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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica<br />

sussistenza o meno della sede principale degli affari e interessi del richiedente e<br />

non la sua presenza fisica, che è e resta, in questi casi, un elemento accidentale.<br />

Nel caso <strong>di</strong> persone “senza tetto”, il luogo del domicilio potrebbe coincidere<br />

con i luoghi che coinvolgano la sfera giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> altri soggetti (es. portico del<br />

palazzo sotto il quale la persona passa abitualmente la notte, bar presso il quale<br />

consuma i pasti, ecc.), qualora ci sia il consenso alla domiciliazione da parte <strong>di</strong><br />

tutte le persone interessate. Se si tratta <strong>di</strong> persone aiutate da enti assistenziali<br />

pubblici o privati (es. servizi sociali del comune, comunità religiose, ecc.) il loro<br />

domicilio potrebbe coincidere con la sede della struttura assistenziale <strong>di</strong><br />

riferimento.<br />

Nulla però impe<strong>di</strong>sce che, una volta in<strong>di</strong>viduati i luoghi che sintetizzano il<br />

concreto vivere del richiedente sul territorio del comune, la sua iscrizione avvenga,<br />

presso una via fittizia, così come raccomandato dall’Istat 5 . Infatti la nuova<br />

formulazione dell’art. 2 della Legge anagrafica si limita a chiedere elementi circa<br />

l’effettività del domicilio nel comune e non pretende che l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> domicilio<br />

sia anche in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> residenza 6 .<br />

Nel caso in cui la persona senza fissa <strong>di</strong>mora non sia in grado <strong>di</strong> fornire alcun<br />

elemento utile ad accertare il domicilio, il comune competente all’iscrizione<br />

anagrafica sarà quello <strong>di</strong> nascita. Se non è nato in Italia, il senza fissa <strong>di</strong>mora sarà<br />

iscritto nel comune <strong>di</strong> nascita del padre o, se questi non è nato in Italia, in quello<br />

della madre, altrimenti in un apposito registro istituito presso il Ministero<br />

dell’Interno (art. 2, c. 5, L. 1228/1954).<br />

Naturalmente le nuove regole troveranno applicazione solo per le nuove<br />

iscrizioni e non anche per le posizioni oramai consolidate. Poiché la persona senza<br />

fissa <strong>di</strong>mora non ha, per definizione, una <strong>di</strong>mora stabile ed effettiva, l’iscrizione<br />

anagrafica si effettua nel comune <strong>di</strong> domicilio; ne <strong>di</strong>scende che una variazione <strong>di</strong><br />

domicilio comporta il trasferimento <strong>di</strong> residenza nel comune <strong>di</strong> nuovo domicilio e<br />

la conseguente cancellazione anagrafica dal comune <strong>di</strong> precedente iscrizione.<br />

5 Nelle note illustrative della legge anagrafica, l’Istat suggerisce l’istituzione, in ogni<br />

comune <strong>di</strong> una sezione speciale “non territoriale” nella quale elencare e censire come<br />

residenti tutti i senza fissa <strong>di</strong>mora e i senza tetto che avessero eletto domicilio al fine <strong>di</strong><br />

ottenere la residenza anagrafica, in<strong>di</strong>viduando allo scopo una via territorialmente non<br />

esistente ma conosciuta con un nome convenzionale dato dall’ufficiale <strong>di</strong> anagrafe. In tale<br />

via verranno iscritti con numero progressivo <strong>di</strong>spari sia i senza tetto, sia i senza fissa<br />

<strong>di</strong>mora. In passato alcuni comuni hanno deliberato l’istituzione della via convenzionale, in<br />

base alle istruzioni impartite dall’Istat. Ad esempio, il comune <strong>di</strong> Roma, nel 2002, ha<br />

deliberato l'istituzione <strong>di</strong> via Modesta Valenti quale "in<strong>di</strong>rizzo anagrafico convenzionale"<br />

per le persone senza fissa <strong>di</strong>mora della città.<br />

6 Cfr. Paolo Morozzo della Rocca, Le nuove regole sull’iscrizione anagrafica dei senza<br />

fissa <strong>di</strong>mora, in Lo Stato Civile Italiano, novembre 2009, pp. 834-841.<br />

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