Le relazioni tra committenza e imprese nel settoredell’ortopedia e la riabilitazione in Regione <strong>Veneto</strong>degli ambienti alle esigenze del soggetto disabile,tramite ad esempio l’attrezzamento di montascale,di sollevatori e altri ausili per la cura e adattamentodella casa. A differenza dei precedenti, tali costigravano principalmente sui singoli, ad eccezionedell’eventuale rimborso previsto dal Nomenclatore oda contributi regionali.Tra i costi non sanitari rientra anche la spesa socialeaggiuntiva che deve essere sostenuta per talecategoria specifica di disabili da parte dei Comuninelle diverse macroaree di intervento: assistenzadomiciliare e socio-assistenziale, assistenzadomiciliare integrata, voucher e centri diurni.La seconda categoria fa riferimento ai costi indiretti,ovvero ai costi che riflettono il valore economico delleconseguenze per le quali non c’è una contropartitadi trasferimento monetario. Essi includonogeneralmente i costi correlati alla produttività inambienti lavorativi e domestici.I costi connessi all’occupazione lavorativa includonosia il fenomeno denominato di “assenteismo” 80 .(mancata produttività di coloro che sono costrettiad astenersi dal lavoro), sia il fenomeno denominatodi “parassenteismo” 81 , ovvero la diminuzione diproduttività di coloro che continuano a lavoraresebbene affetti dalla condizione patologica.Tali costi gravano sia sui pazienti (soggetti invalidi),sia sui caregivers informali, ovvero soggetti cheoffrono assistenza all’invalido in maniera gratuita.E’ questo principalmente il caso dei familiari deldisabile, che spesso prestano le proprie cure e tempo,rinunciando pertanto anche a parte della propriaattività lavorativa (e della relativa remunerazione).Tali costi sono stati evidenziati dai rappresentantidelle associazioni dei disabili come costi sociali moltosignificativi che possono essere indotti dalla scarsaqualità degli ausili impiegati.La stima del costo totale della non qualità includeanche la terza tipologia di costi, ovvero i costiintangibili. Tali costi riflettono il valore del “minorgodimento” della vita a causa della malattia; poichétuttavia la valorizzazione di tali costi è difficilmenteeffettuabile, essa è raramente riportata nellaletteratura scientifica. Nell’ambito dell’assistenzaprotesica, sono tuttavia riferibili ad attività quotidianequali quelle riportate a titolo esemplificativo nellaseguente tabella.1 Muoversi. Entrare e uscire da casa2 Coricarsi, alzarsi dal letto, cambiare posizione Andare in bagno Cura del corpo5 Vestirsi, uscire6 Preparare colazione, pranzo, cena7 Consumare i pasti8 Rigovernare dopo colazione, pranzo e cena9 Comunicare10 Usare il computer11 Guardare la TV, ascoltare la radio12 Usare i trasporti per muoversi nella città1 Fare acquisti1 Attività ricreative15 Cura dei bambini16 Giardinaggio17 Cura degli hobby18 Viaggiare19 Altre attivitàTabella 36. Attività quotidiane per le quali lo stato didisabilità può creare problemi80L’assenteismo invece può essere stimato in termini economici valorizzando il numero di giornate lavorative perse per il corrispondente livello diretribuzione fissato Il calcolo di tali costi è comunemente impiegato nella letteratura internazionale specialmente per alcune patologie croniche,quali l’incontinenza urinaria. Wu et al (2005), ad esempio, ha stimato i costi indiretti sostenuti dai datori di lavoro risultanti dalla perdita diproduttività dei lavoratori affetti da overactive bladder. I risultati dello studio hanno fatto emergere come la malattia è associata a costi dovutia: i) maggior numero di giorni (2,2) richiesti di malattia; ii) maggior rischio di disabilità dei lavoratori.81Il parassenteismo può essere stimato attraverso interviste ai lavoratori chiedendo loro di stimare la diminuzione di produttività in relazioneal loro stato di salute normale, ovvero ai rispettivi datori di lavoro chiedendo loro se la produttività del soggetto è cambiata a seguito delpeggioramento dello stato di invalidità.106
Dinamica di domanda e offertadi dispositivi medici nel <strong>Veneto</strong>TIPOLOGIA DI COSTI VOCE DI COSTO MODALITA’ DI CALCOLODIRETTI Costi sanitari Valorizzazione costo visiteambulatorialiValorizzazione costo medicazioniValorizzazione costo interventichirurgiciINDIRETTICosti non sanitariRiduzione produttività(parassenteismo)Perdita di produttività (assenteismo)Riduzione produttività caregiverValorizzazione costo trasporto pervisitaValorizzazione costo vitto e alloggioInterviste ai lavoratori soggetti disabiliInterviste ai datori di lavoroValorizzazione del numero di giornatelavorative perseValorizzazione costo assistenzagratuita prestata dai caregiver* non si considerano i costi intangibili, data la difficoltà di valorizzazione dovuta alla soggettività di talivalutazioni.Tabella 37. Le principali voci di costo sociale della “non qualità” protesica e corrispondenti modalità di calcoloNella tabella 37 si propone una sintesi delle principalivoci individuate per la stima del costo sociale dellanon qualità protesica e il suggerimento per lecorrispondenti modalità di calcolo.In conclusione, si evidenzia come la manifestazionedi condizioni di scarsa qualità degli ausili sia in gradodi incidere sui costi “aggiuntivi rispetto al costodell’ausilio”, inducendo eventuali complicanze eriducendo l’autonomia potenziale dell’assistito, perfar fronte ai quali i pazienti e il sistema socio-sanitariodevono sostenere costi aggiuntivi.Inoltre, i costi dell’assistenza socio-sanitaria neicomuni del Nord Est ammontano a 4.610 Euroannuali per paziente disabile (dati 2005). E’ daritenere pertanto che le complicanze patologichederivanti dalla non qualità degli ausili e la riduzionedell’autonomia funzionale impatti negativamente sulcarico economico della famiglia e della società nelsuo complesso.In particolare si ricorda come la spesa privatasostenuta dalle famiglie per l’assistenza alle personeche si trovano in stato di aggravata disabilità sia paria circa il 16% della spesa sanitaria totale sostenuta dalnucleo familiare, per un valore assoluto di circa 420euro (2002).107