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BOOK ABSTRACT - Simfer

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2) miglioramento della sintomatologia clinica<br />

(dispnea);<br />

3) miglioramento della qualità della vita;<br />

4) contenimento della spesa per la patologia.<br />

Quindi nell’attuazione dei programmi di riabilitazione<br />

respiratoria un ruolo importante può essere svolto dal<br />

termalismo, in quanto al paziente con BPCO la sede termale<br />

offre strutture e figure professionali adatte ad un intervento<br />

multidisciplinare, un ambiente idoneo ad un necessario<br />

supporto educazionale e psicologico ed inoltre la possibilità<br />

di integrare gli interventi riabilitativi con gli effetti delle cure<br />

termali. In particolare nel settore respiratorio l’azione delle<br />

acque sulfuree si esplica soprattutto nel favorire la<br />

disostruzione delle vie aeree dal muco mediante un effetto<br />

mucolitico e mucoregolatore, ma anche nel ristabilire un<br />

migliorato trofismo delle mucose respiratorie con<br />

conseguente potenziamento dei meccanismi difensivi<br />

specifici e aspecifici, e conseguentemente una maggiore<br />

prevenzione degli episodi ipersecretivi che frequentemente<br />

rappresentano il presupposto per esacerbazioni acute.<br />

In sinergia con l'effetto delle cure inalatorie/ventilatorie in<br />

area termale l’intervento del riabilitatore respiratorio tende<br />

ad attuare manovre ed esercizi per migliorare la ventilazione<br />

del paziente con: disostruzione bronchiale, educazione alla<br />

tosse, mobilizzazione chinesiologica dell’area toraco‐<br />

diaframmatica e degli arti superiori e inferiori per allenare i<br />

muscoli e ridurre la dispnea, attività educazionale<br />

respiratoria.<br />

RIABILITAZIONE TERMALE: ESPERIENZE DI<br />

PRATICA CLINICA NELL'AREA<br />

ARTROREUMATOLOGICA, POST‐<br />

TRAUMATOLOGICA E POST‐CHIRURGICA.<br />

S. Mariotti, M. De Fabritis (Francavilla al Mare (Ch))<br />

INTRODUZIONE<br />

La Riabilitazione Termale è un'area di attività da decenni<br />

significativamente presente nelle organizzazioni sanitarie di<br />

molti paesi del Centro e dell’Est Europa, ma che solo<br />

recentemente si sta’ iniziando ad affermare anche nella<br />

nostra nazione. Dati a sostegno di questa ipotesi sono:<br />

• La creazione già da alcuni anni di una sezione di<br />

Riabilitazione Termale all’interno della SIMFER (Società<br />

Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione), sezione operativa<br />

ed attiva con sessioni di lavori nei Congressi Nazionali della<br />

Società<br />

• Numerosi Congressi e Meeting negli ultimi tre anni<br />

esclusivamente indirizzati alla Riabilitazione Termale<br />

• Attività sperimentali e di indagine scientifica<br />

sull’argomento, alcune delle quali veramente di ampio<br />

respiro (ad es. Sperimentazione INAIL‐FederTerme sulla<br />

Riabilitazione Termale in area neuromotoria con una<br />

casistica di oltre 7000 cicli riabilitativi)<br />

122<br />

I questo lavoro si analizza l'attività (in termini di risultati e<br />

modalità pratiche operative) di una struttura che già da<br />

alcuni anni opera sistematicamente nell'area della<br />

Riabilitazione Termale, partecipando prima alla<br />

Sperimentazione INAIL‐Federterme sulla Riabilitazione<br />

Termale e dotandosi dagli inizi del 2005 di una convenzione<br />

con la Regione Abruzzo tesa ad estendere a tutta la<br />

popolazione regionale le particolari possibilità terapeutiche<br />

insite nei cicli di Riabilitazione Termale precedentemente<br />

riservati in convenzione solo agli assistiti INAIL. I cicli<br />

riabilitativi proposti sono ad alta intensità e, in assenza di<br />

linee guida nazionali, regolamentati da procedure interne<br />

standardizzate tese ad assicurare agli assistiti elevati livelli di<br />

qualità riabilitativa. In particolare i cicli riabilitativi<br />

personalizzati continuativi della durata di 12‐18 sedute ad<br />

alta intensità prevedono tempi minimi di trattamento di<br />

almeno due ore e mezza effettive giornaliere (ma che in<br />

molti casi arrivano anche oltre le quattro ore), doppia<br />

valutazione iniziale specialistica di Medicina Termale e<br />

Fisiatrica per l’allestimento del progetto terapeutico,<br />

costante monitoraggio della risposta al progetto, raccolta ed<br />

archiviazione computerizzata dei dati generali sanitari del<br />

paziente e dei dati specifici di patologia con rivalutazione<br />

finale e possibilità di analisi dei progressi del singolo ed<br />

analisi generale statistica per aree (sede e tipi di lesione,<br />

tipologie di pazienti, coerenza alle progettualità degli esiti,<br />

performances qualitative delle varie équipe riabilitative,<br />

ecc.).<br />

TRATTAMENTO COMBINATO CON ETANERCEPT E<br />

UN PROGRAMMA INTENSIVO DI RIABILITAZIONE<br />

TERMALE NELLA SPONDILITE ANCHILOSANTE<br />

M. Conti, M. Colina, M. Govoni, R. Garavini, F. Trotta<br />

(Castrocaro Terme (FC))<br />

INTRODUZIONE<br />

L’obiettivo del trattamento della Spondilite Anchilosante (SA)<br />

è di controllare il dolore, la postura, la mobilità e consentire<br />

al paziente una piena capacità lavorativa. Per raggiungere<br />

questi obiettivi sono necessarie tanto la terapia medica<br />

quanto la fisioterapia. I farmaci anti‐TNFα riducono dolore e<br />

rigidità, per cui possono essere determinanti per garantire le<br />

condizioni più idonee ad applicare un efficace programma<br />

riabilitativo. Scopo dello studio è stato di confrontare gli<br />

effetti di un trattamento combinato con etanercept e<br />

riabilitazione termale nei confronti della sola terapia<br />

farmacologica con etanercept misurati su funzione/disabilità<br />

e qualità della vita, in un gruppo di pazienti con SA attiva.<br />

Settanta pazienti con SA diagnosticata secondo i criteri di<br />

New York modificati, seguiti presso la Clinica Universitaria<br />

sono stati trattati con etanercept. I criteri di inclusione al<br />

trattamento con anti‐TNFα sono stati i seguenti: pregresso<br />

fallimento della terapia con FANS, un Indice Funzionale di<br />

Bath (BASFI) ≥ 4, persistenza di indici della flogosi elevati ed

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