rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds
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Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011<br />
l’unica <strong>di</strong>fferenza si registra nel il livello <strong>di</strong> istruzione del capofamiglia che, nel<br />
caso marocchino, risulta – anche in questo caso – essere analfabeta.<br />
A livello rurale, con valori lievemente <strong>di</strong>fferenti (0 e -1,0) la situazione è<br />
pressoché la medesima delineata a livello urbano. L’unica <strong>di</strong>fferenza che emerge<br />
riguarda il livello <strong>di</strong> istruzione: <strong>di</strong> base, nel contesto albanese, totalmente assente,<br />
nel contesto marocchino.<br />
4. Teoria ed applicazione degli in<strong>di</strong>ci Foster Greek e Thorbeke (1984)<br />
Tra gli in<strong>di</strong>catori maggiormente utilizzati in letteratura per la quantificazione<br />
del fenomeno povertà, il più <strong>di</strong>ffuso è quello proposto da Foster-Greer-Thorbecke<br />
(1984). La formula generale dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> povertà è data dalla seguente<br />
espressione:<br />
(4.1)<br />
dove è la me<strong>di</strong>a del red<strong>di</strong>to pro-capite, è la soglia <strong>di</strong> povertà – determinata<br />
in modo esogeno – ed infine è un parametro che caratterizza la <strong>di</strong>stribuzione del<br />
red<strong>di</strong>to (misurata me<strong>di</strong>ante la funzione <strong>di</strong> Lorenz). La classe degli in<strong>di</strong>ci FGT è<br />
<strong>di</strong>fferente a seconda che si tratti <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stribuzione continua o <strong>di</strong>screta, in<br />
quest’ultimo caso:<br />
(4.2)<br />
dove, rappresenta la soglia <strong>di</strong> povertà, è il red<strong>di</strong>to o la spesa pro-capite della<br />
popolazione povera ( ), è la popolazione totale ed infine il parametro α.<br />
Quest’ultimo è un parametro che in<strong>di</strong>ca il grado <strong>di</strong> avversione alla povertà e tre<br />
sono i valori che risultano significativi:<br />
i) α = 0 in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione o <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ce numerico, capace solamente <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>viduare la porzione <strong>di</strong> popolazione in<strong>di</strong>gente;<br />
ii) α =1 in<strong>di</strong>ce volumetrico, adatto alla misura dell’intensità della<br />
povertà, ovvero in<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> quanto in me<strong>di</strong>a il red<strong>di</strong>to o il consumo della<br />
popolazione povera si <strong>di</strong>scosta dalla soglia <strong>di</strong> povertà;<br />
iii) α = 2 in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> severità della povertà, risente soprattutto della<br />
<strong>di</strong>stribuzione del red<strong>di</strong>to tra i più poveri, perché attribuisce un peso<br />
maggiore ai <strong>di</strong>vari maggiori.