Le relazioni tra committenza e imprese nel settoredell’ortopedia e la riabilitazione in Regione <strong>Veneto</strong>Rispetto alla proprietà degli ausili, i dispositiviprotesici di cui all’Elenco l “sono ceduti inproprietà all’assistito, il quale, dopo aver ottenutol’autorizzazione da parte del Distretto, esercitandoil diritto di libera scelta, può rivolgersi presso unaqualunque delle imprese di produzione/distribuzioneaccreditate con il sistema sanitario regionale”.In relazione agli ausili dell’Elenco 2, vi è la possibilitàper l’Azienda ULSS di prevedere, oltre alla concessionedella proprietà all’assistito, la cessione in comodatodei dispositivi per i quali sia possibile il riutilizzo,con l’obbligo della stessa di garantire la perfettafunzionalità e sicurezza dei dispositivi e di fornireall’assistito le istruzioni previste dalla normativavigente.Economato 45 e dai Servizi Tecnici delle AziendeULSS; esse possono assumere modelli gestionalidifferenti, come verrà evidenziato nell’analisi dei casi;in particolare, le soluzioni gestionali adottabili dalleAziende sono: (i) la gestione “in house”, con propriomagazzino e personale qualificato dedicato; (ii) lastipula di contratti ad hoc per l’esternalizzazionetotale o parziale di tali servizi.5.1.2. Il campione di analisiRichiamato il contesto generale in cui articolal’erogazione del servizio di assistenza protesica,l’obiettivo è ora quello di esaminare in che modo leAziende ULSS effettivamente organizzino le diverseattività del processo, in relazione in particolare:Lo stesso vale per gli apparecchi acquistatidirettamente e da assegnarsi in uso agli invalidi(Elenco 3).Per quanto riguarda gli ausili di proprietà, le AziendeSanitarie sono quindi tenute ad assicurare unaserie di servizi correlati all’erogazione del presidio(manutenzione, informazione/formazione utente,gestione della logistica e del magazzino degli stessi,eventuale rimessaggio/sanificazione qualora dopoil loro utilizzo siano ancora destinabili ad un nuovoutilizzo, ecc.), che si aggiungono alla garanzia di“perfetta funzionalità” (che varia dai 6 ai 12 mesi aseconda dell’ausilio, cfr 3.1.3) per il periodo successivoalla consegna cui i fornitori di dispositivi sono tenutiper legge.• Ai meccanismi di determinazione del prezzo (ecorrelato contributo pubblico) per l’acquisto degliausili dell’Elenco 2 e 3;• All’eventuale attivazione di procedure ad evidenzapubblica per l’approvvigionamento di tali ausili(qualora i beni siano concessi in comodato alpaziente);• Alle modalità di gestione dei servizi accessoricorrelati al processo di erogazione degli ausili.Si ritiene, infatti, che l’analisi di questi elementi, per iquali vi è un margine discrezionale a livello aziendalee quindi una eterogeneità possibile di approcci,costituisca un presupposto per evidenziare elementicritici ed opportunità nelle relazioni con le impresedel settore.Le attività tecnico-amministrative relative agliapprovvigionamenti e alla gestione dei servizicorrelati agli ausili di proprietà della ASL sonoassicurate, in supporto ai Distretti, dal Provveditorato/L’analisi ha interessato 5 Aziende ULSS della Regione<strong>Veneto</strong>, che, nel prosieguo dell’analisi, sarannoidentificate con le seguenti denominazioni: ULSS A,ULSS B, ULSS C, ULSS D e ULSS E 46 .45La denominazione dell’Unità Organizzativa può variare a seconda delle scelte aziendali.46L’analisi è stata compiuta su documentazione non interamente pubblica, ma anche attraverso la consultazione di materiale riservato aziendale. Perquesto motivo alcune ULSS hanno acconsentito a mettere a disposizione tale materiale solo in caso di pubblicazione “anonima” dei relativi dati.64
Dinamica di domanda e offertadi dispositivi medici nel <strong>Veneto</strong>I criteri di selezione hanno riguardato essenzialmentela rappresentatività delle Aziende rispetto allecaratteristiche geografiche del distretto venetodell’ortopedia e della riabilitazione (ovvero leprovince di Padova, Verona, Vicenza, Venezia).Rispetto alla spesa per assistenza protesica registrataa livello regionale, le aziende del campione nerappresentano il 30%.Rispetto alla popolazione residente nel territorioregionale, la rappresentatività è del 25%.Incrociando i dati relativi alla spesa “Acquisti servizisanitari per assistenza integrativa e protesica daprivato” di ciascuna ULSS con i dati relativi allapopolazione residente sul territorio di competenza,è stato calcolato un indicatore relativo alla spesa perassistenza protesica procapite (cfr Tabella 29).Si nota come, ad eccezione della ULSS C, le altrepresentino un valore medio di circa 12,6 Euro.ULSSCOSTO assistenzaprotesica pro capiteULSS A 12,53 €ULSS B 12,83 €ULSS C 16,00 €ULSS D 12,08 €ULSS E 13,18 €Tabella 29. Le Aziende ULSS del campione esaminatoPer la disamina delle modalità di gestione delprocesso di erogazione di protesi e ausili da parte diaziende sanitarie pubbliche, per ciascuna Aziendasono stati intervistati i seguenti attori:• Il coordinatore dell’attività distrettuale a livelloaziendale;• Il responsabile di distretto; in questo caso sonostati selezionati i distretti collocati nelle zone delcentro delle città cui si riferisce il bacino di utenzadella ULSS;• Il responsabile dell’ufficio protesi e ausili didistretto;• Il responsabile dell’ufficio acquisti/provveditoratodella ULSS, per la fase di approvvigionamento.5.1.3. Il processo di erogazione dell’assistenzaprotesica nelle Aziende ULSS del campioneLe interviste effettuate con i soggetti interessatinella gestione dell’assistenza protesica inducono acompiere una preliminare distinzione in funzionedella tipologia di ausilio ed Elenco di afferenza.Ausili Elenco 1Per gli ausili “su misura” di cui all’Elenco 1, per i qualisono già state fissate le tariffe di riferimento nel DM332/99 e la Regione <strong>Veneto</strong> ha conseguentementedefinito alcune specificità in merito ai sistemi tariffati,le ULSS si limitano a verificare attraverso i rispettiviuffici distrettuali competenti se per un determinatopaziente esistano le condizioni per porre in attouna fornitura a totale o parziale carico del ServizioSanitario Nazionale.La prassi riscontrata nelle ULSS intervistate prevede,infatti, che il paziente, una volta ottenuta unaprescrizione da un medico specialista, si rechi pressouna delle imprese di distribuzione dell’ausilio iscritteagli elenchi regionali al fine di ottenere un preventivoper realizzazione, personalizzazione, acquisizionedell’ausilio, coerentemente con l’esercizio del“principio di libera scelta”.65