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BOOK ABSTRACT - Simfer

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PROPOSTA DI UN NUOVO AUSILIO PER LA<br />

RIABILITAZIONE DELL’EMIPLEGICO: UNO SLING<br />

PER L’ARTO INFERIORE. DATI PRELIMINARI DI<br />

UTILIZZO .<br />

A. Zancan (Pavia)<br />

INTRODUZIONE<br />

Nei paesi industrializzati, fra cui l’Italia, l’ictus è patologia<br />

frequente e nel 35% dei casi residua effetti invalidanti gravi.<br />

L’ortesi proposta è stata sviluppata nell’intendimento di<br />

creare un ortesi che riunisse le caratteristiche di leggerezza<br />

degli ausili in tessuto alle caratteristiche di dinamicità delle<br />

ortesi tipo ankle‐foot‐orthosis (AFO)<br />

Il vantaggio di questa ortesi rispetto ad un AFO o a un knee‐<br />

ankle‐foot orthosis (KAFO) è di offrire una propulsione<br />

automatica dell’arto paretico con un corretto attacco al<br />

suolo da parte del piede. Il collegamento dell’emilato sano<br />

all’arto inferiore paretico, funge da “motore” all’inizio del<br />

passo, compensando la mancata attivazione muscolare dei<br />

flessori dell’anca del lato paretico.<br />

Di seguito un protocollo di utilizzo attualmente allo studio:<br />

Uso dell’ortesi durante il programma riabilitativo:<br />

Si è iniziato ad utilizzare l’ortesi quando era presente nel<br />

paziente:<br />

1) un controllo del tronco sufficiente a mantenere la<br />

stazione eretta. 2) un iniziale controllo del ginocchio in<br />

stazione eretta.<br />

Monitoraggio dei progressi del paziente:<br />

E’ stato attuato con test del cammino ripetuto. Il test del<br />

cammino proposto è dato da due prove consecutive di<br />

cammino sulla distanza di cinque metri.<br />

Cessazione dell’uso dello sling nel programma riabilitativo:<br />

Quando i tempi di percorrenza delle due prove di un test del<br />

cammino su cinque metri si sono<br />

equivalsi e la ripetizione del test il giorno dopo ha<br />

confermato il risultato, l’uso dell’ortesi è stato abbandonato.<br />

E’ iniziato nel 2009 uno studio randomizzato di utilizzo<br />

dell’ortesi nel trattamento riabilitativo<br />

del paziente emiplegico, secondo il protocollo d’uso di cui<br />

sopra.<br />

I dati rilevati prima dell’inizio dello studio su cinque pazienti<br />

emiplegici hanno mostrato che in<br />

ogni paziente l’uso dello sling ha diminuito i tempi di<br />

percorrenza del walking‐test (5mt) del 25% con ripresa<br />

dell’oscillazione spontanea dell’arto inferiore paretico in 7‐10<br />

giorni.<br />

Tali dati, pur rivestendo valore solamente indicativo, hanno<br />

costituito stimolo all’inizio dello<br />

studio in atto per la validazione dell’efficacia clinica<br />

dell’ausilio all’interno di un normale<br />

programma riabilitativo.<br />

89<br />

SINDROME DEL TUNNEL CARPALE: EFFICACIA DEL<br />

TRATTAMENTO ORTESICO.<br />

M. Ranieri, M. Sciuscio, M. Stasi, A. M. Cortese, P.<br />

Chiumarulo, M. Tufariello, G. Megna, M. Megna (Bari)<br />

INTRODUZIONE<br />

La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) rappresenta una tra le<br />

più frequenti neuropatie periferiche da intrappolamento che,<br />

se non trattata precocemente in modo adeguato, può<br />

condurre ad una condizione di disabilità compromettendo lo<br />

svolgimento delle normali attività della vita quotidiana. La<br />

STC è dovuta alla compressione del nervo mediano nel<br />

tunnel carpale, costituito da una doccia ossea, il cui tetto è<br />

rappresentato dal legamento trasverso anteriore del carpo, e<br />

all'interno della quale decorre il nervo mediano.<br />

L'eziopatogenesi è da ricondurre a prolungati e/o ripetitivi<br />

movimenti del polso che possono provocare un aumento di<br />

pressione e quindi una riduzione del canale (ipertrofia delle<br />

guaine tendinee o ispessimento del legamento trasverso<br />

anteriore del carpo), con compressione diretta sul nervo<br />

mediano. Nella fase iniziale il quadro clinico è caratterizzato<br />

da parestesie, dolore, ed edema della mano nel metamero di<br />

pertinenza del nervo mediano. Nelle forme avanzate<br />

prevalgono un'ipoestesia tatto‐dolorifica e/o disestesie e<br />

ipostenia associate o meno a ipotonotrofia dell'emineza<br />

tenar; in queste forme l'unica terapia risolutiva è la<br />

decompressione chirurgica. Scopo del nostro studio è quello<br />

di verificare la reale efficacia terapeutica dellla sola ortesi<br />

rigida con steccaggio palmare in un gruppo di ventidue<br />

pazienti con Sindrome del Tunnel Carpale (STC) di grado<br />

lieve, afferiti presso il nostro ambulatorio.<br />

UNA METODOLOGIA INNOVATIVA PER LA<br />

VALUTAZIONE DELL’AUSILIO APPROPRIATO<br />

G. Guandalini, D. Sighel, O. Paoli, E. Fruet, F.<br />

Malacarne, N. Mazzini (Trento)<br />

INTRODUZIONE<br />

Per ausilio non si intende solo un oggetto, ma più in generale<br />

impianti organizzativi, “modi di fare le cose”. L’immagine<br />

degli ausili negli ultimi anni si è profondamente modificata<br />

per cui da apparecchiatura sanitaria è divenuto prodotto di<br />

comune commercio. Da ciò la necessità di imparare a<br />

individuare la tecnologia più appropriata. La letteratura<br />

specialistica segnala alti tassi di abbandono degli ausili<br />

prescritti con ricadute negative sulla qualità della vita della<br />

persona disabile oltre allo spreco di risorse. Il SIVA (Servizio<br />

Informazioni Valutazioni Ausili) della Fondazione Don<br />

Gnocchi di Milano ha elaborato una metodologia per la<br />

scelta dell’ausilio, da noi adottata. Questo lavoro ha come<br />

obiettivo valutare l’outcome del nostro operato.

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