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132 SUMMARY Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011 Threshold of the EN index for choosing between the normal distribution or the exponential distribution in the indirect quantification One of the problem of the Customer Satisfaction is the quantification that converts on a metric scale the judgements about services or products. A simple technique is the so-called “direct quantification”: this technique hypothesizes that the modalities of a qualitative character are at the same distance, but this hypothesis is not respected in many situations. For this reason it is preferable to use an alternative technique, the “indirect quantification”, that consists in assigning real numbers to the categories of the qualitative variable. In this type of quantification the numbers are not equidistant but they depend on a latent variable. Different measurement techniques have been developed during the years (Thurstone, 1925), based on the hypothesis that the model is normally distributed. This assumption can be realistic in a psychometric field, but it is not always valid in the Customer Satisfaction, especially if the judgements are all extremely positive or extremely negative. In this case the normal distribution is not appropriate and the use of the exponential distribution will be better. For choosing which distribution is better, the EN index can be used. In this paper we define via simulation which values of the index lead to use the normal distribution and which the exponential one as latent variable. _________________________________ Giovanni PORTOSO, Associato di Statistica, Dipartimento SEMEQ - Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, portoso@eco.unipmn.it Antonio LUCADAMO, Assegnista di Ricerca di Statistica, TEDASS - Università del Sannio, alucadam@unina.it
Rivista Italiana di Economia Demografia e Statistica Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011 UNA VALUTAZIONE SUL GRADO DI PRO-POORNESS DELLA CRESCITA IN ALBANIA 1. Introduzione Raffaella Patimo, Antonella Biscione ♣ In Albania, come in molti altri Paesi del mondo, la riduzione della povertà resta ancora un obiettivo da raggiungere, nonostante le numerose strategie poste in essere, soprattutto con l’aiuto degli organismi internazionali. E questo anche quando i tassi di crescita di queste economie continuano ad attestarsi su livelli elevati da diversi anni. Tuttavia, è impensabile considerare la crescita economica come l’unico strumento idoneo a sconfiggere una piaga che presenta radici molto profonde. Ed è proprio per questa motivazione che un ruolo sempre più rilevante si attribuisce anche alle politiche volte alla riduzione della disuguaglianza La riduzione della povertà è determinata da diversi fattori, principalmente dalla crescita del reddito e dalla riduzione della disuguaglianza nella distribuzione dei redditi e dall’effetto derivante dall’interazione tra le due determinanti (Bourguignon, 2003). In questo contributo vengono presentati i primi risultati di analisi empiriche sulla crescita in Albania nell’intento di valutare il grado di pro-poorness nel periodo 2002-2005 per l’Albania. Nei primi due paragrafi viene passata in rassegna dapprima la letteratura sulla relazione tra crescita economica e povertà e poi (par. 3) quella sui concetti rilevanti la valutazione della crescita in termini di benefici derivanti ai poveri: il c.d. grado di pro-poorness della crescita. Nella parte empirica, infine, viene misurata la variazione della povertà in Albania considerando gli effetti della crescita sulla popolazione povera nel tentativo di valutare se la crescita sia o meno pro-poor. 2. Crescita economica e povertà La relazione tra crescita economica, distribuzione dei redditi e povertà è da lungo tempo oggetto di accesi dibattiti, soprattutto nell’ambito accademico. Studi recenti evidenziano l’assenza di una relazione sistematica tra crescita economica e ♣ Pur essendo il lavoro frutto di comune riflessione, a R. Patimo vanno attribuiti i paragrafi 1 e 2, mentre a A. Biscione vanno attribuiti i paragrafi 3 e 4. Le conclusioni sono condivise.
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