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CERGAS.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

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Dinamica di domanda e offertadi dispositivi medici nel <strong>Veneto</strong>Quest’ultimo aspetto riveste una particolareimportanza, soprattutto in riferimento al mercatoeuropeo. Il principio del mutuo riconoscimentovigente in Europa non vieta che i singoli Paesidell’Unione possano introdurre a livello nazionalemeccanismi ulteriori di regolazione e certificazionedei prodotti commercializzati all’interno del proprioterritorio. Mentre in Italia ad oggi la produzione evendita è subordinata esclusivamente al possessodi marcatura CE, altri paesi europei, quali Francia eGermania, richiedono a tutti i fornitori l’ottenimentodi specifiche certificazioni emesse da enti certificatorinazionali (quali il TÜV in Germania e CERAH inFrancia) a seguito di test di validazione del prodotto.Per quanto concerne le carrozzine, ad esempio, sirichiedono test specifici sulla resistenza dei telai,ovvero sulla stesura e messa a disposizione di lineeguida a corredo sull’assetto dell’ausilio (ad es. il gradodi pendenza necessario per affrontare una rampa,le specifiche tecniche dei freni ecc.). L’ottenimentodella certificazione è condizione essenziale per larimborsabilità del prodotto stesso da parte dellesingole mutue. Alcune aziende intervistate hannopertanto optato obtorto collo per la certificazione daparte di tali enti (primariamente TÜV). Il profilo delladisparità dei criteri di ammissibilità dei prodotti alivello europeo rappresenta un fattore chiave perlo sviluppo del settore, e verrà dunque ripreso nelprosieguo dell’analisi.All’interno del mercato nazionale la produzione èdiretta alla vendita diretta alle ASL (con i meccanismisopra descritti) ovvero alle ortopedie (quandonon di proprietà). Ad oggi il rimborso di tali ausiliè prevalentemente garantito dal SSN (cfr capitolo3.1.4); il mercato out of pocket non ha particolarerilevanza, se si fa eccezione per i casi di applicazionedel principio della riconducibilità ex art.1 c. e) DM332/99.Attività di DistribuzioneTre aziende delle quattro aziende intervistateaffiancano alla produzione l’attività di distribuzione.Tale attività viene svolta attraverso una rete di punti dicommercializzazione (ortopedie sanitarie) distribuiticapillarmente sul territorio, insistenti nella stessaprovincia ovvero in altre province della Regione.L’attività di distribuzione delle ortopedie sanitarieinclude sia le linee di produzione interna (su misurae di serie), sia componenti importati applicabili a taleproduzione (quali leve per sistemi di verticalizzazione,cuscini per la prevenzione piaghe da decubitoecc.), sia, infine, altre tipologie di prodotti sanitari(quali calzature, corsetteria e altri articoli medicali)direttamente venduti al privato.5.2.2. Criticità riscontrate nell’attuale impiantonormativo e nel rapporto con la committenzapubblicaDalle interviste effettuate è possibile classificare lecriticità attualmente riscontrate dagli operatori sullabase di alcune dimensioni di analisi.Tali dimensioni fanno riferimento a:a) Impianto regolatorio attuale;b) Processo di acquisto tramite gara;c) Rapporti con la committenza;d) Rapporti con gli utenti finali.Si analizza nel prosieguo il dettaglio di ciascunadimensione.A) Impianto regolatorio attualeUna prima considerazione concerne le condizioniper la vendita e il rimborso degli ausili, ovvero irequisiti richiesti per la fornitura del prodotto. Icriteri attualmente in vigore nel contesto nazionale91

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