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CERGAS.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

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Dinamica di domanda e offertadi dispositivi medici nel <strong>Veneto</strong>degli elenchi delle tipologie di ausili e costituitoun ufficio per l’aggiornamento automaticodel repertorio (questi due ultimi organismipotrebbero coincidere) In tal modo si potrebbeassicurare il mantenimento nel tempo di una realeappropriatezza di prodotti e delle prestazioni;• Definizione in una sezione separata degli ausili diserie che, pur non essendo fabbricati su misura,hanno necessità di seguire un percorso diindividuazione, adattamento e personalizzazioneper il quale sono indispensabili particolaricompetenze e professionalità tecnico/sanitarie. Inrelazione a tali ausili, le Aziende ULSS dovrebberoinoltre inserire in eventuali bandi di gara criteridi valutazione delle qualità dei servizi accessorigarantiti dalla ditta aggiudicataria, al fine diassicurarne l’appropriatezza dell’erogazione.Altri interventi indiretti a sostegno dell’innovazione:tempi di pagamento e tariffeNei capitoli 1 e 5.2.2 si è evidenziato come unacriticità del sistema biomedicale in generale e diquello ortopedico e riabilitativo in particolare siacorrelata alla dinamica temporale dei flussi finanziarie alla loro dipendenza ai tempi di pagamento dellestrutture sanitarie pubbliche (che costituisconouna quota prevalente del fatturato delle impresedel settore). Tali tensioni possono generare unariduzione della capacità finanziaria delle imprese, conricadute sulle azioni di innovazione dei prodotti e deiservizi correlati. A fronte di questo scenario, sarebbeopportuno prevedere:• A livello regionale delle azioni finalizzate agarantire il rispetto dei tempi massimi di pagamentoda parte delle strutture pubbliche; si tratta diun problema particolarmente significativo perimprese di piccole dimensioni con una quotaprevalente del fatturato verso il settore pubblico,in grado di incidere sui processi di crescita einnovazione delle stesse;• Adeguamento delle tariffe, con meccanismi chetengano in considerazione il costo della fornituracome sommatoria di una serie di componentiche, al di là del costo di produzione, includono(i) il costo del servizio e/o degli atti professionalinecessari per rendere il prodotto fruibile ad unsingolo paziente e (ii) il costo della distribuzione.6.1.2. Rafforzamento del principio di libera sceltaIl rafforzamento del principio della libera scelta passaattraverso alcuni interventi che possono essere cosìsintetizzati:• Interventi finalizzati a promuovere la culturadella disabilità e l’educazione alla autonomiafunzionale, coerentemente con la Convenzionedelle Nazioni Unite sulla persone con disabilità,firmato dall’Italia nel 2007; a tale proposito sisottolinea a livello regionale l’attuazione diCentri Ausili (tra l’altro già formalmente approvatidalla regione <strong>Veneto</strong> e mai resi operativi), ancheattraverso convenzioni e tavoli di lavoro conesperienze già attivate sul territorio nazionalee riconosciute come best practice, con uncoinvolgimento attivo anche di rappresentanti diAssociazioni di categoria e dei pazienti;• Garantire una presenza sul territorio di figureprofessionali qualificate per la guida deipazienti alla scelta dell’ausilio più coerente conil fabbisogno assistenziale e riabilitativo e allapredisposizione di eventuali personalizzazionidello stesso;• Previsione della possibilità per il paziente diavere a disposizione, per uno stesso codicedi dispositivo, diverse marche e modelli diprodotto idonei a soddisfare le specificheesigenze dell’assistito. Tale esigenza può esseregarantita ad esempio, con la stipula di “accordiquadro per le forniture” con le imprese del settore,109

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