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Rivista Italiana di Economia Demografia e Statistica
indicatori utilizzati nel precedente paragrafo 5. Tale convergenza è sicuramente un
fatto nuovo rispetto ai decenni terminali del XX secolo e sembra indicare quanto
meno che le modifiche istituzionali necessarie al percorso di adesione non stiano
rallentando il trend ascendente delle economie balcaniche e non stiano ostacolando
il processo di convergenza tra Paesi.
L’affermazione precedente non tragga in inganno accendendo speranze di
annullamento in tempi brevi delle distanze tra paesi attualmente esistenti: alcuni
esercizi di stima sui tempi degli eventuali catching-up indicano che i tempi del
possibile raggiungimento non saranno brevi e che esso non sarà simultaneo.
Sull’intero processo, inoltre, pesano le incertezze derivanti dalle politiche
economiche che l’UE ed i governi europei pongo in atto per fronteggiare gli effetti
della crisi finanziaria internazionale, dell’attacco speculativo all’Euro, della crisi
greca, della pesante manovra di bilancio posta in essere dal governo italiano, ecc.
Si tratta in generale di politiche restrittive che sicuramente rallenteranno il ritmo di
crescita dei Paesi europei che le hanno poste in essere, ma che altrettanto
sicuramente rallenteranno il ritmo di crescita delle economie balcaniche che sono
tutte molto aperte verso l’Europa. Non è al momento prevedibile se il generale
rallentamento della crescita avverrà senza compromettere il processo di
convergenza o generando forze centripete capaci di accentuare le distanze tra paesi.
Non bisogna dimenticare, infatti, che la convergenza dei processi di sviluppo
dei Paesi che si affacciano sull’Adriatico dipende molto da decisioni e da
dinamiche che sono di stretta pertinenza dell’UE e che molto potrebbe essere fatto
per rendere la convergenza più veloce ed agevole. Una riconsiderazione ed un
ridimensionamento della politica agricola europea, da sempre fortemente
protezionistica, potrebbe, ad esempio, rendere meno grave il vincolo della bilancia
dei pagamenti per le economie deboli della sponda est dell’Adriatico.
La capacità delle economie balcaniche di stabilizzare la propria crescita e di
vedere la progressiva affermazione delle forze di convergenza sulle forze di
divergenza dipende anche dalla dinamiche di questi comportamenti.
Riferimenti bibliografici
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