BOOK ABSTRACT - Simfer
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settimana per un periodo di 2 settimane. Si è associato<br />
anche trattamento con robot ARMEO.<br />
Al termine del trattamento il paziente era in grado di<br />
utilizzare correttamente la tastiera del computercon elevato<br />
grado di soddisfazione soggettiva e un punteggio ARAT di 26,<br />
forza in estensione di 35N e in flessione di 95N e una<br />
correttezza di movimento singolo del 94%. Il paziente ha<br />
volontariamente interrotto il trattamento al termine delle<br />
due settimane per il conseguimento degli obiettivi<br />
riabilitativi.<br />
Questi risultati dovrebbero incoraggiare il più vasto e<br />
sistematico impiego della robotica nella riabilitazione<br />
dell'arto superiore nei pazienti affetti da esiti di ictus.<br />
MISURA SCHELETRICA 3D & SEGM PER L’ANALISI<br />
INTEGRATA DI TASK MOTORI DEL RACHIDE IN<br />
PAZIENTI AFFETTI DA RACHIALGIE.<br />
M. D’Amico, G. D’Amico, P. Roncoletta, M. Paniccia, M.<br />
Vallasciani (Potenza Picena(MC))<br />
INTRODUZIONE<br />
Studi documentano la scomparsa del noto fenomeno<br />
Flexion‐Relaxation‐Phenomenon (FRP) nell’attività EMG di<br />
superficie (sEMG) in alcuni muscoli lombari (p.e.: muscolo<br />
longissimus dorsi e mulfifidus) di pazienti affetti da LBP. E’<br />
stato infatti documentato che l’attività muscolare fisiologica<br />
sEMG in soggetti sani durante una flessione anteriore è<br />
caratterizzata da due picchi di attivazione (corrispondenti<br />
alla fase di flessione anteriore e poi di ri‐estensione del<br />
tronco), intercalati da una fase di sostanziale “silenzio<br />
elettrico” (corrispondente alla fase di massima flessione). In<br />
soggetti affetti da LBP invece si registra in genere la<br />
sostanziale scomparsa del periodo di silenzio elettrico.<br />
Disturbi simili in muscoli del collo sono stati descritti in<br />
cervicalgie. Dubbi permangono sulla validità e consistenza<br />
clinica del manifestarsi di questo comportamento ed inoltre,<br />
in letteratura ci si è finora soffermati quasi esclusivamente<br />
sull’analisi sEMG, descrivendo solo in maniera<br />
approssimativa il movimento del rachide durante l’atto<br />
motorio. Già da vari anni, il nostro gruppo si è dedicato allo<br />
sviluppo di modelli Biomeccanico‐Matematici mirati<br />
all'implementazione di un innovativo modello parametrico<br />
3D che, adattandosi automaticamente alle misure<br />
antropometriche del soggetto sotto esame, permette di<br />
identificare completamente la Postura dell’Intero Scheletro<br />
Umano con particolare dettaglio della morfologia<br />
tridimensionale del rachide, sia in condizioni statiche che in<br />
condizioni dinamiche. Scopo del presente studio è quello di<br />
presentare un nuovo protocollo di analisi multifattoriale di<br />
soggetti affetti da LBP o da cervicalgie, che permette di<br />
correlare i dati sEMG registrati bilateralmente su muscoli<br />
paravertebrali, con quelli di ricostruzione stereo‐<br />
fotogrammetrica 3D della colonna, durante l’esecuzione di<br />
task motori che coinvolgono le unità funzionali interessate<br />
190<br />
dal dolore. Sono state definite batterie di test, che<br />
comprendono movimenti di rotazione assiale, flesso‐<br />
estensione e flessione laterale del tronco e/o del capo a<br />
seconda della zona colpita. I test funzionali sono preceduti<br />
dalla valutazione della postura eretta. Con questo approccio<br />
si intende attuare un confronto quantitativo‐statistico tra<br />
soggetti sani e soggetti affetti da rachialgie a vari stadi di<br />
classificazione patologica per studiare le eventuali differenze<br />
dal punto di vista motorio‐funzionale correlate con la attività<br />
sEMG durante l’esecuzione di specifici tasks motori.<br />
AUDIT: PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DELLE<br />
LUSSAZIONI DELLE PROTESI D'ANCA.<br />
D. Guerini Rocco, P. Pagano, A. Fanti, G. Togni, L. Bellini<br />
(Bergamo)<br />
INTRODUZIONE<br />
La lussazione della protesi d'anca è una complicanza<br />
meccanica causata da un trauma tramite il quale si ha<br />
perdita dei rapporti articolari tra la testa e l'acetabolo della<br />
protesi. In letteratura troviamo che circa 3% dei pazienti<br />
protesizzati d'anca incorrono nella lussazione della protesi<br />
impiantata.<br />
A causa di 2 episodi di lussazione, abbiamo scelto di<br />
realizzare un audit che ci permettesse di revisionare le<br />
procedure utilizzate nel trattamento di questi pazienti.<br />
L'audit è un'iniziativa condotta da clinici per migliorare la<br />
qualità e gli outcomes dell'assistenza attraverso una<br />
revisione strutturata sistematica tra pari.<br />
L’audit è stato eseguito presso la nostra Riabilitazione con lo<br />
scopo di cercare di ridurre al minimo possibile l'incidenza<br />
delle lussazioni della protesi d'anca in regime di ricovero<br />
(eventi sentinella).<br />
Lo svolgimento dell’audit ha rispettato la check‐list per la<br />
valutazione dell’audit clinico che comprende 5 fasi: proposta,<br />
sviluppo, realizzazione, risultati, cambiamento.<br />
MATERIALI E METODI<br />
La ricerca delle lussazioni di protesi avvenute in reparto è<br />
stata effettuata utilizzando il codice 9964 di diagnosi della<br />
ICM 9 riportato nella SDO.<br />
Dal 2003 al 2007 le cartelle corrispondenti sono state 7.<br />
Successivamente è stato proposto agli operatori sanitari del<br />
reparto di Riabilitazione (medici, ortopedico, infermieri,<br />
O.S.S. e fisioterapisti) un questionario che indagasse le<br />
procedure in atto nella struttura per la prevenzione della<br />
lussazione d'anca e invitasse gli stessi ad avanzare proposte<br />
di modifica dei passaggi procedurali.<br />
Dalle cartelle sono stati estratti i seguenti parametri: età,<br />
sesso, condizioni psico fisiche, obesità, cognitività, modalità<br />
di deambulazione, ausili, causa del primo intervento, tempo<br />
e modalità della lussazione.<br />
RISULTATI