12.12.2012 Views

rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

78<br />

Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011<br />

Si calcola dal modello (1), stimato tramite probit, un termine <strong>di</strong> selezione (λi) da inserire<br />

come ulteriore regressore nell’equazione dei red<strong>di</strong>ti; tale termine considera la correlazione<br />

tra la variabile <strong>di</strong> selezione e le variabili esplicative, attenuando l’eventuale <strong>di</strong>storsione.<br />

L’intuizione è che λi considera l’influenza del processo decisionale sul red<strong>di</strong>to percepito. λi è<br />

definito come:<br />

λi =E(εi | Zi, R=1)= φ(Ziα)/Φ(Ziα) se l’in<strong>di</strong>viduo è un lavoratore autonomo (R=1)(2)<br />

λi =E(εi | Zi, R=0)= - (φ(Ziα)/(1-Φ(Ziα))) se l’in<strong>di</strong>viduo è un <strong>di</strong>pendente (R=0). (3)<br />

φ e Ф in<strong>di</strong>cano le funzioni <strong>di</strong> densità e <strong>di</strong> ripartizione della normale standar<strong>di</strong>zzata.<br />

L’equazione dei red<strong>di</strong>ti è quin<strong>di</strong>:<br />

ln YRi = XRi βR + λRi γR + µRi, R=0,1 (4)<br />

dove Y è il red<strong>di</strong>to da lavoro orario netto; X è un vettore <strong>di</strong> variabili esplicative; β e γ sono<br />

parametri da stimare; e µ è un termine casuale. Il pe<strong>di</strong>ce R nell’equazione (4) in<strong>di</strong>ca che<br />

stimiamo separatamente l’equazione per in<strong>di</strong>pendenti e <strong>di</strong>pendenti: adottiamo quin<strong>di</strong> un<br />

endogenous switching regression model; l’influenza dello stato professionale non si svela<br />

quin<strong>di</strong> solamente come un effetto intercetta (è il caso <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> una variabile dummy nel<br />

campione pooled), ma piuttosto nel fatto che sia la costante che i coefficienti possono variare<br />

tra i due stati. La <strong>di</strong>fferenza nei coefficienti in<strong>di</strong>ca come il ritorno economico delle<br />

caratteristiche possa variare a seconda del tipo <strong>di</strong> lavoro.<br />

Per una migliore identificazione dei problemi <strong>di</strong> stima <strong>di</strong>scussi occorre utilizzare nel<br />

probit <strong>di</strong> selezione vali<strong>di</strong> strumenti, cioè variabili che possano essere escluse dall’equazione<br />

dei red<strong>di</strong>ti ma che influenzano la scelta a monte. Oltre a variabili usate in contesti simili (ad<br />

es., Beblo et al., 2003; Co et al., 2005; Buligescu et al., 2009), quali l’età e lo stato civile,<br />

abbiamo aggiunto le motivazioni che hanno spinto ad accettare/iniziare l’attuale lavoro.<br />

Queste sono potenzialmente degli ottimi strumenti: nel questionario <strong>di</strong> indagine erano infatti<br />

possibili più risposte, con un preciso item relativo alla sod<strong>di</strong>sfazione economica; questa<br />

risposta, logicamente correlata al red<strong>di</strong>to, è stata quin<strong>di</strong> esclusa dall’analisi, lasciando alle<br />

altre la spiegazione della scelta ma non del red<strong>di</strong>to percepito. Si è infine aggiunta l’opinione<br />

sull’esistenza o meno <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione salariale verso le donne da parte dei datori <strong>di</strong><br />

lavoro: è plausibile che le donne con questa opinione possano minimizzare il rischio<br />

scegliendo una propria attività, ma una volta fatta la scelta questa opinione non influenza i<br />

red<strong>di</strong>ti.<br />

3. I dati e le variabili<br />

La base dati utilizzata è quella dell’Indagine sui Differenziali Salariali <strong>di</strong> Genere, condotta<br />

dall’ISFOL nel 2007. Il campione è rappresentativo della popolazione <strong>italiana</strong> appartenente<br />

a famiglie con almeno un occupato in età lavorativa (15-64 anni).<br />

La scelta tra lavoro in<strong>di</strong>pendente o <strong>di</strong>pendente può essere attribuita, tra altri motivi,<br />

all’atteggiamento in<strong>di</strong>viduale nei confronti del rischio (Kihlstrom e Laffont, 1979),<br />

all’esistenza <strong>di</strong> vincoli finanziari per iniziare un’attività (Evans e Jovanovic, 1989) o ad

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!