Le relazioni tra committenza e imprese nel settoredell’ortopedia e la riabilitazione in Regione <strong>Veneto</strong>Costo intervento (Euro)Costo non intervento (Euro)Anno 3Anno 4Anno 5InvestimentoEsercizio 48,81ServiziAssistenza 612,00 816,00InvestimentoEsercizio 48,81ServiziAssistenza 612,00 816,00InvestimentoEsercizio 48,81ServiziAssistenza 612,00 816,00Totale 4.001,27 4.080,00Vita residua 174,31In questo caso, i costi di assistenza non cambiano radicalmente, in quanto sono sempre necessarie due personeaddestrate (assistenza di tipo B) per il trasferimento dal letto alla vasca da bagno 77 .Si riassume di seguito il risparmio totale adottando entrambi gli ausili.Costo interventi (Euro)Intervento 1 - 16.208,97Intervento 2 - 253,04Totale - 16.462,01Risparmio totale 16.462,01Tabella 35. Il costo sociale derivante dal mancato utilizzo di un ausilio a supporto della cura dell’igiene personale 78Si rende pertanto necessario riconoscere e stimarel’impatto della “mancata o scarsa qualità”, al fine dievidenziare come il raggiungimento di risparmi per ilsistema sanitario nel breve periodo (sia per il mancatoaggiornamento delle tariffe, che per l’attivazionedi procedure di gara aggiudicate al minor prezzo) sitraduca in maggiori costi nel medio-lungo periodo,andando a minare l’equilibrio e la sostenibilità delsistema sanitario stesso.Le riflessioni sul costo sociale ed economico della“non qualità” dei prodotti forniti dall’assistenzaprotesica è particolarmente rilevante se sitengono in considerazione le caratteristichedelle patologie che ne richiedono l’intervento,frequentemente caratterizzate da situazioni didisabilità (semi)permanente e correlate a trenddi invecchiamento della popolazione (confrontacapitolo 2).77Il risparmio è tuttavia dato dal tempo che un assistente ricava nel tempo in cui il secondo assiste il paziente nella vasca e che può esserepertanto impiegato per svolgere altri compiti in casa.78Dati rielaborati da una ricerca condotta nell’ambito del Corso di Perfezionamento Tecnologie per l’autonomia e l’integrazione delle personedisabili, Fondazione Don Carlo Gnocchi. Università Cattolica del Sacro Cuore.104
Dinamica di domanda e offertadi dispositivi medici nel <strong>Veneto</strong>I dati necessari ad una esatta stima dei costi connessialla mancata qualità dei presidi utilizzati per la curadell’invalidità protesica sono in realtà difficili daindividuare in maniera univoca, in quanto il soggettotende nella maggior parte dei casi a soffrire alcontempo anche di altre forme di co-morbidità, qualiincontinenza, diabete, ecc., che contribuiscono acomplicare il suo quadro di disabilità.Sebbene sia complesso quantificarli con precisione eal momento non siano stati prodotti studi scientificifinalizzati a misurarne l’impatto, è tuttavia possibileidentificare le principali voci di analisi che dovrebberoessere considerate nel definire un adeguatoprotocollo di ricerca.Nel prosieguo si suggeriscono pertanto alcunecategorie di costi e le rispettive modalità dimisurazione.Le categorie di costoIn economia sanitaria (Tarricone 2006), i costi daconsiderare per la stima del costo sociale 79 di unamalattia fanno riferimento al valore delle conseguenzedovute all’uso di un particolare bene o servizio, doveper valore si intende la migliore alternativa di impiegodelle risorse disponibili. Impiegando tali principi, sipuò evidenziare come il costo sociale dovuto allariduzione dell’autonomia funzionale e all’insorgere dicomplicazioni nello stato di disabilità del paziente perun non adeguato livello di qualità degli ausili impiegatisi componga di tre elementi.1. costi diretti;2. costi indiretti;3. costi intangibili.La prima categoria fa riferimento ai costi diretti,ovvero ai costi che si esplicitano in uno scambiomonetario tra medici, terzi paganti e pazienti.Tali costi possono essere sanitari o non sanitari.Tra i costi sanitari si possono annoverare i costi perle medicazioni, le visite ambulatoriali o gli interventichirurgici sostenuti dal paziente e resisi necessaridall’insorgere di complicanze patologiche permancata qualità dei dispositivi in uso dal paziente. Sipensi all’insorgere di piaghe da decubito per mancatorispetto degli standard di qualità delle carrozzine.Le piaghe da decubito, infatti, non sono generateesclusivamente da fattori biologici generali (qualianemie, diabete, malattie metaboliche, neoplasie,ecc.) o locali (quali incontinenza ovvero eccessivasudorazione), ma anche da fattori meccanicilocali, quali sfregamento, compressione, frizioneo trazione. Essenziale per la loro prevenzione è,tra le altre, il mantenimento costante dell’igienecutanea: la prolungata immobilità su carrozzelleche non assicurano standard di qualità in terminidi traspirazione ed ergonomicità può pertantoaumentare il rischio dell’insorgere di tali complicanze,le quali richiedono poi, nei casi più gravi, interventi diricovero ospedaliero, con aggravio molto più rilevanteper il SSN.I costi non sanitari includono invece, ad esempio,i costi di viaggio, inclusi il trasporto, vitto e, inalcuni casi, anche alloggio, per le visite mediche oper i ricoveri di cui sopra. Vi rientrano anche i costiconnessi all’adeguamento dei locali domestici:si pensi ad esempio agli interventi necessariper l’eliminazione delle barriere architettoniche(rampe, scale, gradini, ecc.) e la predisposizione79Il costo sociale di una malattia è calcolato come sommatoria di tutti i costi associati alla condizione che non sarebbe insorta se la malattianon si fosse manifestata. E’ bene sottolineare che gli studi di costo sociale delle malattie differiscono dalle valutazioni economiche (quali costobenefici,costo-efficacia, costo-utilità, ecc.), in quanto le seconde hanno ad oggetto la stima dei costi degli interventi e non delle malattie e delleconseguenze sociali connesse alla loro mancata cura.105