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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica<br />

normale o dell’esponenziale, ma è necessario ricorrere ad altri tipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

che saranno oggetto <strong>di</strong> ricerche future.<br />

6. Considerazioni conclusive e sviluppi futuri<br />

Grazie alle analisi <strong>di</strong> simulazione effettuate è stato confermato che l’in<strong>di</strong>ce EN<br />

è senz’altro un utile strumento per definire che tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione deve essere<br />

adottato per le variabili latenti nel caso <strong>di</strong> quantificazione in<strong>di</strong>retta. Il valore della<br />

soglia in<strong>di</strong>viduato in precedenti lavori empiricamente, pari a 0,20, si è <strong>di</strong>mostrato<br />

adeguato all’uopo, ma per una maggiore precisione si potrebbe considerare come<br />

valore limite per poter applicare la trasformazione psicometrica <strong>di</strong> Thurstone il<br />

valore <strong>di</strong> 0,30. La <strong>di</strong>stribuzione esponenziale risulta invece adatta quando il valore<br />

dell’in<strong>di</strong>ce è compreso fra 0,60 e 0,90.<br />

Nei casi in cui il calcolo dell’in<strong>di</strong>ce dovesse portare a valori compresi fra 0,30<br />

e 0,60, né la <strong>di</strong>stribuzione normale, né tantomeno l’esponenziale possono ritenersi<br />

adeguate. In tali situazioni è senz’altro necessaria la ricerca <strong>di</strong> altri tipi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione che possano descrivere al meglio le variabili latenti. Allo stato<br />

attuale, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> simulazione ha permesso <strong>di</strong> evidenziare che la <strong>di</strong>stribuzione<br />

che meglio ricopre tale range <strong>di</strong> valori, potrebbe essere la <strong>di</strong>stribuzione beta, ma<br />

non sono da escludere anche altri tipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione. Tale approfon<strong>di</strong>mento sarà<br />

però oggetto <strong>di</strong> successivi stu<strong>di</strong>.<br />

Riferimenti Bibliografici<br />

Marbach G. (1974), Sulla presunta equi<strong>di</strong>stanza degli intervalli nelle scale <strong>di</strong> valutazione,<br />

Metron, Vol. XXXII: 1-4.<br />

Portoso G. (2003a), La quantificazione determinata in<strong>di</strong>retta nella customer satisfaction: un<br />

approccio basato sull’uso alternativo della normale e dell’esponenziale, Quaderni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>partimento SEMeQ, 53.<br />

Portoso G. (2003b), Un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> addensamento codale <strong>di</strong> frequenze per variabili<br />

categoriche or<strong>di</strong>nali basate su giu<strong>di</strong>zi, Quaderni <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento SEMeQ, 66.<br />

Thurstone L. L. (1925), A method of scaling psycological and educational tests, J. Educ.<br />

Psychol., 16: 443-451.<br />

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