BOOK ABSTRACT - Simfer
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cerebrolesione, reazioni associate al gomito durante il<br />
cammino, in assenza di retrazioni strutturate. I soggetti sono<br />
stati valutati prima e dopo blocco diagnostico di nervo<br />
muscolocutaneo, realizzato mediante iniezione di lidocaina.<br />
Valutazione clinica: ROM di gomito e spalla, punteggio<br />
Ashworth modificata al gomito, riflesso osteo‐tendineo<br />
bicipitale, gravità delle reazioni associate secondo Associated<br />
Reaction Rating Scale (ARRS). Valutazione soggettiva: indice<br />
di gradimento a 4 livelli riguardante: sicurezza, velocità,<br />
equilibrio e velocità. Valutazione strumentale: test dei 10<br />
metri, Timed Up&Go (TUG), indice di efficienza biomeccanica<br />
(BEQ), indici riassuntivi di piattaforma di forza. La valutazione<br />
strumentale è stata effettuata in due condizioni: a velocità<br />
spontanea ed a velocità massima. I confronti tra valori pre‐<br />
post iniezione sono stati effettuati mediante test di Wilcoxon<br />
per dati appaiati, con significatività posta al 5%.<br />
RISULTATI<br />
Come atteso, il blocco di nervo muscolocutaneo ha eliminato<br />
l’insorgenza di reazioni associate al gomito determinando un<br />
miglioramento significativo nelle valutazioni cliniche. La<br />
valutazione soggettiva è aumentata, nel campione, in tutti gli<br />
item. I parametri strumentali (velocità, efficacia, spinta) sono<br />
aumentati in quei pazienti che, prima del blocco, erano in<br />
grado di sviluppare una velocità massima superiore a quella<br />
spontanea.<br />
CONCLUSIONI<br />
L’eliminazione delle reazioni associate al gomito durante il<br />
cammino migliora il senso di sicurezza generale del paziente.<br />
Questo risultato è in accordo con la letteratura. Il recupero<br />
del meccanismo pendolare dell’arto superiore è stato<br />
sfruttato, in termini funzionali, dai soli pazienti in grado di<br />
incrementare la propria velocità di cammino già prima del<br />
blocco. Questo risultato, peraltro ragionevole, è nuovo in<br />
letteratura.<br />
EFFETTI DELLA TERAPIA STEROIDEA IN PAZIENTI<br />
DMD VALUTATI ATTRAVERSO GAIT ANALYSIS E<br />
SCALE FUNZIONALI.<br />
L. Doglio, A. Merlo, V. Lanzillotta, I. Pernigotti, C.<br />
Tacchino (Genova)<br />
INTRODUZIONE<br />
Da alcuni anni è stata introdotta nel trattamento dei pazienti<br />
affetti da Distrofia Muscolare di Duchenne, la terapia<br />
steroidea nelle prime fasi di malattia. Obiettivo di questo<br />
lavoro è evidenziare sulla base di valutazioni cliniche e<br />
attraverso la gait analysis, l’efficacia della terapia steroidea,<br />
nel modificare la storia naturale di malattia.<br />
MATERIALI E METODI<br />
Abbiamo esaminato 20 pazienti affetti da DMD di età<br />
compresa tra i 7 e gli 8 anni. Sono stati suddivisi in due<br />
gruppi omogenei: il gruppo A comprende pazienti che non<br />
116<br />
hanno mai effettuato terapia steroidea e il gruppo B pazienti<br />
che hanno iniziato da almeno 1 anno la terapia. Sono stati<br />
valutati con HAMA per pazienti Duchenne deambulanti,<br />
misurazione (quando ancora possibile) del tempo di<br />
rialzamento e del tempo impiegato per percorrere‐ alla<br />
massima velocità possibile‐ 10 metri e Gait Analysis.<br />
RISULTATI<br />
I due gruppi sono significativamente differenti per<br />
prestazioni funzionali. Alla valutazione con scala HAMA il<br />
gruppo A ha ottenuto un punteggio medio di 24,8±6,3/40, il<br />
gruppo B 31,9±4,8/40 (p=0,01). Per quanto riguarda il<br />
rialzamento da terra e il tempo impiegato a percorrere 10<br />
mt. alla massima velocità possibile, i pazienti in terapia sono<br />
in grado di svolgere la prestazione richiesta in un tempo<br />
significativamente inferiore (rialzamento:5,53 vs 7,08s –<br />
p=0,3; percorrenza 10 metri:5,38 vs 13,7s – p