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Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

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EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 51Ricorda1. L’autorità è prima di tutto autorità spirituale,posta al servizio di un progetto evangelicodi vita che i fratelli devono coltivare e al qualedevono lavorare, in primo luogo i ministri.2. L’autorità in chiave evangelica e francescanasi esercita attraverso l’obbedienza ed ilservizio: obbedienza al Vangelo, servizio aifratelli e al carisma.3. L’autorità in chiave evangelica e francescanacrea comunione e corresponsabilità.Per questo il Ministro non può agire da solo.Anche se tocca a lui, in molti casi, la decisioneultima, deve sempre essere disposto ad ascoltaree collaborare, principalmente con il suoDefinitorio. Solo con questi atteggiamenti puògestire adeguatamente il cambiamento; cambiamentoche comporta non solo passare da unpunto ad un altro, ma anche stabilire processi,e soprattutto, avere un’idea del futuro.4. L’autorità non può mai essere esercitataper un meschino desiderio di guadagni, ma colcuore (cf.1Pt 5,14). Questo comporta disinteresse,prontezza, serenità, gratuità. Le deformazioniprodotte dall’ambizione, la vanità e losfruttamento dell’altro, sono sempre una fortetentazione.5. Siete Ministri 24 ore al giorno. L’animazionespirituale richiede “una presenza costante,capace di animare e proporre, di ricordarela ragione d’essere della vita consacrata, diaiutare le persone che devono rispondere confedeltà sempre rinnovata alla chiamata delloSpirito” (Benedetto XVI, 22/V/2006).6. Esercitare l’autorità in chiave evangelicae francescana non è facile. Lo scoraggiamentoed il disincanto di fronte a resistenze osituazioni che possano sembrare irrisolvibilipossono far si che si presenti la tentazione dilasciar perdere e lasciare che se la sbrighi ilsuccessore. Di fronte a questa o a tentazioni similidobbiamo ricordare che essere “Ministro”non è un privilegio, ma un servizio. Allo stessotempo dobbiamo pregare insistentemente:“non lasciarci cadere in tentazione” (Mt 6,13).Fratelli, ascoltiamo quello che il Signore,con le parole di Paolo, dice a tutti e a ciascunodi noi:“Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione,perseveranti nella preghiera, sollecitiper le necessità dei fratelli”(Rm 12,12-13)Fr. José Rodríguez Carballo, ofmMinistro generale8. Linee guida di animazione per il sessennio<strong>2010</strong>-2015RIPARTIREDAL VANGELOPRESENTAZIONECari fratelli e sorelle,il Signore vi dia pace!Terminate le celebrazioni della grazia delleorigini, noi fratelli e sorelle siamo chiamati adare continuità a quanto abbiamo celebrato inquesti anni di grazia, che ci hanno portato allacelebrazione dell’VIII centenario della fondazionedell’Ordine dei Frati Minori.Fin dai suoi primi incontri il Definitorio generale,eletto nel Capitolo di Pentecoste 2009,ha pensato di offrire alcuni orientamenti generaliper l’animazione della vita dei Frati neiprossimi sei anni, in continuità con il progettoLa grazia delle origini, e tenendo semprepresente le Priorità. Frutto della riflessionecompiuta è il documento che oggi vi presento:Ripartire dal Vangelo. Linee guida di animazioneper il sessennio <strong>2010</strong>-2015.Il Progetto contempla tre momenti o tappe:vivere il dono del Vangelo (anni <strong>2010</strong>-2011),restituire il dono del Vangelo (anni 2012-2013) e rifondare le nostre presenze (2014-2015). Ogni momento ruota attorno ai seguentinuclei principali: il Vangelo come punto dipartenza, la nostra missione evangelizzatrice,in dialogo con il mondo, rifondare e rinnovarele nostre strutture.Il Vangelo come punto di partenzaIl punto di partenza e il centro del suddettoprogetto di animazione sono il Vangelo, dacui il titolo: Ripartire dal Vangelo. Da più ditrent’anni, e cioè dal Vaticano II, la nostra vitae missione sono stati oggetto di analisi finoalla sazietà. Senza dubbio dobbiamo continuarea fare queste analisi, se non vogliamoperdere il treno della storia. I tempi delicati efaticosi che stiamo attraversando (cf. VC 13),i cambiamenti continui e rapidi ai quali siamosottomessi, ci obbligano a questo. Però nonpossiamo fermarci alle analisi delle cause checi hanno portato alla situazione attuale, né aglistudi scientifici di un passato irrimediabilmenteandato. Non basta nemmeno determinareuna serie di strategie orientate a configurare un

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