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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica Volume LXV n. 1 – Gennaio-Marzo 2011<br />

L’ATTENDIBILITÀ DEI DATI DEL<br />

CENSIMENTO ASBURGICO DEL 1857 NEL VENETO<br />

1. Introduzione<br />

Silio Rigatti Luchini, Isabella Procidano, Margherita Gerolimetto<br />

In occasione dei primi censimenti l’ignoranza o la negligenza degli intervistati e<br />

degli intervistatori aveva come effetto l’addensamento della popolazione in alcune<br />

età, in particolare in quelle terminanti in 0 e in 5 o in quelle pari. Anche la<br />

sottovalutazione dei bambini e degli anziani costituiva una possibile ulteriore fonte<br />

<strong>di</strong> errore. Inoltre, la relativa abbondanza dei censiti in qualche età, a scapito <strong>di</strong><br />

quelle contigue, poteva risultare anche da eventi passati, quali guerre, carestie,<br />

epidemie e migrazioni o dall’influenza <strong>di</strong> fattori casuali, specie quando si trattava<br />

<strong>di</strong> osservazioni su popolazioni con numerosità limitata. Anche i dati del censimento<br />

asburgico del 1857 non sono sfuggiti a queste imprecisioni.<br />

2. Le unità territoriali<br />

Nel 1814, dopo la caduta del Regno Italico <strong>di</strong> Napoleone, l’Austria fissò<br />

nell’«Atto costitutivo del Regno Lombardo-Veneto» la <strong>di</strong>visione in province,<br />

<strong>di</strong>stretti e comuni. Nel 1818 stabilì la ripartizione del Governo del Veneto in 8<br />

province: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, U<strong>di</strong>ne, Venezia, Verona e Vicenza,<br />

sud<strong>di</strong>vise in 93 <strong>di</strong>stretti. Nel 1853 l’assetto delle 8 province venne mo<strong>di</strong>ficato in 76<br />

<strong>di</strong>stretti e con questa struttura il Veneto fu annesso al Regno d’Italia nel 1866.<br />

La situazione demografica generale del Veneto nel periodo tra il 1831, prima<br />

dell’inizio della transizione demografica, ed il 1881, a transizione appena iniziata<br />

ma prima delle gran<strong>di</strong> migrazioni transoceaniche, è abbastanza omogenea. Tutte le<br />

province venete hanno una situazione pressappoco eguale: la fecon<strong>di</strong>tà rimane su<br />

valori elevati, mentre la mortalità tende a <strong>di</strong>minuire considerevolmente. A questo<br />

modello piuttosto uniforme, fa eccezione la provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, dove sia la<br />

fecon<strong>di</strong>tà che la mortalità si mostrano già basse nel 1831 (Rossi, 2004). Per questo<br />

motivo, nel presente lavoro si sono prese in considerazione solo le 7 province che<br />

fanno attualmente parte del Veneto (Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia,<br />

Verona, Vicenza), escludendo U<strong>di</strong>ne.

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