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Rivista Italiana di Economia Demografia e Statistica
Tavola 1 – Transizioni e permanenze tra quinti di reddito equivalente per Paese.
Paesi *
Transizioni e permanenze tra 2005 e 2006 Transizioni e permanenze tra 2005 e 2007
Peggiora
di 2 o
più
Peggiora
di 1
Rimane
uguale
Migliora
di 1
Migliora
di 2 o
più
Peggiora
di 2 o
più
Peggiora
di 1
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uguale
Migliora
di 1
Migliora
di 2 o
più
AT 6.1 14.8 52.5 19.4 7.3 8.1 16.4 46.7 20.2 8.6
BE 5.3 14.8 59.3 16.2 4.4 6.5 18.7 50.6 18.7 5.5
CY 2.7 16.9 61.7 16.4 2.3 3.7 19.6 55.6 16.5 4.5
CZ 3.9 15.2 58.7 16.3 5.9 5.8 16.9 50.5 19.2 7.6
EE 4.1 20.4 55.3 14.1 6.2 6.6 21.4 48.6 14.7 8.7
ES 6.5 18.5 49.2 18.7 7.0 8.7 17.7 46.3 18.3 9.1
FI 2.9 13.3 67.8 13.2 2.9 5.0 17.1 59.0 14.2 4.8
FR 5.8 13.4 58.5 16.9 5.5 6.6 14.3 55.0 17.8 6.4
HU 7.4 18.3 48.9 17.9 7.5 8.8 18.0 46.3 18.5 8.5
IT 5.0 14.6 59.6 15.6 5.3 6.1 14.3 56.8 17.5 5.3
LT 3.6 20.2 57.2 13.6 5.5 6.6 23.8 48.4 13.8 7.4
LU 3.2 14.5 62.1 16.2 4.0 4.0 15.3 58.6 17.7 4.5
LV 6.7 22.4 49.7 14.4 6.8 8.6 23.6 44.5 14.1 9.2
NL 2.5 19.4 62.1 11.6 4.4 4.3 18.8 56.3 14.7 5.9
PL 5.1 18.4 54.0 16.5 6.0 7.1 19.3 47.6 16.7 9.2
PT 2.3 10.4 71.7 13.5 2.1 4.2 16.1 60.6 15.1 4.1
SE 6.6 15.3 61.3 14.2 2.7 6.7 21.5 53.9 13.4 4.6
SK 7.3 18.5 50.1 15.0 9.2 8.5 24.6 40.2 15.5 11.1
UK 6.3 16.1 55.1 17.0 5.5 12.5 20.3 47.9 13.6 5.7
Fonte: Elaborazioni su dati Eu-Silc 2007.
* Nota: AT=Austria, BE=Belgio, CY=Cipro, CZ=Repubblica Ceca, EE=Estonia,
ES=Spagna, FI=Finlandia, FR=Francia, HU=Ungheria, IT=Italia, LT=Lituania,
LU=Lussemburgo, LV=Lettonia, NL=Paesi Bassi, PL=Polonia, PT=Portogallo, SE=Svezia,
SK=Repubblica Slovacca, UK=Regno Unito.
Passando all’approccio che misura la mobilità come abbattimento nel mediolungo
periodo dei livelli di disuguaglianza tramite l’indice di Gini-Shorrocks
emerge che il PT si conferma il Paese con minore mobilità reddituale:
considerando il reddito “permanente” degli individui, il Gini è solo del 2,6%
inferiore a quello mediamente registratosi nei tre anni. All’opposto, tale valore
diventa 9% o più per Paesi come ES, AT e SK. L’Italia si colloca nella parte
medio-bassa della graduatoria con poco più del 6% di riduzione della
disuguaglianza sui tre anni.
L’associazione tra livelli di mobilità e disuguaglianze (Grafico 1) mette in luce
situazioni diverse, in alcuni casi caratterizzate da disuguaglianze forti e persistenti
(bassa mobilità), in altri casi da disuguaglianze comunque marcate se si osservano i
dati cross-sectional, ma più tollerabili in quanto accompagnate da forte mobilità.
Alcuni Paesi mediterranei, pur avendo livelli simili di disuguaglianza dei redditi,
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