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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011<br />

TRASFORMAZIONE DELLA FAMIGLIA ITALIANA ED<br />

IMPLICAZIONI SUI SERVIZI TERRITORIALI<br />

1. Introduzione<br />

Giuseppe De Bartolo, Angela Coscarelli 1<br />

Negli ultimi venti-trent’anni l’Italia ha conosciuto profonde mo<strong>di</strong>ficazioni nelle<br />

relazioni sociali, nei costumi e negli stili <strong>di</strong> vita che hanno profondamente mo<strong>di</strong>ficato la<br />

struttura familiare, caratterizzata per lungo tempo da molti figli, dal forte attaccamento alla<br />

maternità ed alle tra<strong>di</strong>zioni. Le principali cause <strong>di</strong> tali trasformazioni sono da ricercare<br />

principalmente nei nuovi comportamenti socio-demografici: <strong>di</strong>minuzione della fecon<strong>di</strong>tà,<br />

innalzamento dell’età alla maternità, incremento <strong>di</strong> partecipazione attiva della donna nel<br />

mondo del lavoro, instabilità coniugale, crescita delle famiglie allargate e/o ricostituite, <strong>di</strong><br />

quelle monogenitore , delle unioni libere. Il presente contributo, partendo dall’esame dei<br />

tratti demografici più salienti della famiglia <strong>italiana</strong> <strong>di</strong> oggi, tenta <strong>di</strong> coglierne i bisogni più<br />

importanti sui quali poi modellare strutture e servizi sociali, con particolare riferimento<br />

all’ambito urbano. Per l’analisi si farà ricorso ai dati dell’Indagine Multiscopo sulle<br />

Famiglie “Famiglia e soggetti sociali – Strutture familiari e opinioni su famiglia e figli”,<br />

indagine condotta dall’Istat nel 2003. La metodologia utilizzata è l’Analisi delle<br />

Corrispondenze Multiple, che, a nostro avviso, anche per la natura dei dati, è la più<br />

appropriata per evidenziare le caratteristiche sociali dei capifamiglia intervistati.<br />

2. Determinanti e caratteri della famiglia in Italia.<br />

La bassa fecon<strong>di</strong>tà e l’innalzamento dell’età alla maternità stanno segnando ormai da<br />

tempo il nostro paese. In Italia la fecon<strong>di</strong>tà è scesa da 2 figli per donna del 1977 a 1,5 figli<br />

per donna del 1984, fino a giungere a 1,41 figli nel 2009 (valore stimato) 2 ; la coorte<br />

femminile che nel 1935 registrava una <strong>di</strong>scendenza finale <strong>di</strong> 2,28 figli per donna, in quella<br />

del 1965 si è ridotta a 1,49 figli. Le principali cause <strong>di</strong> questo declino sono da imputare alla<br />

riduzione della propensione delle coppie ad avere il terzo e/o quarto figlio, ma soprattutto<br />

1 Il lavoro è frutto delle riflessioni comuni dei due autori. Tuttavia il paragrafo 2 è da attribuire a<br />

Giuseppe De Bartolo, il par. 3 a Angela Coscarelli, i paragrafi 1 e 4 ad entrambi.<br />

2 In<strong>di</strong>catori demografici 2009, dato consultato al sito http://demo.istat.it il 26/04/2010

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