rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

168
Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011
Inoltre, per le persone senza fissa dimora non è applicabile il procedimento di
cancellazione per irreperibilità a seguito di ripetuti accertamenti (art. 11, comma 1,
lett. c, del Regolamento Anagrafico), in quanto manca del tutto il fondamento
stesso della cancellazione per irreperibilità, ossia la perdita della dimora abituale. È
invece possibile la cancellazione per irreperibilità al Censimento generale della
popolazione, poiché tale rilevazione si svolge su tutto il territorio nazionale e tutte
le persone presenti sul territorio nazionale hanno l’obbligo di farsi censire.
Pertanto, in vista della rilevazione censuaria del 2011, che utilizzerà le liste
anagrafiche precensuarie desunte dai registri della popolazione residente, per la
spedizione postale dei questionari di rilevazione, sarà particolarmente importante
prevedere una specifica procedura per rilevare i senza fissa dimora. Così ad
esempio per coloro che hanno fornito elementi atti ad accertare il domicilio le
comunicazioni potranno essere inviate a quell’indirizzo (sede dei servizi sociali, di
associazioni di volontariato, ecc.). Per coloro che sono iscritti nel comune di
nascita, o che comunque risultano iscritti in una via fittizia, sarà necessario
ricorrere alla rilevazione porta a porta, secondo lo schema classico del censimento
tradizionale, attraverso l’impiego dei rilevatori, coadiuvati dalle persone che
operano nelle strutture di assistenza e nelle organizzazioni di volontariato.
Una possibile variante rispetto alla strategia censuaria potrebbe consistere nel
recupero sistematico della sottocopertura anagrafica includendo nelle Liste
Integrative Ausiliarie, oltre ai permessi di soggiorno, anche le informazioni
disponibili sulle persone che frequentano o utilizzano i servizi dei Centri di
accoglienza e dei Centri ascolto delle strutture di volontariato operanti sul territorio
comunale. A tal fine sarebbe, quindi, opportuno acquisire le informazioni in
possesso di questi organismi per utilizzarle in fase di raccolta e di elaborazione dei
dati allo scopo di contenere i rischi di sottocopertura.
Da un punto di vista più generale, la necessità di porre particolare attenzione in
fase di censimento alla corretta individuazione dei senza fissa dimora, è
strettamente connessa alle conseguenze che possono derivare dalla loro
cancellazione anagrafica anche se, in effetti, sono residenti nel nostro Paese.
Per tale categoria di persone, così come per tutti i residenti sul territorio
nazionale, l’iscrizione nei registri anagrafici comunali permette di conoscere
l’ammontare della popolazione stabilmente presente sul territorio nazionale,
consentendone l’accesso ai servizi socio-assistenziali ed al godimento dei diritti
fondamentali garantiti dalla Costituzione quali il diritto di voto e l’accesso al
Sistema sanitario nazionale.
Infine, specificatamente per i senza fissa dimora, l’iscrizione in anagrafe è un
presupposto fondamentale per il recupero dei diritti alla cittadinanza favorendo in
tal modo il loro percorso di reinserimento sociale a cominciare dal legame con il
territorio.