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88 Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011 Figura 2 – Struttura per sesso e per età dei CF,Indagine FSS, ISTAT, 2003. 100+ (95-99) (90-94) (85-89) (80-84) (75-79) (70-74) (65-69) (60-64) (55-59) (50-54) (45-49) (40-44) (35-39) (30-34) (25-29) (20-24) (15-19) -0,15 -0,1 -0,05 0 0,05 0,1 0,15 CF Femmine CF Maschio Fonte: elaborazioni su dati Indagine Multiscopo sulle Famiglie – FSS – Istat 2003 L’Analisi delle Corrispondenze Multiple effettuata sul campione ha permesso di cogliere le caratteristiche sociali delle famiglie italiane. L’inerzia totale spiegata è risultata pari a circa il 12,7%; le variabili considerate attive sono state 24, suddivise in tre grandi macroaree: socio-demografica, economica, opinioni e giudizi su temi sociali (Tab.1). Dall’analisi è stato possibile individuare due direttrici che descrivono le caratteristiche della famiglia italiana al 2003: il primo asse è stato definito “usi, costumi e tradizioni” in quanto le modalità delle variabili presenti su tale fattore si riferiscono in effetti alle usanze, alle credenze e agli atteggiamenti della famiglia italiana. Il secondo fattore è stato denominato, “stato civile” poiché le modalità delle variabili presenti lungo tale asse descrivono appunto lo stato civile dei capifamiglia rispondenti all’indagine (Fig. 3).
Rivista Italiana di Economia Demografia e Statistica Tabella 1 – Variabili nominali attive presenti nell’ACM. Socio-Demografiche Economiche Giudizi e Opinioni su temi sociali Età Condizione lavorativa Ammettere il divorzio anche se ci sono figli Figli viventi, adottati o affiliati Fonte principale di reddito Avere un altro figlio dipende dagli aiuti informali Numero componenti la famiglia Avere un altro figlio dipende dal lavoro Numero di figli Avere un altro figlio dipende dalla condizione economica CF è nonno Giudizio sulla convivenza Area geografica di residenza Giudizio sulle risorse economiche Sesso Ha uno o più amici su cui poter contare Stato civile I figli da 18-20 anni devono uscire da casa Titolo di studio Il matrimonio è un’istituzione superata Intenzione di avere figli in futuro L’aiuto più importante prestato Tranquillità rispetto al lavoro Tranquillità rispetto alla condizione economica La proiezione delle modalità attive sul piano fattoriale (Fig. 3) evidenzia la presenza di quattro aree ben distinte che descrivono altrettanti profili di famiglie. Nella parte destra del grafico si collocano tutte le famiglie che hanno tuttora una visione tradizionale della famiglia stessa e che credono fermamente nel matrimonio come istituzione. Si tratta di persone anziane, nonni che accudiscono i nipoti nel momento del bisogno, che non hanno un titolo di studio elevato, e che si preoccupano per la propria condizione economica. Nella parte centrale del grafico si ritrovano invece le famiglie le cui condizioni socioeconomiche sono nella media: si tratta di persone coniugate, che hanno al massimo due figli con i quali coabitano, che concordano sulla loro uscita precoce da casa. Vivono nelle regioni del Nord e del Centro, non hanno esperienza come nonni, sono favorevoli al divorzio anche nel caso in cui hanno dei figli. Nella parte di sinistra del grafico si posizionano, invece, le famiglie con capofamiglia imprenditore, o che percepisce un reddito da lavoro autonomo, che giudica fondamentale gli aiuti sia informali che formali per poter al meglio badare ai figli o agli anziani presenti in famiglia. Secondo queste famiglie la possibilità di avere figli dipende molto da fattori economici e lavorativi, e comunque esprimono la volontà di non averne altri. 89
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