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Rivista Italiana di Economia Demografia e Statistica
Figura 5 – Chi sono gli studenti che esercitano le prepotenze nella scuola.
Dalla lettura dei grafici appare evidente che le prepotenze più ricorrenti sono
quelle costituite dalle prese in giro, che avvengono principalmente in classe e nei
corridoi da parte di individui che non appartengono alla classe del soggetto colpito
da tale atto. Inoltre, l’atteggiamento più diffuso, adottato nei confronti del bullo, è
quello di evitarlo, utilizzando la massima indifferenza. Infine, la reazione
maggiormente adoperata nei casi di comportamenti di aggressività e di arroganza è
quella di isolare chi fa il prepotente.
4. Metodologia di Analisi: il modello logit
Per valutare il rapporto con i coetanei si è ritenuto opportuno ricorrere ad un
approccio basato sull’individuazione della presenza e della consistenza di
comportamenti prevaricatori attuati nell’ambito della vita scolastica.
A tal fine si è applicata un’analisi statistica basata su una famiglia di modelli in
grado di studiare situazioni reali, i cosiddetti Modelli Lineari Generalizzati, per i
quali il modello classico non sarebbe risultato adeguato. Essi sono formati da tre
componenti: quella stocastica, quella lineare e la funzione legame o Link che, nella
fattispecie, è la logit.
L’obiettivo che ci si è prefissati è stato quello di individuare le variabili
statisticamente significative tra coloro che hanno subito, specificandone la
tipologia, e coloro che hanno assistito ad atti di bullismo.
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