la Fraternità che evangelizza». Di conseguenza,«si rende urgente la creazione di Fraternitàprofetiche, di Fraternità segno».Una sosta per discernereTutto ciò, come aveva esortato anche il capitolodel 2006, invita «a entrare in un processocostante di discernimento, rivedere seriamentela nostra missione e osare di sperimentarecammini inediti di presenza e testimonianza».Bisognerà chiedersi «dove siamo, verso doveandiamo, verso dove ci spinge lo Spirito e versodove vogliamo andare».La risposta a queste domande comporterànecessariamente un “ridimensionamento”:«processo doloroso, certamente - sottolineafra Carballo - ma che può essere vissuto comeun momento di grazia pasquale per tentaredi ridarci un significato in una maniera profetica».Richiede «un conversione profonda alVangelo e alla forma di vita che abbiamo abbracciatocon la professione: Solo così potremoinventare strutture adeguate alle situazioniattuali, che da una fedeltà dinamica alle originici permettano di essere provocatori, di porreinterrogativi agli uomini e alle donne di oggi,e fare una proposta vocazionale convincente».Certamente, «molte strutture dovranno morire,però ciò che non possiamo permettere èche muoia il carisma, anzi di più, dobbiamorivitalizzarlo. Questa è la nostra responsabilitànel momento attuale, ad esso tende precisamenteil ridimensionamento».Fra Carballo, prima di passare a presentarele varie fasi del “Progetto”, l’itinerario dacompiere e le indicazioni metodologiche datenere presenti conclude: «Chiamati a ravvivarein noi l’impulso delle origini, lasciamociimpregnare dal Vangelo e saremo trasformatiin uomini nuovi, liberi, evangelici, autenticiservi della Parola nell’impegno dell’evangelizzazione.In continuità con l’esperienza diFrancesco anche oggi noi accogliamo e conserviamonel cuore il Vangelo, perché sia semprelampada per i nostri passi, luce sul nostrocammino (cf. Sal 118, 105), in modo tale chele nostre opzioni concrete rispondano alle esigenzedel Vangelo che abbiamo promesso diosservare fedelmente».Antonio Dall’Osto[Testimoni, n. 6 (<strong>2010</strong>) pp. 10-12]

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!