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CERGAS.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

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Dinamica di domanda e offertadi dispositivi medici nel <strong>Veneto</strong>Tale aspetto è particolarmente critico in quanto,spesso, alla significativa estensione del contratto nonsi affianca un meccanismo di revisione delle tariffe.Solo in un caso (quello della ULSS B) è prevista unarevisione dei prezzi dall’inizio del terzo anno (ovveroalla scadenza del 24° mese), con un’istruttoria con idirigenti responsabili dell’acquisizione di beni e servizi(o, in mancanza di un accordo, con aggiornamentoall’ISTAT).Nel caso dell’ULSS B appare evidente laconsapevolezza da parte pubblica della ricadutadi tale problematica sull’innovazione dei prodottiofferti; la soluzione viene però “scaricata” sull’impresa,in quanto si prevede che l’aggiudicataria, nel caso diimmissione nel mercato di prodotti tecnologicamenteaggiornati e migliorativi rispetto a quello offertoin sede di gara, abbia la facoltà di offrirli senzamaggiorazione di prezzo e previa autorizzazione daparte della ULSS.Protesi ed ausili oggetto delle gareAd eccezione delle gare effettuate dall’ULSS A, chehanno previsto la possibilità per le imprese fornitricidi presentare offerte anche limitatamente ad alcuniausili (con la conseguente possibilità di assegnarela fornitura a più imprese), le altre aziende sanitariehanno richiesto una offerta complessiva per tutti ibeni/servizi oggetto della gara.L’ULSS B, ad esempio, ha previsto la fornitura diausili della stessa ditta indicata in sede di gara pertutta la durata della fornitura; in sede di gara sonostate escluse le ditte che hanno registrato una nonidoneità per più di due ausili; in caso di un soloausilio inidoneo, è previsto in caso di aggiudicazioneil mancato approvvigionamento per quella fornitura,con l’individuazione di un altro fornitore; in sede digara, per la determinazione del prezzo complessivo,si è applicato a quell’ausilio il prezzo più alto offertodalle altre partecipanti.Rispetto alle tipologie di ausili, si evidenzia latendenza delle ULSS ad inserire in una stessa garauna gamma molto estesa di ausili dell’Elenco 2 e 3(sempre ad eccezione della ULSS A che ha optato perl’effettuazione di due gare per separare determinatetipologie di ausili), inclusi gli aggiuntivi più comuni.L’ULSS D, che inizialmente aveva inserito in gara gliausili nella loro forma standard, ha dovuto integraredopo alcuni mesi il contratto includendo i servizi/prodotti accessori volti a personalizzare e migliorarele prestazioni dell’ausilio, con un adeguamentoeconomico che è stato negoziato con trattativa privata(con una limitazione quindi della concorrenza).Si sottolinea come tali considerazioni incidonosull’effettiva capacità di queste procedure di gara digarantire il principio di libera scelta dell’utente, inquanto limitano, di fatto, la possibilità di fornire, peruno stesso codice di dispositivo, diverse marche emodelli di prodotto, idonei a soddisfare le specificheesigenze dell’assistito.La situazione che si viene a determinare (perperiodi tra l’altro anche molto lunghi), coincidecon una limitazione della varietà dei prodotti trai quali l’utilizzatore potrà scegliere quello megliorispondente alle sue esigenze.Ciò non è coerente nemmeno con il dettatonormativo regionale, che prevede per le gare adevidenza pubblica la garanzia di una “disponibilità diuna gamma di modelli idonei a soddisfare specificheesigenze degli assistiti”.Criteri di aggiudicazioneLa regione <strong>Veneto</strong> ha previsto, per lo svolgimento digare relative agli ausili dell’Elenco 2 e 3 di adottarecome criterio di valutazione delle offerte quello85

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