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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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54 Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011<br />

2. Lo stimatore calibrato<br />

Su ciascuna unità del campione sono rilevate, oltre alla variabile <strong>di</strong> interesse �,<br />

una serie <strong>di</strong> variabili ausiliarie (� �1,…,�� sintetizzate dal<br />

vettore � � ����,…,���,…,���� � , così per ciascuna unità campionaria si ha un<br />

vettore ���,��� composto da ��1 osservazioni. Il vettore delle informazioni<br />

ausiliarie, e in particolar modo il vettore dei totali <strong>di</strong> queste, ��∑��� �� �<br />

�∑��� ��� ,…,∑��� ��� ,…,∑��� ����, può essere utilizzato per migliorare le stime<br />

della variabile <strong>di</strong> interesse.<br />

Deville e Särndal (1992, p. 376) in base all’idea che “…weights that perform<br />

well for the auxiliary variable also should perform well for the study variable”<br />

hanno messo a punto lo stimatore �� in grado <strong>di</strong> sfruttare l’informazione desunta<br />

da totali noti delle variabili ausiliarie, riferita alla popolazione oggetto d’indagine,<br />

per produrre stime più accurate dei parametri oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Lo stimatore <strong>di</strong> ponderazione vincolata, �� �� � ∑��� ����, assegna a tutti gli<br />

in<strong>di</strong>vidui campione (Lemaître e Dufour, 1987, p. 199) pesi finali �� che, per una<br />

data funzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, sono in me<strong>di</strong>a il più vicino possibile ai pesi base<br />

�� �1⁄ �� (dove �� è uguale alla probabilità <strong>di</strong> inclusione del primo or<strong>di</strong>ne<br />

assegnata dallo stimatore <strong>di</strong> Horvitz-Thompson ����) e che rispettano un sistema<br />

<strong>di</strong> vincoli con il vettore dei totali noti � (Deville et al., 1993, p. 1013).<br />

Lo stimatore �� coincide asintoticamente con lo stimatore <strong>di</strong> regressione<br />

generalizzato ������ quando la funzione utilizzata per misurare la <strong>di</strong>stanza tra i<br />

pesi �� e �� è lineare in � (Deville e Särndal, 1992, pp.377-380; Singh e Mohl,<br />

1996, pp. 108-114). Questo risultato è fondamentale per arrivare a determinare<br />

un’espressione analitica della varianza <strong>di</strong> ��� .<br />

La varianza asintotica dello stimatore ��, seguendo Deville e Särndal (1992, pp.<br />

379-380), coincide con quella dello stimatore ���� e una stima corretta <strong>di</strong> tale<br />

quantità è:<br />

������ ��� ��� Δ�� �̂� �̂� ���� ����� �<br />

(1)<br />

��� ��� ���<br />

dove �̂ � sono i residui del modello <strong>di</strong> regressione per la generica unità � e<br />

Δ �� �� �� �� �� �.<br />

3. La varianza dello stimatore �� con vincoli campionari<br />

Lo stimatore ��, nella definizione originaria, garantisce la coerenza con una<br />

fonte esterna (amministrativa o censuaria) priva <strong>di</strong> errore campionario in quanto la<br />

stima dei totali è vincolata con certezza ad un vettore � <strong>di</strong> totali noti. È possibile,<br />

tuttavia, vincolare la stima dei totali al vettore ��� ���� ���� �,…,��� �,…,��� �� <strong>di</strong> stime delle<br />

� �<br />

� �

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