10.07.2015 Views

Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

Acta Ordinis 2010 N.1 - OFM

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

16 AN. CXXIX – IANUARII-APRILIS <strong>2010</strong> – N. 1sempre con la testimonianza di un sacerdote chevive con gioia il dono di se stesso ai fratelli peril Regno dei Cieli. Questo perché la vicinanza ela parola di un prete sono capaci di far sorgereinterrogativi e di condurre a decisioni anche definitive(cfr Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinod.Pastores dabo vobis, 39).Infine, un terzo aspetto che non può non caratterizzareil sacerdote e la persona consacrataè il vivere la comunione. Gesù ha indicato comesegno distintivo di chi vuol essere suo discepolola profonda comunione nell’amore: “Daquesto tutti sapranno che siete miei discepoli:se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35).In modo particolare, il sacerdote dev’essere uomodi comunione, aperto a tutti, capace di farcamminare unito l’intero gregge che la bontàdel Signore gli ha affidato, aiutando a superaredivisioni, a ricucire strappi, ad appianare contrastie incomprensioni, a perdonare le offese.Nel luglio 2005, incontrando il Clero di Aosta,ebbi a dire che se i giovani vedono sacerdotiisolati e tristi, non si sentono certo incoraggiatia seguirne l’esempio. Essi restano dubbiosi sesono condotti a considerare che questo è il futurodi un prete. È importante invece realizzarela comunione di vita, che mostri loro la bellezzadell’essere sacerdote. Allora, il giovane dirà:“questo può essere un futuro anche per me,così si può vivere” (Insegnamenti I, [2005],354). Il Concilio Vaticano II, riferendosi allatestimonianza che suscita vocazioni, sottolineal’esempio di carità e di fraterna collaborazioneche devono offrire i sacerdoti (cfr Decreto Optatamtotius, 2).Mi piace ricordare quanto scrisse il miovenerato Predecessore Giovanni Paolo II: “Lavita stessa dei presbiteri, la loro dedizione incondizionataal gregge di Dio, la loro testimonianzadi amorevole servizio al Signore e allasua Chiesa – una testimonianza segnata dallascelta della croce accolta nella speranza e nellagioia pasquale –, la loro concordia fraterna e illoro zelo per l’evangelizzazione del mondo sonoil primo e il più persuasivo fattore di feconditàvocazionale” (Pastores dabo vobis, 41).Si potrebbe dire che le vocazioni sacerdotalinascono dal contatto con i sacerdoti, quasi comeun prezioso patrimonio comunicato con laparola, con l’esempio e con l’intera esistenza.Questo vale anche per la vita consacrata.L’esistenza stessa dei religiosi e delle religioseparla dell’amore di Cristo, quando essi lo seguonoin piena fedeltà al Vangelo e con gioiane assumono i criteri di giudizio e di comportamento.Diventano “segno di contraddizione”per il mondo, la cui logica spesso è ispirata dalmaterialismo, dall’egoismo e dall’individualismo.La loro fedeltà e la forza della loro testimonianza,poiché si lasciano conquistare daDio rinunciando a se stessi, continuano a suscitarenell’animo di molti giovani il desideriodi seguire, a loro volta, Cristo per sempre, inmodo generoso e totale. Imitare Cristo casto,povero e obbediente, e identificarsi con Lui:ecco l’ideale della vita consacrata, testimonianzadel primato assoluto di Dio nella vita enella storia degli uomini.Ogni presbitero, ogni consacrato e ogniconsacrata, fedeli alla loro vocazione, trasmettonola gioia di servire Cristo, e invitanotutti i cristiani a rispondere all’universale chiamataalla santità. Pertanto, per promuovere levocazioni specifiche al ministero sacerdotaleed alla vita consacrata, per rendere più forte eincisivo l’annuncio vocazionale, è indispensabilel’esempio di quanti hanno già detto il proprio“si” a Dio e al progetto di vita che Egli hasu ciascuno. La testimonianza personale, fattadi scelte esistenziali e concrete, incoraggerà igiovani a prendere decisioni impegnative, aloro volta, che investono il proprio futuro. Peraiutarli è necessaria quell’arte dell’incontro edel dialogo capace di illuminarli e accompagnarli,attraverso soprattutto quell’esemplaritàdell’esistenza vissuta come vocazione. Così hafatto il Santo Curato d’Ars, il quale, semprea contatto con i suoi parrocchiani, “insegnavasoprattutto con la testimonianza di vita. Dalsuo esempio, i fedeli imparavano a pregare”(Lettera per l’Indizione dell’Anno Sacerdotale,16 giugno 2009).Possa ancora una volta questa GiornataMondiale offrire una preziosa occasione amolti giovani per riflettere sulla propria vocazione,aderendovi con semplicità, fiducia epiena disponibilità. La Vergine Maria, Madredella Chiesa, custodisca ogni più piccolo germedi vocazione nel cuore di coloro che il Signorechiama a seguirlo più da vicino; facciasì che diventi albero rigoglioso, carico di fruttiper il bene della Chiesa e dell’intera umanità.Per questo prego, mentre imparto a tutti la BenedizioneApostolica.Dal Vaticano, 13 novembre 2009Benedetto XVI[L’Osservatore Romano, 17 febbraio <strong>2010</strong>]

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!